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Ma sicurezza vuole dire tristezza? Vogliamo ricominciare a vivere?!

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Vogliamo ricominciare a vivere? Questa domanda frulla da tempo in me e negli occhi che si incontrano per strada colmi di interrogativi in questi giorni! Sicurezza vuole dire tristezza? Oggi in Piazza del Popolo a Faenza la mia città di residenza, un gruppo di musicisti con mascherina e con le dovute distanze è stato bloccato senza motivi fondati da una volante della polizia.

Cosa sia passato nei cervelli di questi umani non lo so: ero presente, non c’era assembramento, c’erano chiaramente un gruppo di amici che si stavano assicurando che tutto procedesse in sicurezza… ancora nessuno stava suonando. Hanno chiesto i documenti in nome della giustizia? Quale giustizia? Questi musicisti fanno musica itinerante, ma non c’è stato nulla da fare, la scintilla di entusiasmo è stata spenta sul nascere. Perché?

Vi posso assicurare che l’unico vero e proprio assembramento è stato creato dalla volante parcheggiata in obliquo lungo la zona pedonale che ha destato la curiosità dei passanti. Aiutatemi a capire cosa sta succedendo. Come possiamo ripartire a vivere “in sicurezza” se succedono queste cose?

La musica è vita, è arte e da quando vivevamo in grotta fa parte di noi. L’entusiasmo cura qualsiasi malattia anche quelle più terribili se ad ogni passo viene calpestato c’è qualcosa che non torna.

Romina – Faenza

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Commenti

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  1. Scritto da armando

    Si Romina, c’è qualcosa che non va.- Sono di Ravenna e anche qui, negli anni scorsi, sono stati multati dei musicisti che non facevano altro che rallegrare il passeggio.- In questo momento, poi, la musica donerebbe un po’ di buon umore in queste giornate grigie causa il virus (oggi anche meteorologicamente).- Aspettiamo le parole del Sindaco e di qualcun altro.- (io mi vergognerei un po)

  2. Scritto da Rodolfo Cacciari

    Gentilissima Romina,
    da italiano, da faentino, condivido il bisogno espresso da tanti concittadini di uscire da questo alone di tristezza che ci ha avvolti a causa di un virus che non ha ancora né padre, né madre. E’ una tristezza che ci circonda con quelle decine di migliaia di persone morte, di quelle famiglie che hanno a volte nemmeno visto scomparire i loro cari: quei genitori, sicuramente amorevoli, che hanno fatto dipingere ai loro figli gli arcobaleni con “andrà tutto bene” si armino di coraggio per spiegare con pazienza e dolcezza ai bambini che non è andato tutto bene. Anzi, è andata proprio male, con quasi 32mila vittime.
    Ma il cammino verso l’uscita del tunnel è appena iniziato, col rischio anche di doverci fermare e tornare indietro. Nessuno di noi lo vuole e sono certo, Romina, che condivide la necessità di non dovere rilassarci in nome di una “libertà” che potrebbe azzerarsi per sfuggire al pericolo. Teniamo presente che, finché non ci saranno vaccino e cura per il Covid-19, saremo costretti a vivere male: fra un anno, se il lavoro dei ricercatori andrà bene. Mi dispiace, ma l’entusiasmo non cura il Covid-19.
    Questa mattina mi trovavo a qualche decina di metri dalla Torre Civica davanti alla quale stavano suonando i musicisti di cui si parla: bravi, alle dovute distanze e con le mascherine, non obbligatorie quando si è all’aperto e a distanza ma liberamente indossate da loro e da un discreto numero di persone presenti nel raggio di una cinquantina di metri.
    Avevano iniziato a suonare, non sono stati bloccati prima ma solo dopo, perché di “assembramento” ce n’era. Si trattava però una serie di “assembramenti”, di cui solo un paio realmente interessati ai musicisti. L’equipaggio della Polizia di Stato è stato bravo a trattare la cosa con leggerezza, visionando i documenti personali (atto dovuto) senza elevare contravvenzioni ad alcuno e rimanendo in zona per “ricordare” ai presenti, in particolare a capannelli distanti un po’ di metri dalla Torre che di regole adesso ce ne sono ancora tante, per non ammalarsi. Per la cronaca, poco dopo sono passate due auto dei Carabinieri, fermandosi qualche minuto. E’ chiaro che dobbiamo tutti vigilare affinché non venga mai leso il diritto alla libertà dei cittadini, ma in questi mesi aiutiamoci a non buttare via i sacrifici fatti dall’inizio di marzo e aiutiamo le forze dell’ordine a proteggerci da coloro che non capiscono o non riescono a capire in che guaio siamo finiti.

