Le Rubriche di RavennaNotizie - La posta dei lettori

LA POSTA DEI LETTORI / Le affermazioni di Bucci sono come una pigna che cade e ferisce l’anima

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Caro signor Bucci, siamo Giuseppe e Massimo, una coppia bolognese (da oggi molto probabilmente ex clienti del suo locale). Anche se le sue grezze esternazioni di oggi (ieri ndr) in tema unioni civili, possono essere smontate una ad una, in modo incontrovertibile, non siamo qui per farlo. Caro sign. Bucci noi siamo una famiglia, esattamente come la sua!

Proprio come la sua abbiamo diritto a vedere riconosciuto il nostro legame.
Proprio come lei e sua moglie, lavoriamo, ci prendiamo cura “insieme” di Maria Rosa (mia mamma) e di Dolores, (la nonna di Massimo), sbrighiamo le faccende domestiche, facciamo la spesa e viviamo in serenità.

E molto serenamente la invitiamo a riflettere e a fare un esame di coscienza sul significato di tutto questo suo acredine e delle false paure che lei insinua sulle unioni civili, (ops… formazioni sociali specifiche). Se servono per attrarre qualche voto in più, allora la invitiamo ad fondare la sua carriera politica su basi moralmente più solide e sul rispetto per tutti, me e Massimo compresi.

Sa sign. Bucci, siamo stati spesso nel suo locale, con parenti e amici e la conosciamo come bravo e cortese oste, che tiene a mettere a loro agio i clienti. Come si coniuga questo atteggiamento con una tale rabbia nelle sue affermazioni?

Noi comunque crediamo nell’onestà e nella coerenza dei nostri interlocutori e saremo ben lieti di farle vedere di persona, che la nostra famiglia è proprio molto simile alla sua.

Concludiamo con un piccolo consiglio, lei è un bravo imprenditore e un bravo ristoratore. Piuttosto che massacrare o svalutare i legami affettivi altrui, forse è meglio che prosegua a fare buoni passatelli.

Giuseppe e Massimo

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