ALICE IN WONDERLAND / Le dimissioni di Zingaretti e quel grido che sale dalla base con affetto: Zinga torna a bordo, cazzo!

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Bentrovate amiche e amici: è stata una settimana di successi artistici e televisivi per la Romagna. Ieri sera Francesco Aquila, 34 anni di origini pugliesi ma residente a Bellaria, ha vinto Masterchef 10: Il suo intercalare “zio bricco” ormai è da inserire come slang nel dizionario della Crusca. Laura Pausini ha vinto il Golden Globe e ha festeggiato alla grande sul palco dell’Ariston, ospite nella seconda serata di Sanremo, con tanto di emozione in diretta tv. L’attrice bolognese Matilda De Angelis ha fatto un figurone in quanto a spigliatezza e simpatia come co-conduttrice insieme ad Amadeus e Fiorello nella prima serata del Festival. E per finire tra i big in gara ci sono anche i romagnolissimi Extraliscio, con le loro sonorità che uniscono suggestioni punk rock a atmosfere da balera, piadina e “sanzves”. Noi, ça va sans dire, tifiamo per loro.

ZINGA TORNA A BORDO, CAZZO!

Ma veniamo al terremoto che ha scosso il mondo politico ieri pomeriggio: alle ore 16 e 30 circa il Segretario del Pd Nicola Zingaretti pubblica un post su Facebook in cui annuncia le sue dimissioni, ecco l’incipit: “Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni.”

Insomma Zingaretti “gliela da sù” e, stremato dalle faide interne, lascia la scomoda poltrona di segretario del Pd per accomodarsi su quella più comoda del fratello del commissario Montalbano. Ma quali possono essere le ragioni di tali dimissioni arrivate come un fulmine a ciel sereno? Per alcuni si tratterebbe di una mossa strategica per presentarsi in assemblea nazionale – prevista per il 13 e 14 marzo – da dimissionario e ottenere un reincarico a furor di popolo, una nuova investitura unitaria e compatta da parte del partito. Per altri Zingaretti si è dimesso perché vuole fare il sindaco di Roma. Per altri ancora a portare all’esasperazione il segretario sarebbero state le spinte della corrente “saudita” del Pd (alias le truppe renziane rimaste nel partito, soprattutto nei gruppi parlamentari) intenzionata a sponsorizzare una candidatura, magari quella di Stefano Bonaccini da usare come cavallo di Troia per riportare Renzi stesso a controllare e/o riprendere in mano il partito.

Nicola Zingaretti con Michele de Pascale

L’annuncio di Zingaretti ha suscitato reazioni anche tra i vertici del Pd a livello locale; il sindaco Michele de Pascale gli ha espresso solidarietà e così pure l’Assessore regionale Andrea Corsini e anche il Segretario provinciale Alessandro Barattoni ha pubblicato un post a riguardo (la nostra tirata d’orecchi di qualche settimana fa ha dato i suoi frutti, la sua presenza anche sui social si è fatta più consistente). Anche Barbara D’Urso ha dedicato un tweet al Segretario, ricambiandogli la solidarietà che lui a sua volta le aveva manifestato in occasione della notizia della chiusura della sua trasmissione. Quando si dice il karma. Caro Nicola tieni botta e ricordati quello che diceva Robert Lee Frost: “l’unico modo per venirne fuori è sempre buttarsi dentro”.

E la base? Zingaretti è stato subissato di messaggi. Quasi tutti gli chiedono di tornare a bordo della nave, come disse De Falco a Schettino. Certo con più affetto. Ma la sostanza non cambia.

Scrive per esempio Maria: “Non è il momento di mollare, ma lei segretario mi ha fatto tornare a casa nel Pd, ho sofferto molto quando sono uscita con l’arrivo di Renzi, poi lei è arrivato e io sono tornata, come tante, segretario lei non è sceso dal cielo, ma è stato votato democraticamente con delle primarie, ha il dovere di rimanere al suo posto fino al 2023, per chi ha creduto in lei e per tutta la base… si parla di poltrone? Bene segretario, sfili la poltrona dal sedere a coloro che non meritano di stare in un partito che vuole allargare crescere… grazie spero che le sue dimissioni siano rifiutate.”

