Il padre della campionessa di ciclismo, Sofia Collinelli: “autobus la stringe e la manda fuori strada. Appello ai testimoni” foto
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Ha rischiato un brutto incidente, evitando, solo per poco, di essere investita da un autobus, che le ha tagliato la strada nonostante il guidatore l’avesse vista. “Mi ha guardata negli occhi” dice Sofia Collinelli, la giovane ravennate campionessa di ciclismo, su quanto è capitato ieri 4 marzo, intorno alle 12.50 a Madonna dell’Albero.
A denunciare l’accaduto è stato il padre di Sofia, Andrea Collinelli, ex campione di ciclismo, in un post pubblicato sul proprio profilo facebook, nel quale si rivolge all’autista con tono acceso: “Caro autista dell’autobus Linea 3 Madonna dell’Albero, che oggi alle ore 12:50, tornando verso Ravenna, hai affiancato una ragazza in bici da corsa, l’hai guardata negli occhi e l’hai stretta a destra fino a mandarla fuori strada, con le conseguenze che sarebbero potute capitare… Quando ti guardi allo specchio, ti senti così grosso come il tuo autobus!?”
Secondo quanto racconta Collinelli, l’autobus, sul ponte di Madonna dell’Albero, ha cercato di inserirsi tra Sofia e l’auto che proveniva dalla corsia opposta, e la ciclista per tutelare la propria incolumità, si è spostata più al centro strada. Stretta dall’autobus, ha rischiato di finire fuori strada.
“Cari utenti, quella ragazza che oggi ha rischiato di finire sotto le ruote dell’autobus potreste essere voi, o potrebbero essere i vostri figli. Persone come queste non possono farla franca e soprattutto lavorare per il servizio pubblico” prosegue Collinelli, che ha lanciato anche un appello per cercare dei testimoni, che abbiamo assistito alla scena dall’autobus o dalla strada.
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E’ già tanto che non avesse il telefonino in mano come se ne vede spesso.
Tutta la mia solidarietà a Sofia, so di cosa parla, purtroppo spesso gli autisti di autobus( non tutti) dimenticano gli altri utenti della strada.
Sono riusciti a raccogliere molte informazioni. Avendo l’ora esatta, il numero di linea e il percorso penso che rivolgendosi a Start Romagna non dovrebbe essere difficile risalire a chi stesse coprendo quella tratta in quella direzione in quell’orario specifico.
Siamo così sicuri che l’autista l’abbia fatto apposta guardandola negli occhi sfidandola e tagliandole la strada ??? Con tutte le manovre assurde a cui assistiamo quotidianamente dai ciclisti… Tralasciamo le fiction per favore e cerchiamo tutti di usare più testa! Soprattutto per strada, autisti, ciclisti e pedoni.
E’ la quotidianità incrociare autobus per la cella che sfrecciano ai 90 all’ora
Meno selfie e dare più precedenze anche se si e’ in bicicletta …
Salve a tutti
vi scrivo in quanto anche a me è successa la stessa cosa circa un mese fa in via maggiore poco prima del semaforo con fia fiume Abbandonato.
Mi trovavo appunto con la bici non da corsa ero diretto verso il mio ufficio di lavoro erano circa le 9 di mattina ed in via Maggiore a 300 metri dal semaforo con via Fiume abbandonato stavo passando un autobus fermo alla fermata.Mentre stavo passando l’ autobus il conducente mette la frecci aper ripartire e due secondi dopo averlo passato che ero già tutto sulla destra comincia a suonarmi diverse volte, mentre mi affianca mi guarda e inizia a stringermi sulla destra contro le macchine. ovviamente freno e per poco no vado a sbattere. Dopo 100 metri l’ autobus si ferma al semaforo rosso per cui io a quel punto mi affianco e come potete immaginare partono una serie di insulti reciproci con passeggeri dell’ autobus increduli per quel che stava accadendo.Poi ovviamente tutto è finito quando al verde l’ autobus è ripartito. Morale della storia dal mio punto di vista evidentemente alcuni autisti dell’ ATM sono nervosi tenendo conto anche del periodo che non aiuta.
Sarebbe bello poter serenamente avere un incontro con qualcuno all’ interno dell’ azienda per far presente che esiste la possibilità di far fare dei colloqui agli autisti per verificarne tra le altre cose il loro equilibrio psico-fisico che come per tutti a volte può essere piu precario.
Devo dire che di comportamenti discutibili da parte degli autisti della linea 3, nel tratto tra il ponte sulla Ravegnana e l’immissione in via 56 Martiri (compreso il primo tratto della medesima verso Ravenna) ne ho visti – negli anni – davvero troppi.
Sarebbe carino che l’azienda indagasse seriamente, perché non è stato un episodio isolato.
Gli autisti dei bus,non stanno attenti,sempre il cellulare alla guida,parlano con i colleghi e,non stanno attenti-Io sono invalido civile,quante volte ho chiesto di,abassare la pedana,manuale?Niente da fare,se gli dici qualcosa si offendono e,dicono che sono dei pubblici ufficiali e,ti denunciano.Mah non lo sò che devo dire?Auguri per la signorina o signora,che non si è fatta niente,a Madonna dell’Albero,mancano le piste ciclabili-Buon fine settimana.
Tony ha ragione, mancano le piste ciclabili anche da Carraie a Ravenna, ci vorrebbero e poi obbligare i ciclisti a usarle
Meno male che c’è ancora gente come Barbara per ricordarci che i commenti possono essere anche inutili.