Nevio Ronconi (Tuttifrutti): la Festa della Cozza di Marina di Ravenna non è in piazza ma diffusa in tanti luoghi e “il gusto è in tavola”

Tuttifrutti conferma anche Madra che riprende il 28 giugno, l'organizzazione di Sapore di Sale a Cervia, di GiovinBacco e dei Capanni del Natale

La Festa della Cozza di Marina di Ravenna – in programma per 3 giorni, dal 26 al 28 giugno – è uno dei primi eventi che si tiene sul territorio dopo la fase più acuta della pandemia. Quindi è un banco di prova speciale per capire come si può organizzare un evento in maniera smart – cioè soprattutto attraverso la rete – senza piazza e assembramenti, ma senza per questo castigare il piacere della tavola e della convivialità e senza privarsi del desiderio di scoprire e gustare un prodotto squisito del nostro mare come la Cozza Selvaggia di Marina di Ravenna. Cozza unica e speciale che i ravennati hanno la fortuna di vedere crescere spontanea alla base delle piattaforme in Adriatico, disponibile in discrete quantità per tutta la stagione calda, sicuramente da maggio a settembre. Cozza che nei prossimi mesi avrà anche un marchio creato ad hoc per identificarne le speciali qualità organolettiche e ambientali (ci stanno lavorando la cooperativa La Romagnola, il Centro Cestha e la Fondazione Flaminia). Da sette anni Tuttifrutti organizza la festa insieme a Slow Food e chiediamo quindi al Presidente dell’agenzia, Nevio Ronconi, di aprire idealmente la cozza e di mostrarci il frutto, spiegandoci com’è la festa smart edizione 2020.

Cozze

L’INTERVISTA

La Festa della Cozza di Marina di Ravenna si tiene anche quest’anno. Non ci saranno gli stand in Molo Dalmazia a Marina come gli altri anni. La festa sarà smart come va di moda definire le cose che avvengono in rete. Ma esattamente come si svolgerà?

“La festa è smart perché quest’anno la nostra piazza è online, per via delle regole che riguardano il distanziamento e la sicurezza. È un evento promosso attraverso la rete, tutto dedicato alle nostre cozze: una specie di giornata mondiale della Cozza di Marina di Ravenna, perché con la rete possiamo arrivare ovunque e tutti possono parteciparvi, anche dall’estero. Certo loro non possono mangiare le nostre cozze qui e ora, ma se amano le cozze o i prodotti del mare, possono scoprire che a Marina di Ravenna in Italia c’è una cozza molto speciale che merita di essere un giorno finalmente assaggiata. Abbiamo anche un contest Instagram #ilmiopiattodicozze a cui tutti possono partecipare.”

Niente piazza, niente assembramenti. Tutto online. E il gusto?

“Il gusto è in tavola, è reale, e ce n’è tanto con la Cozza di Marina di Ravenna. Quest’anno poi è buonissima. Non siamo in piazza a Marina perché la festa è diffusa in tanti luoghi. La festa s’incontra nei 56 ristoranti del territorio che hanno aderito, con la collaborazione di Confesercenti e Confcommercio. La festa è nei 6 chioschi online dove si possono ordinare prelibati piazzi di cozze preparati dagli chef e consegnati a casa. La festa è nelle 21 pescherie e banchi del pescato della grande distribuzione Coop e Conad che propongono le Cozze di Marina di Ravenna. Festa sono anche i sei chef che mostrano durante i loro show cooking come si preparano altrettanti prelibati piatti di cozze e, infine, sono i pescatori che raccontano le loro storie. Tutto avviene tramite la rete che fa da collante per la festa. Ma poi c’è il fatto che le cozze sono vere, si pescano, si vendono, si ordinano, si mangiano e si gustano in tutto il loro squisito sapore in migliaia di case ravennati o al ristorante, da Casal Borsetti a Lido di Savio, passando per Ravenna città.”

Quindi è in rete che il pubblico trova tutte le offerte e proposte per sapere dove e come acquistare, ordinare, mangiare le Cozze di Marina di Ravenna durante la festa?

“Sì, sul sito LACOZZADIRAVENNA.IT ci sono tutte le informazioni. È molto semplice e pratico. C’è l’elenco dei ristoranti e quello dei banchi del pescato, ci sono i sei chioschi online dove si possono ordinare i piatti e gli show cooking e gli incontri che si possono seguire in streaming. È un canale dedicato alla festa, è come puntare i riflettori su un prodotto di grandissima qualità per farne scoprire fino in fondo il valore, affinché ogni ravennate e ogni visitatore della città possa diventare un estimatore e un tifoso della buonissima Cozza di Marina di Ravenna.”

È la festa di un prodotto che ha l’intento di valorizzare anche un territorio, non è così?

“Certamente sì. La promozione di un territorio nasce anche dalla consapevolezza che i cittadini hanno del loro patrimonio comune, delle ricchezze e unicità culturali, ambientali, gastronomiche del territorio che abitano. Non si tratta di solleticare una sorta di narcisismo campanilistico o localistico, ma di proporre identità, genuinità, qualità, sincerità. Un racconto, una storia che non è artificiosa ma nasce dalla vita concreta delle persone, dalle esperienze, dalla cultura immateriale e materiale di un territorio.”

È il caso dell’esperienza dei cozzari di Marina di Ravenna.

