ALICE IN WONDERLAND / 400 km di rabbia, la patrimoniale di Paglia, il lunario di Fagnani e l’orgia ungherese… così è se vi pare
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Care amiche e cari amici, tanta carne al fuoco anche questa settimana, tuffiamoci dunque dentro le notizie che ho selezionato per voi dal web.
1 – Corri Forrest, corri… corri che ti passa!
Corri Forrest, corri! È lui l’eroe indiscusso della settimana, la sua impresa ha spopolato sul web e ha fatto il giro del mondo. Si tratta dell’uomo che dopo aver litigato con la moglie è uscito di casa e da Como ha iniziato a camminare con passo spedito, camminare, camminare… e dopo giorni è stato intercettato a Fano dalle forze dell’ordine che (giustamente ma con inflessibile crudeltà) gli hanno fatto la multa per violazione del coprifuoco. Avete capito bene, questo Bomberissimo ha fatto più di 400 chilometri senza fermarsi per sbollire la rabbia, non ha urlato, non ha alzato la voce, non ha spaccato piatti o bicchieri, non ha neanche usato la scusa del “vado a comprare le sigarette”. Eppure la rabbia va sfogata, se no rimane come un uovo sodo che non va né su né giù, come nel film di Virzì (Ovosodo, appunto). E allora camminare o correre è un ottimo rimedio per sfogare ansia e stress… corri che ti passa! Solo un accorgimento, se litigate con la vostra compagna o il vostro compagno, seguite pure l’esempio del nostro affezionatissimo Forrest Gump lombardo, ma restate nei confini del vostro comune, mi raccomando! C’è il Covid, c’è il confinamento, ci sono le regioni colorate e le multe. Arrabbiati sì, cornuti e mazziati anche no…
2 – La patrimoniale non è un fuoco di Paglia, o no?
La patrimoniale… finirà tutto in un fuoco di Paglia? È stata presentata da Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ma è stata elaborata a 4 mani con Giovanni Paglia, ravennate, ex parlamentare, responsabile economico del partito, la proposta di patrimoniale che è stata un po’ una mela avvelenata per il PD. Una parte del partito infatti (capeggiata da Matteo Orfini) ha avallato questa mozione, mentre a un’altra parte è venuto un attacco di orticaria al solo sentire pronunciare la parola “patrimoniale”, ritenendola una misura obsoleta e inefficace. Soprattutto pare che faccia perdere un sacco di voti, e non si sa esattamente perché sia un’ipotesi così impopolare, visto che prevede di togliere un po’ di soldi dalle tasche dei ricchi che sono un’esigua minoranza della popolazione. Ma così pare che sia. Misteri della politica. Io me lo ricordo Giovanni Paglia al liceo Dante Alighieri di Ravenna, quando ero al ginnasio lui era già all’ultimo anno ed era il rappresentante di istituto. Si aggirava per i corridoi sempre seguito da un codazzo di fedelissimi con la maglietta di Che Guevara, la kefiah e l’eskimo (o forse era un giubbotto di pelle?) e quando parlava alle assemblee di istituto era davvero un capo carismatico, era uno di quelli che ti veniva da dire “ecco questo ha l’x factor”. Ne è passata di acqua sotto i ponti ed ora “rischiamo” che la rivoluzione (o meglio l’equa redistribuzione della ricchezza?) riparta da Ravenna… Caro Paglia, se è così, sarà il caso di rispolverare la kefiah e l’eskimo, la rivoluzione non è un pranzo di gala, come si suol dire. O no?
3 – Il lunario di Fagnani e l’inverno piovoso
L’Assessore e le tradizioni romagnole. In un post su Facebook l’Assessore ai lavori pubblici e allo sport di Ravenna Roberto Fagnani ci ha raccontato la storia del Lunêri di Smémbar, il calendario romagnolo che tutti noi abbiamo appeso in cucina almeno una volta nella vita. Questo almanacco è nato in un’osteria di Faenza la sera di San Silvestro del 1844: un gruppo di artigiani e artisti non avendo i soldi per pagare la cena saldarono il conto regalando all’oste un lunario burlesco steso sul momento. Bravi, non c’è che dire! Fagnani aveva iniziato la settimana il 2 dicembre citando un proverbio romagnolo “se e piov e de’ ad santa Bibiana e piov cvaranta de’ e una smana” (ci perdonerete la scrittura in dialetto non perfetta). Quindi armiamoci di pazienza, l’inverno sarà lungo e piovoso (ma tanto non c’è molto fare), e dato che l’Assessore è un chitarrista provetto, speriamo che ci diletterà postando video dove canta e suona, magari, perché no?, partendo dal repertorio del suo amato Baglioni. E tu come stai… strada facendo… con quella ‘tua’ maglietta fina?
