Le Rubriche di RavennaNotizie - La posta dei lettori

Pialassa Piomboni, morte di una Valle ravennate: si festeggiano nel fango i due anni dall’affondamento della Berkan B

Più informazioni su

Depositata in questi giorni l’istanza in cui diciotto associazioni, tra cui le più note a livello nazionale, domandano con forza ed urgenza la presa in carico della “discarica” del “cimitero delle navi” del Porto di Ravenna – Canale Piomboni – da parte della Protezione Civile, con la nomina di un commissario straordinario. Mentre altrove fervono operazioni di recupero, a Ravenna si festeggia, il 5 marzo, il secondo “compleanno” dell’affondamento del relitto Berkan B, spezzatosi nel 2017 e che da oltre due anni rilascia il suo carico di veleni.

Dai dati della nave potrebbe essere stato sversato un quantitativo fino a 411 metri cubi di “fuel oil”, l’olio combustibile denso che non è stato rimosso dai serbatoi, presumibilmente in quanto non rivendibile. Lo stesso carburante che alle basse temperature va a fondo e contamina irreversibilmente i fondali. Da allora, nonostante progetti pomposamente annunciati, nulla è stato fatto, e il relitto è stato abbandonato a “lavarsi” nelle acque della Pialassa. Il resto lo fanno gli altri rottami affondati del contiguo cimitero delle navi.

Ma non basta. In questi giorni, le foto drammatiche della Pialassa dei Piomboni, ormai interrata per oltre metà della sua superficie scattate durante un volo aereo dal consigliere territoriale del Mare di Lista per Ravenna Luca Rosetti stanno facendo il giro del web, tra l’indignazione generale. Ricordiamo ancora la commissione ambiente del 4 marzo 2019, il giorno prima dell’affondamento del Berkan, quando il presidente dell’Autorita di Sistema Portuale commentò con sufficienza immagini simili prodotte dai cittadini. Ma, se possibile, la situazione attuale è ancora peggiore. Si prospetta la distruzione di habitat tutelati dalle normative nazionali ed europee, con perdita di biodiversità e di specie protette. L’intervento dell’allora dirigente regionale delle Aree protette Enzo Valbonesi recapitato al presidente di commissione Ancisi parlava molto chiaro. Nulla è stato fatto per fermare il disastro. Il progetto, ora bloccato, che doveva “salvare” la pialassa sta lavorando ormai autonomanente per il suo interramento definitivo. Beffati i capannisti che stanno spendendo decine di migliaia di euro per mettere in regola i propri capanni. Silenzio assoluto dal Comune di Ravenna e dal Parco del Delta del Po. Soffocata dai veleni e dal fango l’antica Pialassa dei Piomboni, quattrocento anni di storia del nostro ambiente e patrimonio comune dei cittadini, distrutta. A breve si valuterà come procedere rispetto al disastro in corso.

Italia Nostra – sezione di Ravenna

Pialassa Piomboni
Pialassa Piomboni

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Andrea

    Il comune penserà che con qualche domenica ecologica si possa avere la coscienza a postare…

  2. Scritto da agi62

    Quando nei posti di comando ci sono degli incapaci succede anche di peggio, viva l’Italia!

  3. Scritto da Alvaro Ancisi

    Quella relazione di cui si dice io la esibii in commissione tra la gazzarra della maggioranza e non solo.