No DAD day: genitori, insegnanti e sindacati in piazza a Ravenna per una scuola pubblica, gratuita e in presenza fotogallery

In piazza anche i genitori di Milano Marittima che chiedono due classi prime alla scuola Mazzini

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Una cinquantina di persone hanno partecipato oggi pomeriggio, mercoledì 3 giugno, alla manifestazione in Piazza del Popolo a Ravenna a sostegno della scuola. L’iniziativa, che va sotto il nome di No DaD day, è stata organizzata in tutta Italia dal comitato “Salviamo la scuola” e si componeva di due azioni: da un lato l’astensione, nella giornata odierna della fruizione della didattica a distanza, modalità utilizzata durante l’emergenza covid per mantenere attive le lezioni, e dall’altro lo scendere in piazza per manifestare a favore di una scuola inclusiva, fatta di classi numericamente capaci di consentire il distanziamento fisico degli studenti e che li possa accogliere, a settembre, tutti in presenza.

Hanno aderito alla manifestazione SGB e Cobas Scuola, scesi in piazza con le proprie bandiere.

no dad day ravenna

“Rappresento il gruppo di genitori del comitato Salviamo la scuola di Ravenna”, ha spiegato la portavoce del Comitato organizzatore, Soheila, che si è definita educatrice, insegnante e mamma. “Nella petizione che il comitato ha promosso sosteniamo l’importanza della scuola e della didattica in presenza. L’esperienza della DaD deve finire assieme all’emergenza. Equiparare la didattica a distanza con quella in presenza è una trappola terribile: la DAD non garantisce il diritto all’istruzione perchè non raggiunge tutti e perchè i suoi limiti sono chiari, sia agli insegnanti che alle famiglie. Crediamo anche al Ministero in verità”.

“Samo qui oggi – ha proseguito – per affermare questi principi, condivisi anche dalla rete “Priorità alla scuola”, assieme alla quale sosteniamo anche che l’esternalizzazione dei servizi, cioè sostituire ore di tempo scuola con servizi appaltati a cooperative, non sia una soluzione praticabile, efficace e buona. Neanche sufficiente, a dire il vero”.

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“La presenza di Sgb e Cobas Scuola al fianco di genitori e insegnanti va nel senso di condividere l’inefficenza della DaD nel garantire l’accesso democratico ad un’istruzione inclusiva e per tutti – sottolinea Raffaella Veridiani, educatrice e sindacalista -. La scuola è partecipazione in presenza, la DaD non ci piace e bisogna anche tornare a pensare a diverse categorie di lavoratori, come insegnanti, educatori e personale ATA, che hanno subito grossi danni da questa emergenza. Ci sono percentuali altissime di distaccamento scolastico, cioè di studenti che hanno perso mesi di scuola, vuoi perchè impossibilitati a connettersi o anche per altri motivi. Gli studenti portatori di qualche forma di disabilità e quelli più fragili dal punto di vista sociale sono quelli che l’hanno pagata più cara. Siamo qui per dire che a settembre bisogna cambiare rotta”.

In piazza a Ravenna sono scesi anche alcuni rappresentanti di genitori dell’Istituto Comprensivo 3 di Milano Marittima: protestano perchè quest’anno nella scuola primaria Mazzini usciranno due quinte mentre le intenzioni sono quelle di fare una sola prima da 24 bambini. Chiedono che vengano ripristinate le due classi, anche perchè prevedono che l’emergenza Covid a settembre non sarà risolta e sarà piuttosto difficile riuscire a garantire il distanziamento dei banchi con quei numeri.

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