ELEZIONI A RAVENNA –18 / Diario elettorale del 14 settembre: Fusignani (Pri), bene il centrosinistra, “non vogliamo consegnare Ravenna ad avventure politiche”

Più informazioni su

Il Pri è una delle forze più in fermento in questa campagna elettorale per le comunali di Ravenna. È stato attaccato a più riprese dalla destra per la sua alleanza con il Pd. Molte liste puntano ad eroderne il consenso. L’Edera sa che si sta giocando molto, quindi si sta dando da fare parecchio per difendere la scelta di stare con il centrosinistra e, soprattutto, per riempire le urne. Il filo diretto e l’asse con il Pd che in apparenza pare ancora saldo, potrebbe essere incrinato dall’esito del voto. Se le urne del Pri saranno troppo vuote quell’asse potrebbe subire un colpo mortale. Se invece l’Edera otterrà un buon risultato l’asse reggerà e nella nuova probabile amministrazione comunale di centrosinistra, il Pri continuerà a conservare un profilo alto e la carica di vice Sindaco.

E bisogna dargliene atto, il Pri di Ravenna difende la sua linea con grinta e tenacia, senza indulgere troppo alla propaganda spicciola, ma andando al sodo delle questioni e con una visione coerente della Ravenna che vorrebbe. Una Ravenna che guarda all’economia, al porto e alle imprese prima di tutto e punta su energia e infrastrutture oltre che su un’innovazione che non produca “salti nel vuoto”. E questa è un’indicazione economica, ma anche politica. Perché il Pri di Ravenna si sente garanzia del buon governo dentro il centrosinistra e ha una pessima opinione del centrodestra ravennate, non vuole averci a che fare. “Non vogliamo consegnare Ravenna ad avventure politiche” taglia corto Fusignani.

PRI

Lo hanno ribadito i dirigenti repubblicani ieri sera nel loro incontro in Corte Cavour a Ravenna, davanti a 100 persone, convenuti sul tema: “Oggi e domani Ravenna. Lo sviluppo che vogliamo. Energia, infrastrutture, innovazione, porto”. Lo hanno spiegato soprattutto Eugenio Fusignani vice Sindaco uscente (aspirante entrante), capolista dell’Edera, e Giannantonio Mingozzi (già vice Sindaco eterno, ora al vertice di TCR) semplice candidato, ma per l’Edera ben più di questo, anche per il ruolo molto attivo che sta svolgendo in questa campagna elettorale.

PRI

Mingozzi in apertura dell’incontro ha ricordato con orgoglio che il Pri sta con il Porto di Ravenna e con la comunità portuale che in un comune come il nostro di 165 mila abitanti riguarda all’incirca 30 mila persone fra quanti vi lavorano e le loro famiglie, una fetta fondamentale dell’economia locale. E Porto significa anche oil and gas e offshore, anche se l’occupazione in questo settore si è ritirata dai 9-10 mila addetti di 7-8 anni fa ai 4 mila attuali, a causa della crisi mondiale e delle note vicende interne.

“Noi del Pri insistiamo sull’offshore e sull’energia che c’è (quindi anche il gas, ndr). – ha detto MingozziLa transizione verrà, ma ci vorrà tempo, nel frattempo non possiamo buttare a mare quello che c’è oggi. L’alternativa per i 4 mila occupati del settore non è dietro l’angolo. Abbiamo bisogno di tenere in piedi la produzione di energia attuale, siamo contenti che aziende come Bambini si siano risollevate, occorre che Eni mantenga tutti i suoi impegni qui, anche se non siamo appesi all’Eni.” In sostanza, per Mingozzi “non bisogna fare strame di chi fa investimenti, ricerca, innovazione e lavoro nell’energia. Perché è anche da queste attività di oggi che nascono gli investimenti per l’energia che verrà domani.”

