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LA POSTA DEI LETTORI / Ravenna, lo stadio e… una grande Vision di modernità a Monaco di Baviera

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Il Forestiere instruito delle cose notabili della città di Ravenna, non può non aver notato, che ciò che irrompe in questa città, nel suo ridisegno futuro, non è la politica, ma la mancanza della “POLITICA”. Quella che già in altre occasioni, ho chiamato l’evaporazione della pianificazione virtuosa, la scomparsa della bellezza, il tramonto del senso delle proporzioni e del limite. 

Mi hanno chiesto di presentare più concretamente, l’idea del parco dello sport e delle arti, nel cui contesto vi è anche il palazzetto e lo stadio… in area retrostante il Cinemacity. Parlo di riverberare un progetto (pur nella logica di un minor dimensionamento), frutto degli anni sessanta del secolo scorso, ma di una modernità sconcertante… per indicare una strada, una vocazione, a cui questa città ha tutto il diritto di puntare, forte non solo del suo passato, ma di un mondo di giovani, che aspirano a rinnovarla.

Parlo dell’Olimpia Park di Monaco di Baviera, che continua a essere utilizzato per eventi sportivi, culturali, sociali e religiosi. Cosa c’è, che invece manca, in tutto un novecento di architetture a Ravenna, di così alto e nello stesso tempo leggero, che muove lo skyline e ci trasporta nel nuovo secolo? TUTTO! Lo vedete da voi nell’immagine, che con tutto il rispetto possibile, non ha nulla a che fare, con il palazzetto dello sport presentato di recente, sia per quanto riguarda la dinamica pianificatoria, che la bellezza.

Per chi non la conosce, quest’area, ha guidato la rigenerazione urbana della zona di Oberwiesenfeld; un vecchio campo d’aviazione, rimasto fuori da un più ampio progetto di mobilità aerea. L’area nasce come parco sportivo, artistico, multidisciplinare e piattaforma logistica, di connessione al servizio ferroviario suburbano (S-Bahn), alla stazione dei bus, alle principali vie di comunicazione ed al tempo stesso sezionabile, rispetto all’intorno, ai fini della sicurezza. Il progetto ha messo al primo punto, quindi, la dimensione ottimale, la classe, dei sistemi viari e ferroviari (loro portata), l’immaginario collettivo paesaggistico… la matrice acquea; ha centralizzato lo stadio, correlandolo alle altre attività. L’area retrostante il Cinemacity, sola, allargata al passante a raso, rispetto alla S.S. Adriatica, ha queste caratteristiche, compresa la possibilità di ospitare il mercato ambulante. Se ne tenga conto, invece di procedere, con continui tentacoli della malagrazia… messeri!

Daniele Vistoli architetto

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