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Meno spese militari e più soldi per medici e infermieri: stop agli spettacoli delle Frecce Tricolori

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Quest’anno il 2 giugno non ci sarà la parata militare (che aveva un costo di un paio di milioni di €) evidente retaggio di quando l’Italia era una monarchia sabauda.

In compenso “le Frecce Tricolori sorvoleranno tutte le regioni italiane «in segno di unità, solidarietà e di ripresa». Il giro d’Italia della Pattuglia acrobatica nazionale, sottolinea la Difesa, comincerà il 25 maggio e toccherà, in cinque giorni, tutti i capoluoghi di Regione.”. Naturalmente si concluderà a Roma sul palcoscenico dell’Altare della Patria.

Lo spettacolo acrobatico, molto apprezzato dal pubblico, rappresenta per la Alenia-Aermacchi del gruppo Leonardo (ex Finmeccanica) anche un’ottima vetrina per vendere ad altri Paesi il nuovo aereo di addestramento M.345 HET, utilizzato dalla squadra acrobatica.

Un’ora di volo di un solo di questi modelli di aerei costa circa € 4.800 euro (valori 2015. Fonte l’allora ministra della Difesa Pinotti) . Questo, naturalmente per ciascuno dei nove velivoli che compongono la pattuglia. Per un totale, quindi, di € 43.200,00 l’ora. A questi vanno aggiunti spese accessorie come quelle per la sicurezza. Per farsi un’idea, la kermesse di tre giorni con le Frecce Tricolori costò, nel 2018, al Comune di Arona (Novara), più di € 118.000,00 escluse le spese sostenute direttamente dagli sponsor.

Molti hanno paragonato questo tragico periodo che stiamo vivendo ad una guerra. In realtà si tratta di una pestilenza e infatti l’hanno fronteggiata medici, infermieri, Oss e il Servizio Sanitario Nazionale. Le Forze Armate, con i loro cacciabombardieri F35, la portaerei Cavour e i carriarmati, nulla possono contro il Covid19. Certo, le truppe hanno anche svolto funzioni sanitarie, di ordine pubblico e di trasporto funebre, ma per le quali armi e addestramento bellico non servivano.

Quale segnale di “unità”, “solidarietà”, “ripresa”, ma soprattutto valorizzazione della nostra Repubblica, fondata sul lavoro, sarebbe se si cogliesse l’occasione del 2 Giugno per premiare e gratificare, anche economicamente e strutturalmente, tutto il comparto sanità, civile e militare, di questo Paese. Non si tratta di eroi, ma di persone che quotidianamente svolgevano e svolgono, con il loro lavoro, un ruolo indispensabile per le vite di ciascuno di noi. Spesso, nella storia si sono cercati “eroi” per distogliere l’opinione pubblica da scelte tragiche e disastrose. Piuttosto, sarebbe stato giusto dotarli, fin da subito, degli strumenti e delle attrezzature necessarie anziché spendere miliardi di euro in inutili armamenti e relative tangenti e smantellare il Servizio Sanitario Nazionale e le sue strutture.

Davide Patuelli, Faenza

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Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Cretinata. Si informi sulla differenza fra la patente della macchina e l’abilitazione al volo.

  2. Scritto da sara

    Lei crede davvero a cio che scrive? Il suo semplicismo e’ disarmante (oltre che inquietante). 2 + 2 non fa’ 4 si documenti e faccia qualche viaggio appena puo per usicre dal suo lockdown mentale.

  3. Scritto da Giovanna Montanari

    Concordo pienamente. È uno scandalo che la gente, che si lamenta tanto, apprezzi queste costose e inutili esibizioni.

  4. Scritto da Giovanni

    Sicuro che la Pan utilizzi i 345 Het e non gli Mb339 Pan? Così, tanto per sapere…

  5. Scritto da Alessandro

    Ma che articolo è? Questo è l’esempio lampante di benaltrismo pseudo giornalistico… Si usa l’emergenza sanitaria per promuovere la solita retorica antimilitarista da quattrosoldi

  6. Scritto da Direttore

    Buon giorno Alessandro, non è un articolo giornalistico, è una lettera, come ce ne sono tante su tutti i giornali che hanno la rubrica delle lettere. E di solito in una lettera chi scrive rivela il proprio pensiero (che non è necessariamente condiviso dalla redazione). Lei è libero di condividerlo o meno. LA REDAZIONE

  7. Scritto da Giovanna Montanari

    Caro BENALTRISMO,nuovo termine come buonismo e altri, usati x mascherare mancanza di argomenti,sappi che sono almeno 40, quaranta anni che diverse persone si oppongono alle spese militari, inutili, portatrici di morte, e di soldi alle industrie belliche. Se ami la guerra, vai dove la fanno.

  8. Scritto da Paolo64

    Tagliamo ancora le spese militari così la prossima volta i trasporti la Difesa li fa con i muli e le barche.

  9. Scritto da adamo

    Si metta il cuore in pace, nonostante il notevole sforzo compiuto per documentare la sua fede antimilitarista (l’MB339 con cui ancora oggi volano è in servizio da 38 anni!), le Frecce Tricolori esisteranno finché esisterà questo paese. Se vuole guardare gli sprechi veri dia una occhiata ai 3 miliardi dati da questo governo ad Alitalia, soldi gettati al vento. Mi auguro si indigni anche per quello, io intanto mi godo il tricolore nei nostri cieli. Cordialità.

  10. Scritto da simone

    Sicuramente preferisco vedere le Frecce Tricolori che rappresentano l’Italia piuttosto che dover assistere alla regolarizzazione di 600.000 immigrati!