Ancarani (FI) a Bruxelles interviene nel dibattito sull’antisemitismo in Europa

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Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Alberto Ancarani, è intervenuto oggi a Bruxelles, all’emiciclo del Parlamento Europeo, in qualità di rappresentante italiano presso il Comitato Europeo delle Regioni, nel dibattito avviato nella 158^ sessione plenaria del Comitato sulle Strategie locali per combattere l’aumento degli atti antisemiti nelle città e nelle regioni europee.

Queste le parole di Alberto Ancarani: “Credo che sia molto opportuno questo dibattito in seno al Comitato delle Regioni. Quanto sta accadendo nelle nostre città dopo l’attentato di Hamas contro Israele è estremamente inquietante. Episodi accaduti nei territori civilizzati della nostra Europa, cioè nel nostro Occidente come stelle di David disegnate sulle case di cittadini europei di origine ebraica o altri eventi di intolleranza devono preoccuparci oggi proprio a partire dal nostro ruolo di amministratori locali perché siamo i primi a toccare con mano un clima che troppo spesso viene dato per scontato, come se l’antisemitismo
fosse “normale”. Così come è inaccettabile anche un altro gioco di parole: il modo di dire “io sono antisionista non antisemita” perché oltre ad essere storicamente fuori da ogni logica è forse ancor più razzista. Dobbiamo essere consapevoli invece che quello che c’è in ballo, nella contestazione a Israele, alla sua storia e alle persone ad essa legata ovunque vivano, è in realtà una contestazione ai valori occidentali del benessere e della democrazia insomma è un attacco al nostro modo di vivere, quello di tutti noi. Le istituzioni europee devono dare priorità alla lotta contro questi fenomeni affinchè non sia troppo tardi quando tutti assieme decideremo di alzare il nostro livello di attenzione.”

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Commenti

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  1. Scritto da Maurizio Ricci

    Ridicola la affermazione: “…Dobbiamo essere consapevoli che quello che c’è in ballo, nella contestazione a Israele,(…) è in realtà una contestazione ai valori occidentali del benessere e della democrazia insomma è un attacco al nostro modo di vivere…”
    Da qui emergono due cardini del pensiero del Nostro:
    a) il benessere e la democrazia vanno di pari passo….e questo mi pare opinabile già di suo: i cinesi o i russi ricchi non dovrebbero esistere, così come le sacche di povertà in Italia (Paese dove vige l’uguaglianza democrazia benessere): due aspetti che invece, guarda un po’, aumentano esponenzialmente.
    b) chi non simpatizza per Israele attacca il benessere, cioè vuole stare sempre peggio, gli piace patire la fame…
    Ma se le studia prima, o gli vengono fuori così, non sapendo cosa dire dopo aver prenotato l’intervento?