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Contenimento nutrie in Valle Mandriole. Libera Caccia: avevamo ragione noi, costerà al Parco 150mila euro solo per le nutrie

Recentemente, a seguito di una conferenza organizzata dall’Ente Parco, sono stati illustrati i progetti di miglioramento ambientale della Valle Mandriole e Punte Alberete, in particolare, mediante il contenimento delle specie Nutria, Gambero rosso e Carpa.
Come Associazione abbiamo sollevato perplessità e critiche sulla stampa locale per il rilevante costo del progetto in modo particolare per il contenimento della Nutria, che stante le dichiarazioni della direzione del Parco ammontavano a 150.000 euro. La direzione ha poi precisato sulla stessa stampa locale, senza lesinare accuse nei nostri confronti di pressapochismo e di faciloneria nel criticare, che il costo era assolutamente inferiore e che la somma di 150.000 euro si riferiva all’intero progetto (Nutria, Gambero rosso e Carpa).
Sono anni che i cacciatori abilitati si impegnano su tutto il territorio provinciale per la cattura di diverse migliaia di nutrie, percependo, ogni anno, pochi euro per ogni capo catturato e soppresso (5 euro), mettendoci il loro tempo e i loro mezzi, costi ai quali partecipano i Comuni della provincia in un rapporto convenzionale con i tre ATC. Nella conferenza del Parco, il Presidente dell’ATC RA2 ha proposto l’impiego dei cacciatori coadiutori abilitati ma, peccato, la direzione e i rappresentanti del Parco non erano più presenti.
Abbiamo chiesto alla direzione di avere il testo della delibera, ma non ci è stato inviato. Lo abbiamo reperito direttamente dal sito del Parco e abbiamo verificato i reali costi del progetto e per non sbagliare riportiamo in copia la tabella contenuta nella delibera stessa.

costo progetto nutrie

Quanto sopra ci conforta. Non avevamo capito male e come noi le diverse persone che erano presenti. Il costo per il contenimento della Nutria (è stato fatto il numero di 1000 capi da catturare) è effettivamente di 148.000 euro e il totale del progetto, con Gambero e Carpa, di 256.000 euro.

Con il compenso che ricevono i cacciatori coadiutori abilitati che operano nel territorio dei tre ATC il costo per 1000 nutrie sarebbe stato di 5.000 euro. Non abbiamo gli strumenti per comprendere la natura dei costi di gestione interna, gli ATC, per il contenimento della nutria, non ne hanno, e se ci fosse meno avversità nei confronti dei cacciatori abilitati, ne beneficeremmo tutti.

Sarebbe auspicabile che venissero superate le preclusioni nei confronti dei cacciatori che sono e restano una preziosa risorsa per la gestione faunistica del territorio, ne sia testimonianza il lavoro fatto spontaneamente e da soli in occasione della strage causata dal botulino nella Valle Mandriole. Si tace su questo e di converso in modo silente si sono allargati i confini del Parco a fianco della valle Mandriole e nella azienda Marani. Sottraendo territorio alla caccia, per Valle Mandriole e nel caso della Marani agendo impropriamente su di un territorio dell’ ATC RA2.

A quando una saggia inversione di marcia?

La presidenza provinciale ANLC Ravenna

Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Si capisce benissimo chi è che odia i cacciatori. E anche chi si barcamena cercando non perdere i loro voti, nè quelli degli animalari.

  2. Scritto da STEVAN E SMAGHE'

    gli animali alloctoni che causano danni alla collettività e alla bio diversità quali nutrie, gamberi della Luisiana, cormorani, cigni reali (non i cigni selvatici) vanno semplicemente ERADICATI!!!!!!!!!!!!!