Spiaggia libera di Marina di Ravenna: quelle passerelle non permettono ai disabili di arrivare in riva al mare foto

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Per “spiaggia libera attrezzata” si intende ogni area demaniale marittima in concessione ad ente pubblico che eroga servizi legati alla balneazione direttamente o con affidamento a terzi. La spiaggia libera attrezzata è caratterizzata da accesso libero e gratuito al mare. Il concessionario deve altresì garantire, durante il periodo in cui è consentita la balneazione, i seguenti servizi minimi, che sono forniti gratuitamente all’utenza: pulizia quotidiana; sorveglianza; servizio di salvamento; servizi igienici, spogliatoio e doccia; passerella per raggiungere la battigia. Nelle spiagge libere attrezzate deve inoltre essere garantita la visitabilità e l’effettiva possibilità di accesso al mare gratuito delle persone diversamente abili ai sensi della legge 5.02.1992, n. 104. Affinché possa essere definita, a ragion veduta, spiaggia accessibile, l’amministrazione comunale, oltre a scivoli e passerelle, deve inoltre mettere in atto tutte le procedure normativamente richieste per dotare le spiagge di ausili, come ad esempio le sedie job, che facilitano l’entrata in acqua delle persone con disabilità motorie, permettendone la più ampia fruibilità del territorio.

Il progetto “Best” finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per rendere le spiagge più accessibili a tutti, particolarmente ai disabili o a chi ha esigenze speciali, con la collaborazione della Cooperativa Spiagge Ravenna, della Cooperativa Bagnini di Cervia, della Provincia di Ravenna e dei Comuni di Ravenna e di Cervia oltre che del Lions Club Ravenna Romagna Padusa, ha previsto e realizzato l’installazione di varie migliorie per rendere la spiaggia più fruibile per tutti. Tutto questo non è tuttavia sufficiente affinché si possa parlare di pieno godimento del diritto di accesso alla spiaggia libera, totalmente gratuita. Come infatti sancito dalla normativa sopra menzionata, il libero e gratuito accesso alle spiagge pubbliche da parte dei disabili, deve essere garantito non soltanto negli stabilimenti privati aperti al pubblico, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la spiaggia demaniale, che deve pertanto essere opportunamente provvista di passerella per permettere loro di fruire della spiaggia, di raggiungere la battigia e di non essere costretti a dover necessariamente prendere un ombrellone a pagamento.

La riserva naturale di Marina di Ravenna per esempio è interamente costeggiata da una pedana in legno, ma nonostante abbia i cartelli che ne segnalano l’accessibilità per mezzo di sedie a rotelle, non copre però l’intero arenile, per cui il raggiungimento della battigia è reso impossibile. La pedana in legno non è idonea a consentire ad un disabile di arrivare agevolmente al mare, poiché si interrompe a metà spiaggia. Inoltre il manto sabbioso antistante la stessa rampa, fa sì che le ruote della sedia a rotelle vi si arenino, facendo da ostacolo al passaggio. All’ingresso della zona protetta, la rampa di accesso è visibilmente scoscesa, per via di alcuni elementi cementati posti al fine di allungarne la lunghezza. La passerella in legno ha un andamento notevolmente scosceso, che rende il transito in carrozzina molto discontinuo ed insicuro. Sarebbe dunque di fondamentale importanza che l’amministrazione comunale predisponesse quanto necessario per garantire a coloro che hanno difficoltà a muoversi autonomamente la fruizione della spiaggia pubblica, al pari di chi ha la possibilità di scegliere tra usufruire di un servizio a pagamento ovvero di optare per la spiaggia libera, nel pieno rispetto dei diritti di tutti i cittadini.

a cura di Mirella Madeo

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Commenti

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  1. Scritto da leonarda lacchini

    ma come tanti soldi e come al solito nessuno ha controllato?