Scrive Manuela: “No segretario se l’Assemblea rifiuta le sue dimissioni lei ha il dovere di continuare ad essere Segretario lo deve anche a tutti quelli che l’hanno votato alle Primarie.”

Scrive Giancarla: “Per favore ci ripensi. Non avverrà quello lei auspica. Sia determinato, le persone sono con lei, e chi all’interno ha creato il clima che lei denuncia alla fine dovrà cambiare atteggiamento. Il rischio, se lei lascia, è che il Pd si perda in mille rivoli.”

Scrive Gabria: “Segretario ci ripensi, in questi momenti così difficili, ci sentiamo sempre più soli, non ci lasci in questo buio, lei in questi anni è stata una luce.”

Scrive una signora che si firma Micro Pei: “No compagno presidente, non molli, per una come me che non ha creduto più al partito lei è stato un raggio di sole, una speranza! Ora che lei molla il buio si fa fitto!”

Potremmo continuare.

Nicola Zingaretti

E lui Zingaretti che fa? Rimane sordo al richiamo della mitica base? A tutti i messaggi risponde oggi, sempre su Facebook, così: “Un grandissimo grazie a tutte e a tutti coloro che in queste ore, da ieri sera, mi hanno scritto e mi stanno scrivendo. Nei prossimi giorni andrò a rinnovare la tessera del PD per il 2021, perché rimango convinto che sia la grande forza popolare che può garantire a questo Paese il buon governo e l’alternativa alle destre che cavalcano i problemi e non li risolvono. Il Governo Draghi è forte e andrà avanti. Per quanto riguarda me, la questione non è quella di un mio ripensamento: non è un tema di ripensamento che non c’è e non ci sarà. Piuttosto penso debba essere il gruppo dirigente a fare un passo in avanti nella consapevolezza di avere un confronto più schietto, franco e plurale ma anche solidale sul ruolo del Pd, sui valori di riferimento, sulla nostra idea dell’Italia e dell’Europa. Io non ce l’ho fatta ad ottenerlo, perché più che il pluralismo ha prevalso la polemica. Ho fatto dunque un passo di lato. Spero che ora questo confronto sia possibile. Continuo a fare e continuerò a fare il presidente della mia Regione. Stamattina a Torre Gaia, nella periferia di Roma, abbiamo inaugurato nuovi spazi pubblici e servizi per i cittadini. Dirò la mia e parteciperò alla vita politica. Mi auguro che questo mio gesto aiuti il Pd a ritrovare quella voglia di discutere anche con idee diverse ma con più solidarietà, più rispetto e più efficacia per amore dell’Italia.”

Ecco, non tira aria di ripensamento. Zingaretti s’é proprio rotte le scatole e ha sbattuto la porta. Arrivederci, ragazzi!

PILLOLE A GO GO

Tornando a Sanremo, il festival è stato il protagonista anche dei post dei nostri vipponi politici locali. Il trofeo “autoironia portami via” lo stravince a mani basse Manuela Rontini, consigliera regionale del Pd, che ha pubblicato una foto di Marcella Bella, con la cofana di capelli ricci a fungo e la didascalia: “adesso vediamo se c’è qualcuno che si azzarda a dire che la mia pettinatura non è di moda”.

Rontini

Per la “Ravenna che ci piace” rileviamo il largo consenso che ha riscontrato tra i cittadini la petizione promossa da Emiliano Galanti (ex consigliere comunale e ora dirigente di Legacoop Romagna) per la raccolta firme ai fini di realizzare un bike (e skate) park a Ravenna. Per ora si sono raccolte più di 600 firme, un vero successo.