Poi Mingozzi ha insistito sul capitolo infrastrutture e in particolare sul potenziamento dei collegamenti del Porto di Ravenna con il Nord Europa, con Mestre e Venezia (la E55 grande o piccola che sia, ndr, “perché la Romea di oggi non regge più”), nuovi collegamenti per movimentare in modo sempre più veloce le merci del porto – fattore fondamentale di competitività – che sono destinate a crescere con i fondali a meno 12,50 e successivamente a meno 14,50. Infine Mingozzi ha parlato della logistica portuale, anche questa fondamentale, ha accennato al nuovo terminal container in Largo Trattaroli, alla catena del freddo da potenziare soprattutto per i prodotti ortofrutticoli e agricoli e dell’innovazione che poggia a Ravenna su tre filoni fondamentali: università, imprese, enti locali. Mingozzi ha voluto sottolineare che è stata questa amministrazione guidata da de Pascale e Fusignani a riuscire finalmente a sbloccare il progetto dell’hub portuale che si era impantanato. Proprio per questo, l’amministrazione per lui merita fiducia.

Prima di Fusignani è intervenuto Franco Nanni Presidente Roca e nel CdA di OMC (che si aprirà fra 15 giorni) che ha insistito sulla necessità di continuare a sfruttare il gas dell’Adriatico. “Oggi l’Italia ha bisogno di 70 miliardi di tonnellate di gas ogni anno – ha detto – e la potenzialità di gas in Adriatico è di 15 miliardi di tonnellate annue. Adesso ne estraiamo appena 2 miliardi. Troppo poco.” Per Nanni il Ministro Cingolani lascia sperare di poter finalmente superare le strozzature del PITESAI. Poi ha ribadito che Ravenna deve rimanere capitale dell’energia e polo della ricerca e della sperimentazione di nuove fonti energetiche, a partire dal grande progetto eolico in mare di Agnes.

Riccardo Sabadini Presidente Gruppo Sapir ha ricordato che nel Porto di Ravenna sono previsti nei prossimi anni almeno 800 milioni di investimenti oltre ai 100 milioni che investirà proprio Sapir. Sabadini ha detto però che nulla è scontato e che tutti gli iter vanno seguiti con grande attenzione e costantemente se si vogliono ottenere risultati. Ha fatto l’esempio del recupero delle casse di colmata che furono a suo tempo sequestrate dalla magistratura. Ebbene, a Sapir sono occorsi 5 anni per la bonifica, dal 2016 agli inizi del 2021. “E siamo riusciti a farcela grazie all’intervento fondamentale del Comune” ha voluto precisare. Sabadini ha ricordato che il Porto di Ravenna “sarà strategico per l’Italia se sarà un porto di altissima qualità”. E qualità per il Presidente Sapir significa tempi di carico e scarico e di trasporto delle merci verso altre destinazioni che siano veloci, efficienti, competitivi.

Carlo Sama Segretario generale UIL ha parlato soprattutto della difesa del lavoro e della sicurezza dei posti di lavoro, ricordando che prima di difenderlo il lavoro bisogna crearlo. Sama ha sottolineato che oggi in Italia ci sono almeno 3-4 morti sul lavoro ogni giorno in media, un prezzo troppo alto: “la ripartenza non può significare scaricarne i costi sui lavoratori, diminuendo le tutele e le misure di sicurezza sui luoghi di lavoro”. 

PRI

Eugenio Fusignani, vice Sindaco uscente con delega al Porto, capolista e segretario provinciale dell’Edera ha voluto ribadire le ragioni forti dell’alleanza con il Pd – ma ha chiesto al Pd anche di dire parole più chiare sull’asse con il Pri – ; ragioni costruite sull’esperienza di governo di questi anni, giudicata positiva, e sul programma sottoscritto. Un programma che per esempio sul punto delicato dell’energia “è stato scritto dal Pri” ha rivendicato con orgoglio Fusignani. A dire che l’equilibrio nella vasta coalizione di de Pascale – che va dal Pri a Ravenna Coraggiosa passando per i Cinque Stelle – è stato trovato su posizioni che al Pri stanno bene e quindi l’Edera non si trova affatto a disagio. Fusignani ha ribadito la grande lontananza dalle posizioni giudicate populiste dei Cinque Stelle, ma ha voluto ricordare che qui a Ravenna ha prevalso il pragmatismo non l’ideologia. Qui si punta all’innovazione in campo energetico senza buttare via l’esistente, “tenendo insieme impresa e lavoro”, facendo leva “su tutti gli asset che abbiamo, compreso il gas, senza rincorrere follie ideologiche”. 