“Sì. In Emilia-Romagna abbiamo delle ottime cozze contraddistinte già dal marchio Cozza Romagnola. All’interno di questa grande famiglia spicca per la sua unicità e bontà la Cozza Selvaggia di Marina di Ravenna. Unica per due motivi. Perché cresce spontaneamente alla base dei piloni sommersi delle piattaforme di metano dell’ENI, in Adriatico. E perché viene raccolta a mano dai pescatori subacquei, altamente specializzati, delle due cooperative di Marina di Ravenna, La Romagnola e Nuovo Conisub. La festa quindi è nata sette anni fa – e fortissimamente voluta anche quest’anno – per promuovere un prodotto unico e per sostenere anche economicamente quest’attività di pesca, facendo in modo che l’una e l’altra cosa diventassero elementi di attrattività dal punto di vista del turismo gastronomico. Senza dimenticare che il Bacino pescherecci e il Mercato del pesce di Marina di Ravenna – una volta riqualificati come è nei progetti dell’Autorità Portuale – diventeranno presto ulteriori fattori attrattivi.”

Il coinvolgimento dei ristoratori ha poi un significato particolare oggi, dopo la durissima fase dell’emergenza sanitaria più acuta che ha messo in ginocchio la ristorazione.

“Certo. Con la nostra festa e con la valorizzazione della nostra cozza – insieme a Slow Food e al Comune di Ravenna che patrocina e sostiene la festa, e con la collaborazione delle Associazioni del commercio – vogliamo anche sollecitare il pubblico a frequentare i ristoranti per gustare le Cozze di Marina di Ravenna: è un modo per dare una mano a chi ha tanto sofferto durante il lockdown. Fra l’altro, abbiamo avuto quest’anno un exploit di adesioni e non sono mai stati così tanti i ristoranti che propongono nei loro menù durante la festa le Cozze di Marina di Ravenna.”

Tutti sanno che Nevio Ronconi è anche un raffinato appassionato di cucina. Allora, come suggerisce di gustare al meglio le Cozze di Marina di Ravenna?

“Ci sono persone molto più esperte di me a cui rivolgere questa domanda (ride, ndr). La cosa migliore, per me, è non distruggerne il sapore con cotture o attese troppo lunghe. Io amo le cotture veloci e credo che un piatto di spaghetti cotti al dente con le Cozze di Marina di Ravenna sia un’ottima maniera di esaltare il sapore del mollusco. Un’altra maniera interessante è quella di gratinare le cozze al forno, ma, attenzione, con una gratinatura leggerissima che mantenga il frutto succulento insieme a una piacevole croccantezza. La gratinatura quindi non deve essere troppo invadente e coprente mentre il frutto del mollusco non deve mai rinsecchirsi.”

Generico giugno 2020

Gli spaghetti con le Cozze di Marina di Ravenna messi nel piatto da Nevio Ronconi

 

Tuttifrutti è specializzata nell’organizzazione di eventi. L’emergenza sanitaria ha scompaginato i vostri piani. La Festa del Cappelletto che organizzavate in maggio per conto di Confesercenti e Confcommercio si farà anche quest’anno e quando? O si va al 2021?

“Della festa stanno parlando i promotori Confesercenti e Confcommercio: dalle informazioni in mio possesso c’è l’ipotesi che possa tenersi all’inizio di ottobre. Ma non sono io che ora posso dare conferma o meno di questa scelta. Più avanti ne sapremo di più.”

Voi organizzate anche Madra per conto delle Associazioni agricole. In primavera non se ne è fatto nulla. E adesso? 

“Domenica 28 giugno tornerà Madra già con diverse bancarelle, perché non vogliamo perdere questa bella consuetudine dopo tanti anni. Naturalmente cominciamo in punta di piedi con le dovute accortezze per il distanziamento e le misure di sicurezza per tutti, quindi con meno bancarelle e più spazio per il pubblico. Sono in grado di dire che faremo Madra anche in ottobre, in novembre e terremo una domenica di recupero anche a dicembre, il 27.”

Si farà Sapore di Sale a Cervia?

“Sì, il Comune di Cervia ha confermato il contributo: perciò organizzeremo insieme ad Atlantide Cervia Sapore di Sale 2020. La festa si terrà per tre giorni il 4, 5 e 6 settembre con la stessa formula degli altri anni, ma con meno stand per consentire la regolazione dei flussi, il giusto distanziamento, lo spazio di sicurezza per il pubblico. È confermata anche la tradizionale Rimessa del sale.”

Come farete con GiovinBacco Sangiovese in Festa? Difficile in questo caso evitare gli assembramenti…

“GiovinBacco è confermato per il 23, 24 e 25 ottobre. Allo stato attuale delle disposizioni e dei protocolli di sicurezza, abbiamo ipotizzato una riduzione degli stand gastronomici e una diversa disposizione delle cantine per regolare il flusso del pubblico ed evitare proprio gli assembramenti. In previsione dell’organizzazione di GiovinBacco, per riflettere su come tenere eventi enogastronomici in piazza e, più in generale, promuovere il turismo esperienziale terremo un workshop di approfondimento con Regione, Apt, Visit Romagna, cantine e operatori del turismo romagnolo a Borgo dei Guidi di Poderi dal Nespoli il 30 luglio prossimo. Ci saranno circa 100 operatori del settore. Vogliamo mettere a punto idee e contenuti per promuovere il turismo legato a prodotti ed esperienze del territorio, dalle valli alle colline, dalla campagna al mare, dal viticoltore al pescatore.”

Infine, ci dica dei Capanni del Natale.

“Per loro natura, i Capanni del Natale si prestano bene a vivere anche in una fase di persistente limitazione degli assembramenti. Con qualche piccolo accorgimento i Capanni del Natale ci terranno compagnia anche durante le prossime festività di fine anno.”

Festa Cozze 2020

Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Dopo un articolo del genere vorrei vedere chi non sarà rimasto colpito dalla cultura e dalla raffinatezza di Ronconi.