Ci piacciono meno invece le manifestazioni, i flash mob, organizzati ormai a cadenza settimanale da parte di genitori contrari alla DAD. Cari genitori, siamo stretti nella morsa di una terza ondata forse ancora più devastante a causa delle varianti delle due precedenti. La tutela della salute pubblica deve essere la priorità. E vi pare che in queste condizioni si possa parlare di attività didattica in presenza? Su questa buccia di banana, ci dispiace dirlo, è scivolato anche il buon Andrea Maestri, apolide politico di sinistra, che citando Boris Johnson vorrebbe una riapertura delle scuole. Ma forse dimentica che il piano vaccinale in Gran Bretagna è ad un punto molto più avanzato rispetto al nostro, per questo lì si può già ragionare di ritorno a scuola.

Teniamo botta ragazzi, verranno tempi migliori… buon fine settimana e a venerdì prossimo.

 

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Commenti

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  1. Scritto da Viola

    Brava Alice, come sempre! Incisiva ed ironica simultaneamente. Mi corre una ” chiosa” per le dimissioni di Zingaretti, non credo ad una parola di ciò che ha detto, trovo che il tutto sia solo un ” gioco politico”( da noi si dice mettere il carro davanti ai buoi) a fronte di un’ incapacità ad affrontare una situazione complicata all’ interno del partito stesso. Per quanto concerne i post letti: ” lei è stato eletto con le primarie” mi risulta che tanti lo siano stati, Bersani, Renzi, Martina, il ” problema”non è, se sono o meno stati eletti, il problema sta nel PD che ciclicamente si ” mangia” i segretari che elegge! Detto questo visto “da fuori” non mi pare che questo segretario sia stato incisivo sul partito, io l’ ho visto molto ” sdraiato” su un altro di partito, forse sarebbe valsa la pena di chiedere ai suoi elettori se la strada intrapresa era quella giusta da perseguire. Detto questo auguri, dispiace sempre quando un partito vero, si incrina o sfalda, trovo che sia sempre e comunque una perdita per la democrazia.

  2. Scritto da ST

    Mah. La ‘base’ credo sia composta anche da tanti, come me, che non hanno mai pienamente digerito l’abbraccio con Conte ed i grillini, le loro scelte ideologiche contro le industrie, a favore dello sterile assistenzialismo. Sinceramente stimo Zinga per l’onestà dimostrata, ma come Segretario, insomma… e poi un Segretario del PD non si dimette con un post su Facebook. Quella è roba da Di Maio o da Di Battista. Quindi: grazie, ma meglio un cambio. Anche di impostazione politica.

  3. Scritto da batti

    st, un segretario eletto dalle primarie e bersagiato dai dirigenti del partito dimostra costoro non rispettano i loro inscritti, e stare coi 5 stelle non è preferire i suoi dirigenti ma i loro votanti che un tempo in maggioranza erano del pd

  4. Scritto da Vittorio

    Per “ST” l’anonimo vai ad abbracciare Renzi, è il tuo posto……..

  5. Scritto da jack

    ora vediamo se Bonaccini si dimostrerà per quello che è sempre stato ….

  6. Scritto da batti

    vedi viola, nel panorama politico è molto frequente la disonestà. di solitole poche persone oneste vengono pugnalate alle spalle. succede spesso

  7. Scritto da Giovanni lo scettico

    Alice, ma ti rendi conto che “quel grido che sale dalla base con affetto” non lo scriveva nemmeno la Pravda? Ti perdono solo perchè sei riuscita a tirare in ballo Andrea Maestri, che per la redazione è sacro e inviolabile… o forse si sono un attimo distratti?

  8. Scritto da batti

    va be giovanni, maestri ha citato jhonson, ma anche bonaccini che è andato dietro a salvini appena una settimana fa,ha fatto come quello che con la nebbia seguiva il camion e si è trovato a casa di un altro. una volta quando andavo a scuola copiavo dai bravi, lui ha copiato dal cretino

  9. Scritto da cromwell

    Sembra la processione dei flagellanti in anticipo. Pasqua è fra un mese.