    Buona serata.
    Rodolfo Cacciari – Faenza

  3. Scritto da adamo

    Romina hai tutta la mia solidarietà, con questa mia ti volevo solo dire che non sei l’unica ad avvertire questo disagio e questa irritazione difronte ad episodi come questo.
    Per tre mesi siamo stati terrorizzati dai massmedia con la conta dei morti, del non fate questo non fate quello, non toccatevi, non baciatevi, non avvicinatevi, state lontano dai vostri affetti, abbiamo dovuto giustificare i nostri comportamenti firmando autocertificazioni prive di qualunque supporto giuridico e costituzionale, ci siamo arrangiati da soli nel trovare le mascherine, i disinfettanti, abbiamo fatto file ordinate e seguito tutte le regole anche se fatte in sfregio al parlamento e alla costituzione.
    Con questo stato d’animo ci siamo riaffacciati timorosi per le strade delle nostre città, con un senso di angoscia nel non sapere quando e come saremo sanzionati, sommersi dai mille decreti, regolamenti regionali, comunali, del sindaco, del prefetto fino ad arrivare al singola discrezionalità dell’operatore di polizia che ci fermerà. Nel mentre abbiamo assistito alla caccia con i droni, elicotteri, volanti e quad di privati cittadini, colpevoli di aver fatto una passeggiata in spiaggia mentre venivano scarcerati boss dal 41bis, cosi come abbiamo assistito agli assembramenti di giornalisti, sanatorie di clandestini, dpcm fatti in notturna, paternali del presidente del consiglio e via di questo passo, con la sensazione costatante di essere considerati cittadini di serie C.
    Oggi il vero pericolo non è il virus, il vero pericolo è la democrazia sospesa che di qui in avanti ci si prospetta. Basterà uno starnuto e il giorno dopo ci ritroveremo tutti chiusi in casa, via dpcm, in diretta facebook.

  4. Scritto da Direttore

    Signor Adamo, la sua visione apocalittica è legittima benché per nulla condivisibile. Il Coronavirus non l’ha inventato il Governo, ci è capitato fra capo e collo. E il Governo e gli altri poteri dello Stato hanno solo preso misure drastiche di salute pubblica che si convenivano in una situazione drammatica come quella che abbiamo vissuto. Ha visto i camion che portavano via i morti? E quanto a sacrifici, non guardi solo a quelli che ha dovuto sostenere lei, ma anche a quelli che hanno dovuto sostenere gli altri, per esempio medici e infermieri negli Ospedali, per cercare di curare migliaia di malati spesso senza avere tutti gli strumenti adatti per farlo. Non c’è nessuna sospensione della democrazia. Si tratta solo di misure di difesa collettive che la maggior parte degli Italiani ritiene necessarie, come dicono tutti i sondaggi. E se si facesse un referendum, siamo certi che almeno il 60-70% dei cittadini approverebbe l’adozione di queste misure di salute pubblica. LA REDAZIONE

  5. Scritto da adamo

    “ma anche a quelli che hanno dovuto sostenere gli altri, per esempio medici e infermieri negli Ospedali, per cercare di curare migliaia di malati spesso senza avere tutti gli strumenti adatti per farlo”. C’è bisogno di aggiungere altro, non credo, basta leggere quello che scrivete per capire quanto siate accecati dalla propaganda filo governativa. Chi ha lasciato medici e infermieri senza dispositivi fino all’altro giorno? Chi? Di chi è la responsabilità?
    Fatevi un bagno di umiltà e abbiate voi più rispetto dei morti, non usateli per cercare di banalizzare le argomentazioni di chi pone questioni in contrasto con le vostre ideologie, rispondente nel merito e scendete da quel piedistallo in cui credete di stare.
    Fateci votare e vediamo dove va finire il vostro 70%.

  6. Scritto da Direttore

    Gentile signor Adamo se qualcuno è accecato quel qualcuno crediamo non essere noi della Redazione. Non ci interessa difendere il Governo. Così come non abbiamo intenzione però di minimizzare il dramma di questa pandemia che sta sconvolgendo il mondo. LA REDAZIONE

  7. Scritto da covid-babbei 1-0

    Romina, Armando, Adamo… Finché ci saranno persone che ragionano come voi, non ne verremo mai fuori.

  8. Scritto da adamo

    Covidbabbeo, almeno noi ragioniamo.