Le Rubriche di RavennaNotizie - La posta dei lettori

LA POSTA DEI LETTORI / Ponte mobile e pericolosi amarcord

Più informazioni su

C’è una sovraesposizione mediatica dell’Autorità Portuale, con polemiche continue che non si sa quanto bene facciano al futuro della città. Lo si potrà valutare forse nel tempo ma è un tema di riflessione anche per i suoi numerosi critici. La vicenda del ponte mobile-immobile le ha acuite a dismisura. Di questa vicenda davvero incredibile e indecorosa per una città che vanta una tradizione di buona amministrazione (relativamente alla media delle città italiane) si è detto tutto ed insistere è come sparare sulla Croce Rossa. Ma c’è un aspetto che vorrei sottolineare ed è che quello che fa più danno in questo vergognoso episodio, è il rafforzamento di quella parte di società che si è schierata a favore dell’immobilismo, dell’opposizione allo sviluppo, enunciato con teorie sulla decrescita, poco chiare e comprensibili anche agli stessi fautori. 

 

Ne sono il sintomo inequivocabile i pronunciamenti di coloro che rimpiangono il precedente ponte mobile, come esempio di economicità e di funzionalità. Gli amarcord hanno quella patina giallognola e ingannevole che fanno dire “quanto si stava bene quando si stava peggio” che è la sintesi della paura del futuro. Oggi quel ponte che si rimpiange, non reggerebbe per un attimo il volume di traffico che assicura questo ponte che è fondamentale per la viabilità ed è stato un passo avanti enorme per la città. Una realtà da esibire e non di cui vergognarsi. Ecco, credo che la colpa peggiore di chi ha trattato con superficialità il tema ponte mobile sia principalmente questo: aver rafforzato quel “partito”. Non mi è piaciuta per niente la reazione della CMC, accusata di essere la responsabile di questo “buco tecnologico”. Ha fatto bene a tutelare la sua immagine e rispettabilità ma non ha considerato che è una grande azienda di questa città e che ha costruito il ponte in questione. Mi sarei aspettato che si fosse messa al servizio della collettività con tutta la sua capacità ed esperienza per risolvere definitivamente il problema. A costo zero per noi. Questa vicenda non può chiudersi con una autoassoluzione generale. Vanno ricercate le responsabilità, perché ci sono e va dato un esempio. Tanto per rimettere le cose al loro posto.

 

Carlo Zingaretti / Ravennadomani

Più informazioni su