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Gabbiani in volo decorano vicolo Gabbiani a Ravenna. Quando l’arte parla di memorie e libertà

Ieri pomeriggio, passeggiando per le vie del centro storico di Ravenna, mi sono ritrovata a percorrere vicolo Gabbiani mentre una ragazza (l’artista, Giorgia Pettinari) insieme ad altri due giovani intenti ad aiutarla, stava allestendo un’installazione di 46 gabbiani lungo il vicolo.

“Che meraviglia” mi son detta e dopo un momento di entusiasmo, la curiosità è prevalsa, mi sono avvicinata all’artista e le ho chiesto il significato dell’opera.

“Percorrendo vicolo Gabbiani, ho immaginato il fluire sicuro del fiume che un tempo scorreva lungo questa strada – mi racconta Giorgia -. Mentre immaginavo di ascoltarne i suoni e di vederne i colori, ho intravisto uno stormo di rapidi gabbiani in volo. Mi sono detta allora: perché non far riaffiorare oggi questo passato di Ravenna città d’acque?”

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“Nel desiderio di dare vita a gabbiani veri, ho pensato ai detenuti e al loro forte anelito a volare. Con questa installazione, risultato del progetto di arte urbana “L’eco Del Fiume”, avviato in collaborazione con il Comune di Ravenna e la Casa circondariale, in cui è nato un laboratorio grazie al quale la forza e l’energia di uomini detenuti si è sprigionata nel realizzare uno stormo di liberi gabbiani, voglio comunicare un messaggio di libertà, inclusione sociale e speranza. Come i gabbiani, che rappresentano la possibilità di librarsi liberi in aria, così anche per tutti noi, esiste la possibilità di poter diventare essere migliori”.

I gabbiani di Giorgia e dei detenuti del laboratorio della Casa circondariale di Ravenna resteranno in vicolo Gabbiani fino al 6 ottobre. Quando l’arte parla di libertà, tempi antichi ed eterne memorie.

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E.D.