Andrea Maestri: il consigliere leghista deve dimettersi, non può rappresentare Ravenna
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“Scarabocchi di dementi fatti su dei monumenti rossi”. Con queste putride parole che trasudano ignoranza storica e beceraggine politica, un consigliere comunale leghista ravennate, di cui non riporto il nome per non fargli pubblicità, ha descritto la vile profanazione neofascista (svastiche e insulti) di un monumento di primaria importanza per la storia e la memoria di Ravenna.
Al Ponte degli Allocchi furono trucidati dai nazifascisti della Brigata Nera ettore muti (sempre minuscolo, il nome del segretario nazionale del PNF) 12 partigiani antifascisti, tra cui Natalina Vacchi e Umberto Ricci, impiccati e Mario Montanari membro dell’Azione Cattolica che aderì al Partito d’Azione…
Rosso di sangue, quel monumento: il sangue versato dai partigiani ravennati, di cultura e appartenenza diverse, uniti nella Resistenza per liberare Ravenna dai nazifascisti e aprire la strada alla democrazia, alla Costituzione, alla Repubblica.
Il consigliere leghista deve vergognarsi e dimettersi: non può continuare a sedere nell’istituzione democratica che rappresenta al più alto livello la città di Ravenna, medaglia d’oro della Resistenza.
Andrea Maestri
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L’ignoranza della STORIA è un virus senza vaccino! Basta far studiare gli antichi romani, arrivare al Risorgimento e occultare la storia recente! Quel “consigliere” deve STUDIARE e dimettersi.
Dimissioni immediate e niente scuse.
Devo dare ragione a Maestri (credo sia la prima volta, che concordo con una sua opinione). Da sempre, abito a poche decine di metri dal monumento, conosco la storia tragica che ne giustifica l’esistenza. Questa persona ha tentato di coprire la propria ignoranza emersa nella “vicenda Greta”, con altrettanta ignoranza storica.
Vada a fare altro, rappresentare i Ravennati non gli compete.