“Non abbiamo paura del futuroha scandito Fusignanima il futuro non può prescindere dal presente e per andare nel futuro non servono salti nel vuoto.” Poi Fusignani ha risposto per le rime anche a Morrone e alla Lega che avevano accusato il Pri di Ravenna di avere svenduto le proprie ragioni per un’alleanza di comodo con il Pd. Fusignani a muso duro dice che il Pri a Forlì sta con Zattini perché lì “il centrodestra ha una classe dirigente di maggiore qualità e moderata, quella che a Ravenna non c’è”. Poi l’affondo: “Noi non vogliamo consegnare Ravenna ad avventure politiche che potrebbero essere molto dannose non solo per l’Amministrazione comunale ma per tutta la comunità”. Ha ricordato quanto il centrodestra sia diviso e incapace di proporre un’alternativa degna di questo nome e per questa ragione il Pri vuole “evitare salti nel buio” alla città.

Donati ha presentato 7 candidati della lista Viva Ravenna

“Siamo una squadra unita, ci mettiamo la faccia e ci impegniamo per Ravenna, perché crediamo nel cambiamento.” Queste le parole usate questa mattina da Filippo Donati candidato Sindaco di Viva Ravenna e appoggiato da Lega e Fratelli d’Italia mentre ha presentato nel corso di una conferenza stampa 7 candidati della sua lista civica. Si tratta di Daniela Zanotti, commerciante del centro storico, impegnata nel volontariato per gli anziani. Poi abbiamo Ermes Masotti, pensionato, già Presidente della Coop Macellai Cemac, oggi volontario Caritas. Monica Filomena Porzio è agente immobiliare, Luigi Biasi è imprenditore. Raffaella Terroni è impiegata amministrativa mentre Martin Utili è studente. Infine abbiamo Andrea Rosetti consulente per reti aziendali nel settore delle telecomunicazioni.

Donati

Ancisi (candidato Sindaco di LpRa e liste collegate): “moria di pesci nel Candiano, nessuna risposta”

“Il 2 settembre scorso, si è verificata una moria di pesci nel Candiano in piena zona Darsena della città. Dalla testata del canale verso il ponte mobile galleggiava una lunga fila di pesci morti, soprattutto cefali, attaccati da una folla di gabbiani. L’acqua del canale appariva verde scuro. L’impianto fognario della Darsena aveva ceduto in alcuni punti. Per alcuni giorni, i cittadini residenti in zona hanno subìto un odore ripugnante. Vicino alla banchina detta testata, laddove è stato collocata la barca Moro di Venezia III, si era creata una spaccatura nell’asfalto soprastante le fognature, dove si erano ammassati i pesci più grossi. Sia ARPAE che il servizio Ambiente del Comune, hanno fatto immediatamente dei prelievi di acqua e di pesci morti per risalire alla causa o alle cause del dissesto ambientale. Nessuna informazione pubblica si è avuta al riguardo da allora. Sicuramente non è stato un bel segno, a conferma che bonifica del Candiano (di cui neppure si parla) e realizzazione/rifacimento delle scarse e mal ridotte fognature della Darsena (di cui è in corso molto lento solo la prima metà della parte destra del Candiano, tra via Trieste e il canale) non sono l’ultima cosa di cui preoccuparsi.” Così Alvaro Ancisi candidato Sindaco di Lista per Ravenna e altre 5 liste collegate, che chiede informazioni al Comune di Ravenna in qualità di capogruppo uscente.

Confartigianato Ravenna incontra i candidati Sindaco il 15 settembre

Confartigianato della provincia di Ravenna ha invitato tutti i candidati a Sindaco di Ravenna ad un incontro con i propri dirigenti. Hanno aderito all’invito tutti i candidati, l’incontro si svolgerà mercoledì 15 settembre alle ore 18 presso la Sala Rossa del Pala de André. In questa occasione verrà brevemente illustrato il documento programmatico redatto da Confartigianato che ogni candidato ha ricevuto anticipatamente, e ogni candidato avrà l’opportunità di intervenire per esporre le proprie e idee e linee di programma, fa sapere l’organizzazione. L’accesso all’iniziativa, riservata ai dirigenti di Confartigianato, ai candidati a Sindaco e ai rappresentanti della stampa, è regolato dalle normative anti Covid per cui i partecipanti dovranno indossare la mascherina e essere in possesso del green pass o di tampone con esito negativo effettuato entro le 48 ore precedenti.

