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Sindaco di Predappio nega agli studenti visita Auschwitz. Come infangare la memoria storica

Alla luce dei recenti fatti accaduti a Predappio, ovvero la mancata concessione da parte del Comune di 370 euro per finanziare la visita ad Auschwitz di un ragazzo delle scuole superiori, e a Brisighella dove il 1º novembre il Sindaco e la Giunta hanno commemorato con corone d’alloro la Cappella degli Alpini della Famiglia Broggi che contiene le tombe di 16 Caduti alpini della Divisione “Monterosa” della RSI, ovvero i fascisti, riteniamo come associazioni faentine antifasciste e antirazziste di dover condannare duramente quanto accaduto.

Quando il Sindaco di Predappio afferma che visitare Auschwitz risulta “una conoscenza della storia di parte che non può essere finanziata con soldi pubblici”, di fatto minimizza l’Olocausto e alimenta un pensiero tossico già fin troppo diffuso. La persecuzione, il razzismo, i campi di sterminio voluti dal nazismo – e fatti propri dal fascismo italiano – costituiscono una mostruosità che non può essere paragonata a null’altro. A nessuno è permesso di infangare la memoria storica: essa costituisce un valore fondante della nostra democrazia e dei principi di uguaglianza e di libertà alla base della nostra Costituzione. Il Sindaco di Predappio dovrebbe scusarsi delle sue affermazioni e rivedere il suo pensiero in vista di futuri Viaggi della Memoria.

A Brisighella, dopo quanto è accaduto, Fratelli d’Italia ha affermato spavaldamente che “in questo modo si sono voluti onorare tutti i Caduti e rispondere a quei valori di unità nazionale, libertà e amore per la Patria in cui crediamo”. Si tratta del più goffo e falso “neutralismo” a cui potevamo assistere. Rispetto per tutti i morti, ma nessuna equiparazione fra chi è caduto battendosi contro il nazifascismo, conquistando le libertà a fondamento della nostra Repubblica, e chi invece combatteva per impedirne l’affermazione.

Il Sindaco e la Giunta di Brisighella, inoltre, si sono astenuti dal commemorare l’eccidio nazista di Casale il 4 agosto scorso e in occasione di altri anniversari legati alla Lotta di liberazione si sono fatti rappresentare da un consigliere (con gonfalone), con il costo delle corone a carico dei promotori di quelle iniziative.

Davanti a episodi gravemente sintomatici di rigurgiti neofascisti, accaduti in città a noi vicine e in tutto il Paese, davanti ad una donna delle levatura morale e civile della senatrice Liliana Segre costretta a vivere sotto scorta per gli insulti e le minacce che subisce ogni giorno, rispondiamo intensificando il nostro impegno antifascista, nell’azione volta a promuovere i valori costituzionali e la memoria storica, per animare il dibattito culturale e politico sui rischi che la nostra democrazia sta correndo.

Circolo Arci Prometeo
Anpi Faenza
Emergency Faenza
Scuola Penny Wirton Faenza
Fronte Comune
Fridays for Future
Redazione QualcosadiSinistra
Comitato per la valorizzazione e la difesa della Costituzione
Faenza Futuro
Overall 
CGIL Ravenna