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Perché hanno voluto complicare la riscossione della TARI?

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Una misura di civiltà in uno stato moderno è un sistema tributario user friendly. Un caso eclatante sta diventando la riscossione della TARI, tariffa o tassa sulla produzione dei rifiuti domestici, a carico dei proprietari di case, uffici, laboratori, ecc. Il percettore è il comune di competenza e fino ad ottobre 2017 l’importo poteva essere pagato, anche nelle usuali tre rate annuali, con domiciliazione bancaria. Poi è scoppiato l’inferno: qualche burocrate dal cervello bacato ha deciso che i cittadini devono pagare perdendo tempo in banca o in posta e devono segnarsi in agenda tre impegni l’anno per ogni immobile posseduto. Non solo, è cominciata la cacofonia degli Enti Pubblici: ogni comune fissa aliquote e date di scadenza come gli pare, o peggio si affida per la riscossione a un gabelliere come Hera che non ha il minimo rispetto per il contribuente.

Andiamo ai dettagli. Ravenna, Faenza e Cervia hanno delegato Hera che ha spedito a dicembre ai cittadini i modelli per pagare unicamente attraverso la piattaforma pubblica pagoPa, reperto del fallimento della cosiddetta Agenda Digitale, mal funzionante e con commissioni sanguinose. La Bassa Romagna, prudentemente, ha deciso di non avvalersi di Hera e ha inviato direttamente agli interessati i modelli F24 compilati: non si risparmia tempo, ma almeno non ci sono commissioni. Hera però non aveva fatto i conti con l’Antitrust che, in un atto di fine ottobre, ha messo nero su bianco che pagoPa non può essere un mezzo di pagamento esclusivo e che  deve essere garantita la possibilità di pagare con il modello F24. L’ho segnalato ad Hera, che ha risposto così alle mie rimostranze: “può scaricare il modello F24 e compilarselo”. Io l’ho fatto, ma faccio presente che un utente anziano deve conoscere, fra le altre cose, l’identificativo operazione (18 cifre), il codice del  tributo (4 cifre) e anche il codice catastale del comune che Hera non ti dà. Se poi l’anziano si sbaglia sono cavoli suoi.

A Lugo invece, con maggiore civiltà, dopo che ho fatto rispettosamente presente che nel decreto Rilancio di maggio 2020 è previsto (art.118 ter) che i cittadini che attivano la domiciliazione possano essere addirittura premiati con uno sconto del 20%, hanno risposto che stanno lavorando perché il cosiddetto SSD torni disponibile. Infine ricordo che nei tredici comuni del comprensorio forlivese, capoluogo compreso, il mandato Sepa Core Direct Debit è attivabile scaricando il modello e consegnandolo alla banca. Forse anche perché Hera non opera in quel territorio. La domiciliazione è, come direbbe chi parla bene, un affare win win: vince il cittadino che non è più costretto a munirsi di sbrigafaccende, e vince il comune che mette al sicuro l’incasso. Mi chiedo se in qualche amministrazione pubblica non ci sia la prova di quanto asseriva Carlo Maria Cipolla: lo stupido è chi  fa il danno di altre persone senza realizzare vantaggio per sé, addirittura subendo uno svantaggio.

Ezio Fedele Brini – Ravenna

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Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Brini ha ragione.

  2. Scritto da Vittorio

    Ha dimenticato che la scadenza della Tari del 31 dicembre 2020 si può pagare entro il 31 marzo 2021 senza aggravio di oneri aggiuntivi.

  3. Scritto da Alvaro Ancisi

    Brini ha ragionissima. Non è che non gliel’abbiamo cantata, prima con Question time di Ancisi (LpRa): perchè Hera non dice che si può pagare la TARI con l’F24? – RavennaNotizie.it, poi con
    Avvisi di pagamento Tari con commissione aggiuntiva, Ancisi (Lpr): “Pagare con il modello F24 è possibile” – RavennaNotizie.it. Infine, il 22 dicembre in Consiglio la maggioranza PD&c. ha bocciato in blocco (favorevole tutta l’opposizione) un nostro ordine del giorno che, potendosi pagare la TARI 2020 fino al 31 marzo, diceva: “A tutti i contribuenti TARI del Comune di Ravenna sia inviato un secondo avviso per il pagamento della TARI 2020, valido per chi nel frattempo non vi avesse provveduto, che integri il precedente informando della possibilità di utilizzare anche l’F24, allegando allo scopo, come sempre in passato, il modulo già compilato;altrettanto sia fatto per il futuro, fino a che non disponga diversamente la legge”. Lista per Ravenna

  4. Scritto da Francesco

    È una vergogna!!!!Poi si vantano di essere di sinistra!!!!ma il sindaco su Facebook non ci spiega nulla!!!!!

  5. Scritto da STEFANO

    UL CAPESS NENCA UN IMBAZEL! EVIDENTEMENT QUI CHI DICID STI QUEL JE’ INCORA PIò IMBAZEL D’UN IMBAZEL!!!!!

  6. Scritto da L.

    A me nemmeno è arrivato il bolletino per pagare la tari. Ho dovuto telefonare per farmelo mandare. Stessa cosa anno scorso. Se mi dimentico pago anche la mora.

  7. Scritto da Giovanni lo scettico

    State sereni: il Presidente di HERA continuerà a prendere mezzo milione all’anno. E io pago.

  8. Scritto da Carlo Marchiori

    A me a Verona è successo che mi sono trasferito nel Comune, ho fatto il cambio di residenza e per un anno e mezzo non mi è arrivato nulla da pagare. Poi improvvisamente mi è arrivata una richiesta di registrarmi presso la società si riscossione locale (di cui non sospettavo l’esistenza) e dopo altri 6 mesi, in corrispondenza della prima notifica, mi è arrivata la multa per non essermi registrato tempestivamente dopo il cambio di residenza (ma come detto io non sapevo che il comune di appoggiasse a detta società di riscossione). Sono andato di persona alla Solori per venire aggredito verbalmente dall’impiegato acefalo. Alla fine ho pagato la multa per quieto vivere, visto che sia Solori che il Comune di Verona si sono rivelati un muro di gomma.

  9. Scritto da Mario

    Nel Comune di Pescosolido (FR) la TARI per le abitazioni non abitate ma dotate di tutte le utenze (2^casa) vengono tassate come T1 cioè la presenza di una persona nel nucleo familiare,senza tener conto della superficie delle stesse,e pertanto un’abitazione di mq.20 paga come quella di mq.500,può essere giusta questa normativa attuata dall’ente? Grazie