Mingozzi (capolista Primavera Ravenna): bene “l’home port” della Royal Caribbean, ma non lasciamolo in mano a de Pascale

“Apprendiamo con piacere che il terminal crociere di Porto Corsini diventerà “l’home port” della Royal Caribbean, divenendo non più un mero scalo di passaggio, bensì un  punto di imbarco e sbarco delle tratte crocieristiche. Si prevedono 250 mila passeggeri all’anno: un’ottima opportunità per rilanciare il turismo sui lidi, ma proprio per questo non si può lasciar gestire un simile potenziale al partito che finora non è stato in grado di avere l’adeguata lungimiranza che necessiterebbe per una località turistica che si appresta a divenire un punto di riferimento così importante. Le località interessate non risultano infatti pronte per accogliere un così grande afflusso di turisti, il nodo della viabilità attorno a Porto Corsini non è mai stato risolto. L’amministrazione uscente ha sì previsto un piano, solo sulla carta, per provare a risolvere l’inevitabile problema di traffico, ma esso si ferma alla Baiona che si è già dimostrata un imbuto inaccogliente nell’estate che sta terminando… Inoltre, secondo il progetto Hub di Autorità Portuale, per la località di Porto Corsini è prevista la realizzazione del Parco delle Dune, progetto di per sé molto bello, ma che non sarà certo realizzato in tempo per l’avvio del progetto home port. Continuando a dare fiducia a de Pascale la certezza è che accoglieremo i turisti, come al solito, in un cantiere. Se si considera infatti che i Lidi stanno ancora aspettando la realizzazione del famoso Parco Marittimo, che era una delle promesse di questo sindaco esattamente nella scorsa campagna elettorale, è evidente che non ha più alcuna credibilità”. Così Roberta Mingozzi capolista di PrimaveRA Ravenna che sostiene Ancarani Sindaco (nella foto).

Roberta Mingozzi

Verlicchi (candidato Sindaco La Pigna e liste collegate): “concessioni stabilimenti balneari, perché Pd-Lega e M5S non hanno mosso un dito?

L’ipotesi che il Governo Draghi inserisca in un provvedimento di legge la messa a gara delle concessioni degli stabilimenti balneari, “rappresenta un colpo mortale per le imprese che sono proprietarie o che gestiscono gli stabilimenti balneari nei 9 lidi ravennati” sostiene Veronica Verlicchi candidata Sindaco della Pigna e delle liste collegate. “E se si considera che all’interno del Governo a sostenere questa scellerata decisone c’è anche il Pd, le preoccupazioni espresse dal loro candidato nonché sindaco uscente di Ravenna Michele de Pascale, suonano come una presa in giro per i titolari delle concessioni degli stabilimenti balneari.
E non va dimenticato che all’interno dello stesso coacervo di partiti sotto l’egida di Draghi, sono presenti anche il movimento 5 Stelle (alleato del Pd anche a Ravenna) e la Lega. Tutti uniti nel perseguire le volontà dell’Unione Europea applicando la direttiva Bolkestein a danno del mondo balneare. E la notizia delle intenzioni di Draghi non è certo nuova, dato che se ne parla almeno dallo scorso aprile. Allora è lecito chiedersi come mai de Pascale non si è preoccupato prima e non ha interpellato i suoi referenti romani. La stessa considerazione vale per gli altri due partiti sopra citati: Movimento 5 Stelle e Lega.”

