Caregiver o badante? Nell’anno di Dante celebriamo i funerali dell’italiano
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Gentile direttore, le chiedo: badante è una parolaccia?
Recentemente un presidente regionale ha scambiato caregiver, ossia un assistente o meglio un o una badante (sostantivo maschile e/o femminile) per un cardriver, ossia un autista.
E’ l’ultimo episodio di una serie di strafalcioni che nascono nel clima dell’anglomania dilagante: l’ italiano è oggetto di un travaso quotidiano e sistematico di anglismi persino nel linguaggio istituzionale e burocratico, anche quando esistono sinonimi (da wellfare a jobs act, da privacy all’ultimo family act).
Progressivamente sarà trasformato in un gergo che chiameremo italenglish o italese. Altro che celebrazione del settimo centenario della morte di Dante, padre della lingua italiana, di cui si riempiono le pagine i giornali, in primis quelli ravennati.
Oggi possiamo celebrare i funerali dell’italiano.
Una domanda si impone a questo punto: cosa esiste a fare l’Accademia della Crusca?
Forse per fare solo… accademia, per l’appunto. Dovrebbe cambiare ruolo ed ergersi a difensore non solo formale dell’ italiano che perde una o due parole al giorno trovando e diffondendo, ove possibile , i sinonimi.
Altri Paesi latini, come Francia, Spagna e persino Portogallo, attenti al problema, hanno adottato un apposito prontuario a difesa della loro lingua ad uso dei media, i veri responsabili della diffusione degli anglismi.
Un altro segno del provincialismo culturale e della decadenza del nostro Paese?
Caro direttore, ripeto, dire badante invece di caregiver, è una parolaccia o semplicemente non fa…. “figo” ?
Angelo Ravaglia
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Condivido completamente. Aggiungerei anche termini molto alla moda coma gay, transgender ecc.che potrebbero essere usati con termini italiani.
tanto noi italiani e in special modo noi ravennati spariremo il razzismo deve
essere condannato ma la nostra cultura era la cosa che ci ha fatto conoscere ed
apprezzare in tutto il mondo – ora non importa più a nessuno – il nostro dialetto
è morto non interessa più- a differenza degli stranieri che invece a casa
nostra sono sempre più attenti alle loro tradizioni alle quali rimangono fedeli