4 – L’orgia troppo affollata e la difesa della famiglia in salsa ungherese
Omofobia fa spesso rima con incommensurabile ipocrisia. L’europarlamentare Jozsef Szajer, fedelissimo di Orban, noto per le sue posizioni omofobe, sovraniste e naturalmente strenuo difensore della famiglia tradizionale è stato sorpreso da un blitz della polizia impegnata in controlli sul rispetto delle norme anticovid intento a fare un’orgia con altri 25 uomini, in un club privé sopra un bar di Bruxelles. Il fenomeno magiaro ha dapprima tentato di invocare l’immunità parlamentare poi ha rassegnato le dimissioni. Questo episodio ci suggerisce e ci conferma una cruda realtà: gratta gratta, sotto un perbenista inflessibile difensore della famiglia tradizionale spesso ci trovi un gran porcellone. Insomma, sotto il vestito… si salvi chi può!
5 – O il Natale o la vita?! Baldini è per un briciolo di umanità in più… che non guasta
La riflessione di Eraldo Baldini sui cenoni e le piste da sci ovvero del menefreghismo di molti italiani. Ieri si sono registrati quasi mille morti in Italia per il covid, la cifra più alta da inizio pandemia. Nonostante la curva dei contagi sia in calo e si intravedano i segnali positivi dovuti alle restrizioni vigenti da circa un mese, negli ospedali si continua a morire di Covid. Fuori dagli ospedali invece c’è chi continua a lamentarsi perché non potrà fare il cenone di Capodanno, andare sulle piste da sci o organizzare feste con trenini e cappellini colorati, dimostrando quantomeno un difetto di sensibilità e non riuscendo a vedere al di là del proprio orticello. E così il Padre del Gotico Rurale che ha finito per raccontarci tante morti misteriose e fantasiose, ora ci ricorda che più che salvare il Natale e il Capodanno dovremmo pensare a… salvare delle vite umane. Ecco la sua ultima riflessione che vi proponiamo quasi per intero. “Quasi mille. Mille vittime invisibili, ininfluenti, sacrificabili, a quanto pare: perché non sento spendere, da parte di chi di dovere, molte parole di compianto e di preoccupazione. Le voci, a partire da quelle dei Presidenti di Regione, si accendono e si alzano solo per chiedere di fare di tutto il Paese “zona gialla”, per salvare lo shopping, per poter organizzare i “cenoni”, per garantire gli spostamenti, per indicare la data in cui si potrà ricominciare a sciare. Certo, sono importanti esigenze economiche; ma io fatico a pensarci. Fatico a pensare che la maniera con un cui una comunità degna di questo nome possa e debba porsi davanti a tale disastro sia questa. Fatico a pensare che questa sia la strada per salvare il salvabile, a partire dalla propria dignità. Prevengo chi già pensa di intervenire contraddicendo e disquisendo: ho torto io, va bene così? Ho torto io. Ma se pensarla come la penso in questo momento significa essere nel torto, allora nel torto ci sto volentieri. Errare humanum est. Humanum, UMANO, appunto.” Applausi.
6 – Se li conosci li eviti: fai un test e ‘fermi’ due virus
Vi lascio con una buona notizia (di questi tempi ce n’è davvero bisogno). In occasione della giornata mondiale contro l’Aids, l’1 dicembre, la Regione Emilia-Romagna ha diffuso dati confortanti, calano è vero le nuove infezioni (209 casi nel 2019) ma bisogna comunque mantenere alta la guardia, proteggersi e proteggere gli altri attraverso la prevenzione. Tra l ‘altro il nostro sistema sanitario regionale ha promosso un’iniziativa davvero lodevole: da fine novembre chi effettua il test Hiv potrà effettuare gratuitamente anche il test per il Covid-19. In una botta, dai una botta a due virus. Non male!
Per questa settimana è tutto, buon week end dalla vostra alice in wonderland e alla prossima!
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Da apprezzare la sottile ironia nell’affermare che Fagnani è un chitarrista provetto…
Gentile Munez, Fagnani ha suonato 10 anni al Conservatorio. Però non gli hanno mai aperto.