Margotti (candidato PD): “Rincaro bolletta energetica (+40%), colpa del gas che noi importiamo al 95%”

“Roberto Cingolani ha comunicato che il prossimo trimestre la bolletta elettrica aumenterà del 40%, dopo essere aumentata del 20% lo scorso trimestre. Il rincaro è causato da un duplice motivo: aumentano sia il prezzo del gas, legato alla corsa al rialzo delle materie prime, che il prezzo della CO2 prodotta. A farne le spese sono le bollette di imprese e cittadini: infatti per una famiglia tipo il costo aggiuntivo sarebbe equivalente a 247 euro su base annua secondo calcoli dell’Unione nazionale consumatori. Si sta parlando tanto di energia e di transizione ecologica poi al primo giro di boa si scopre che la bolletta sarà un salasso per imprese e cittadini. Questo anche per colpa della strategia italiana in materia di approvvigionamento energetico: si è scelto di importare quasi il 95% di gas naturale dall’estero, di conseguenza lo paghiamo di più, inquiniamo di più rispetto ad estrarlo in Italia a km zero e non facciamo lavorare le imprese e i lavoratori del nostro territorio. Serve una seria strategia energetica nazionaleafferma Lorenzo Margotti candidato PD  in consiglio comunale (nella foto) – sulla quale, con coraggio, anche l’industria ravennate può giocare un ruolo fondamentale a livello nazionale, tenendo insieme il fattore sociale e quello ambientale. La sfida della transizione si gioca su più decenni ed è enorme, basta citare un dato: dobbiamo raggiungere il 70% di energia elettrica da sorgenti rinnovabili entro il 2030. Equivalgono a 70 gigawatt di impianti rinnovabili da installare a terra entro il 2030. Ogni anno in Italia installiamo mediamente 0,8 gigawatt. Quindi bisogna passare da 0,8 a 8 gigawatt annui a partire dal 2021. Questo dato ci fotografa la portata gigantesca della transizione ecologica, una grande sfida da affrontare con razionalità.” 

MargottiLorenzo_PD.jpg

Santini (candidato Sindaco di Potere al Popolo): “noi non abbiamo bisogno di otto liste”

Gianfranco Santini candidato Sindaco di Potere al Popolo parte dall’elevato numero di candidati e, soprattutto, di liste elettorali per dire che questo è il risultato “della frammentazione nella quale è precipitata la nostra società. Una società che vede i maggiori partiti non essere più un chiaro riferimento di un ceto sociale definito… partiti che sono sempre più simili l’uno all’altro, accomunati dalle stesse pratiche sociali e dalla stessa ideologia liberista. Partiti che hanno in mente la stessa idea di società, basata su competizione e lotta di tutti contro tutti. Noi no. Noi non abbiamo bisogno di allestire otto liste per interloquire con la società. Noi vogliamo essere riferimento per coloro che sono stati massacrati da decenni di governi liberisti di centrosinistra e governi liberisti di centrodestra. Per i lavoratori progressivamente privati di tutti i diritti, per i giovani che non hanno altra prospettiva che non sia quella di emigrare… Per coloro che vedono l’ambiente in cui dovranno vivere i propri figli immolato sull’altare del profitto. Noi siamo fuori dal quel pensiero unico, condiviso dal PD, con i suoi alleati, e dal centrodestra, secondo il quale il mercato è la soluzione di tutti i problemi e la panacea di tutti i mali. Noi raccontiamo un’altra storia, una storia di solidarietà, una storia di condivisione, una storia di giustizia sociale e ambientale.”

Gli altri candidati e le altre liste

Medri e Zandoli (Lega): “la Lega giovani è pronta ad entrare in consiglio”. Sono 7 i giovani candidati nella lista della Lega in lizza per le elezioni comunali di Ravenna 2021, “un vero e proprio ricambio generazionale che premia gli under 30 sul nostro territorio. La Lega giovani sta crescendo nei numeri, con diversi giovani eletti nei vari consigli comunali e territoriali. Negli anni abbiamo sempre puntato sui giovani, riscontrando sempre un grande interesse per il movimento. Scendono in campo per sostenere un progetto politico che guarda al futuro con competenze e capacità di governo, cercando di creare la classe dirigente del futuro. Inoltre da questo venerdì inizieranno i banchetti serali della Lega giovani in via Cavour a Ravenna, dove saranno presenti i nostri candidati per presentarsi alla cittadinanza.” Così in una nota Lorenzo Zandoli e Denny Medri, rispettivamente referente provinciale Lega e referente provinciale della Lega Giovani.

