Carlo Sama, rieletto Segretario Generale della UIL di Ravenna

Dopo due giorni di intenso e partecipato dibattito, impreziosito dagli interventi del Segretario Regionale UIL Emilia Romagna, Giuliano Zignani e del Segretario Generale, Pierpaolo Bombardieri, le delegati e i delegati al XVIII Congresso Territoriale, svoltosi il 9 e 10 giugno  al Pala de Andrè, hanno rieletto Carlo Sama alla carica di Segretario Generale della UIL di Ravenna.

Nel corso della assise congressuale sono stati affrontati i temi dello sviluppo industriale e della transizione ecologica rilanciando la candidatura di Ravenna a capitale dell’energia e dell’innovazione, oltre alla valorizzazione del ruolo del turismo dell’agroindustria nel territorio ravennate. E’ stato riconfermato inoltre il ruolo e il valore strategico delle infrastrutture, con particolare riferimento alla realizzazione del nuovo hub portuale di Ravenna e del terminal crociere ai quali vanno aggiunti lavori di potenziamento della rete viaria e soprattutto una maggior implementazione del trasporto su rotaia.

Il Congresso ha inoltre ribadito con forza la scelta e la difesa di una sanità pubblica che, partendo dagli investimenti previsti con i fondi del PNRR, implementi anche le dotazioni organiche del personale dipendente sanitario e socio assistenziale. In ultimo, la sicurezza sul lavoro, la difesa della legalità e la lotta alle disuguaglianze rimangono pilastri fondamentali dell’attività sindacale locale e nazionale.

Durante il Congresso è stato sottolineato che “in questo momento, anche per colpa della guerra scatenata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina, l’inflazione sfiora il 7% e corrode il potere d’acquisto di salari e pensioni, rimane ineludibile per la UIL di Ravenna una battaglia sull’emergenza salariale con questi punti all’ordine del giorno:
Rinnovo dei Contratti Nazionali di Lavoro scaduti che riguardano circa 8 milioni di dipendenti, con aumenti salariali in linea con l’inflazione reale; Detassazione degli aumenti contrattuali; Introduzione del salario minimo ancorato ai minimi dei CCNL maggiormente rappresentativi in coerenza con la nuova direttiva europea; Riduzione del cuneo fiscale; Una efficace lotta all’evasione fiscale che sottrae risorse soprattutto alle fasce più deboli maggiormente colpite dall’inflazione e di conseguenza ai redditi da lavoro dipendente e da pensione”.