Tritto (capolista Forza Italia): “non servono promesse ma capacità”. “Una campagna elettorale con volti nuovi, liste fittizie, gruppi di persone che con proclami vorrebbero “apparire” nel panorama politico locale. Tutto questo dimenticando i veri bisogni della città, la mancanza di sicurezza, furti e microcriminalità, degrado con intere zone off-limits. Frazioni ormai abbandonate a loro stesse con servizi carenti, litorale senza nessun investimento importante dagli anni ottanta, turismo da sempre citato in ogni intervento politico, ma privo di una promozione degna di una città con otto siti Unesco, potenzialità inespresse per una mancanza di una rete di collegamento importante con il capoluogo di provincia… Le promesse e i programmi elettorali sono secondari rispetto alle competenze, alla preparazione, alla serietà, e alla conoscenza per mettere mano a questi punti importanti e rimettere in piedi una città che deve occupare una posizione diversa nel panorama nazionale, riappropriarsi di quella credibilità perduta con un Pd che da anni ha smesso di governare preferendo piuttosto gestire il potere. Ebbene, Forza Italia con Alberto Ancarani ha la ricetta per garantire una città diversa in poco tempo.” Così Nicola Tritto capolista di Forza Italia.

Gallonetto e Schiano (candidati M5S): “la cultura a Ravenna non sarà più solo qualche punto su una mappa” “Uno dei punti del programma del M5S per la cultura a Ravenna riguarda la riqualificazione dei siti storici per mezzo di bandi di concorso pubblici che rendano protagonisti i gruppi di rievocazione storica (consolidati da anni nel panorama Italiano). L’obiettivo è quello di ridare vita alla storia e a tutte quelle zone del Ravennate che ad oggi sono viste marginalmente ma che hanno un patrimonio storico rilevante, troppo spesso relegate ad eventi che ben poco hanno a che fare con la storia… Un’ altra questione culturale per il Movimento 5 Stelle a Ravenna deve essere lo snellimento delle pratiche burocratiche per consentire lo sviluppo di progetti artistico culturali come “film e produzioni cinematografiche” all’interno del nostro Comune. Maggiore sarà la propensione del Comune alla facilitazione dell’ottenimento dei permessi per consentire queste attività, maggiore sarà l’opportunità di rendere Ravenna protagonista anche a livello mediatico internazionale.” Così Igor Gallonetto capolista e Giancarlo Schiano candidato per il M5S a Ravenna.

Rolando (candidato della Lega): famiglie e bambini del nido e della materna non in possesso di green pass non possono essere lasciati fuori. “Ad oggi numerosissime famiglie per colpa di chiusure e lockdown versano in condizioni economiche difficili, molte di queste non sono in possesso del green pass e non possono nemmeno sottrarre dal bilancio famigliare mensile anche il costo dei tamponi, inoltre in chiave psicologica/pedagogica i bambini di nido e materna non possono nemmeno essere discriminati vedendosi negare a differenza dei loro compagni l’entrata negli spogliatoi con la loro mamma o papà per cambiarsi… D’altra parte, levando a solo una parte della classe questo classico iter, i bambini non accompagnati subirebbero chiari traumi ingiustificati, portando le famiglie che avrebbero la possibilità a pensare al ritiro definitivo dei propri bimbi dalla struttura ai fini tutelativi dei minori ma quelle invece che non potrebbero effettuare questa scelta?” Gianfilippo Nicola Rolando, candidato della Lega per il Consiglio comunale e attuale consigliere, interroga l’amministrazione comunale per sapere se intende “urgentemente intervenire per difendere minori e famiglie trovando una soluzione collegiale e non discriminatoria.”

A seguito dell’interrogazione depositata ieri, oggi Rolando si è presentato davanti l’asilo Il Veliero di Porto Corsini con altre 5 famiglie esibendo le autocertificazioni richiamanti le recenti disposizioni europee che dispongono l’esigenza di non discriminare fra persone vaccinate e non. Al diniego della struttura ha poi chiamato i carabinieri e denunciato l’accaduto. Prima vengono i bambini e la loro salute mentale e chi ha l’incarico di seguirli deve sapere che dividere bambini in serie A ed in serie B in base a scelte o reddito è altamente discriminatorio e traumatizzante. Chiediamo quindi che non si facciano più distinzioni e che vengano trattati tutti alla stessa maniera. Una soluzione sarebbe di fare entrare tutti i bambini indiscriminatamente all’entrata con la maestra: sarà uno sforzo in buona fede che tutelerà i bimbi in primis, le famiglie e lo stesso personale” così Rolando.

Lista 3V: “Green Pass strumento di libertà o di coercizione politica?” “Insegnanti che decidono di evitare la punturina (il vaccino, ndr) costretti a fare la fila in farmacia per il tampone e, col risultato negativo in mano ma senza QR code per le tempistiche di rilascio, messi alla porta delle scuole e trattati come delinquenti creando anche, di fatto, un danno ai ragazzi rimasti soli in classe. Costretti a chiamare le forze dell’ordine per vedere rispettato il diritto al lavoro sancito dal primo articolo della Costituzione e con l’impossibilità di effettuare il tampone la domenica a causa dell’ovvia apertura delle sole farmacie di turno. Ormai solo il nostro governo obbliga i propri cittadini usando metodi coercitivi all’utilizzo di un pass discriminatorio, mentre stati dell’area UE tolgono ogni illegittima restrizione.” Così Alessandra Musumeci, capolista 3V.

PAGINA SOGGETTA AD AGGIORNAMENTO

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Emanuele B

    Propongo a tutti i candidati di illuminarci su:
    -1 il flop della MINI E-55 e la E-55
    -2 Come mai solo la regione Emilia Romagna non ha ottenuto una infrastruttura stradale o ferroviaria dal PNNR, praticamente è l’unica regione che dovrà uscire dalla crisi senza nessun finanziamento di rilievo.
    -3 Spiegano ai cittadini che con la nuova autostrada Genova-Modena il Porto di Genova diventerà il porto principale dell’Emilia Romagna a scapito di Ravenna.
    -4 a che servirà il porto di Ravenna con un profondità di 12 m nel future dove le imbarcazioni saranno obbligati ad avere il doppio scaffo.

    Si prega di essere precisi perché se non ci sono spiegazioni plausibili, Ravenna e il suo porto andranno in disgrazia?
    Grazie
    Emanuele

  2. Scritto da Francesca

    Emanuele ! a tanti interessa la poltrona e non Ravenna o il suo porto!

  3. Scritto da bi

    quindi la paura del peggio ci consegnerà ad altri anni di nulla – niente fine lavori vecchi di secoli- arredo urbano senza logica – strade sempre più terremotate –
    altro cemento- altre ridicole strade ristrette da cordoli che senza sfiati si riempiono d acqua – alberi e loro potatura ridicola – centri commerciali con distese di cemento-
    e di sicuro sempre più cartelli che- come per andare a classe – sono talmente numerosi
    da essere inseriti nel guiness dei primati

  4. Scritto da samatha

    qualcuno può rispondere a Emanuele o facciamo finta di niente?
    Per è anche una questione da portare alla corte dei conti, perché i politici di Ravenna non hanno protetto la E-55?
    Non importa che sia opportunismo di poltrona o semplicemente l’incapacità fiume di quei personaggi ma i danni alle generazioni future sono ingenti e qualcuno deve pagare !

  5. Scritto da sentinella

    se avessero governato meglio ed evitato di cementificare, concedere di inquinare e fare scempi ambientali in gran parte del territorio forse si sentirebbero piu sicuri……Ops, ho dimenticsto il traffico selvaggio dic ui non si sono lontanamente occupati

  6. Scritto da fabio

    @Emanuele B, il risultato si sapeva già dall’inizio! sono gli stessi che hanno reso Ravenna in queste condizioni!! c’è poco da aspettare nel loro operato in regione o altrove! temo che il peggio non è arrivato!

  7. Scritto da Luka

    Rumors danno Ravenna Coraggiosa principale competitor del PRI in casa del centro sx. Il 5 ottobre, fatta la conta dei voti, si vedrà se avevano ragione o no.