Rotonde sicure e biglietti da visita per la città. Occorre un livello migliore di cura e segnaletica
Le rotatorie, a Ravenna come in tutte le città, sono molto diffuse per la funzione precipua di moderare e snellire il traffico, aumentando, al contempo, la sicurezza. Tali intersezioni a raso fra due o più strade, certamente fanno scorrere meglio la circolazione e, soprattutto, limitano notevolmente i pericolosi attraversamenti a raso, com’era ad esempio l’incrocio fra la Ravegnana e l’Adriatica.
Ebbene se queste rotonde assumono una funzione di notevole importanza, sono allo stesso tempo e in molti casi uno degli accessi alla città e per questo richiederebbero una puntuale manutenzione e cura, oltre ad avere una segnaletica più evidente. Spesso, infatti, i piccoli cartelli su cui sono riportati i nomi di quasi tutte le nazioni europee, sono difficilmente leggibili, e non mancano situazioni in cui restano nascosti fra le fronde degli alberi e dei cespugli.
Riesce difficile, infatti, a ridosso di tali intersezioni stradali in cui confluisce, appunto, un imponente numero di mezzi in circolazione, riuscire a vedere con chiarezza i toponimi posti nei rondò in questione, e questo non va certo a beneficio dei turisti, frequentemente disorientati. Tornando al fatto dell’abbellimento delle rotonde, intese come ver e proprio biglietto da visita della città, si segnala, in particolare quella posta sull’intersezione fra la statale Adriatica e la Ravegnana, considerata davvero un’area brutta quasi abbandonata a sé stessa; una città d’arte, di cultura, e che fa leva sul verde, dovrebbe avere maggiore cura di questa rotonda dalla quelle passano migliaia di veicoli al giorno e non pochi turisti. Il Comune d’intesa con Anas dovrebbe intervenire per migliorare la situazione in essere.
A margine, poi, di questa nota, si rileva che nel lungo elenco di nazioni che hanno contrassegnato con toponimi le tante rotonde cittadine, mancano due piccoli stati riconosciuti internazionalmente che si trovano all’interno del nostro Stato, ossia quello della Repubblica di San Marino, piccola Repubblica situata nel cuore dell’Italia centrale e molto vicina alla nostra città, e lo Stato della città del Vaticano, piccolo stato sovrano con un governo teocratico. Certamente meriterebbero l’attenzione dovuta se si considera, poi, l’insieme eterogeneo, spesso irrazionale e disordinato della nostra sterminata toponomastica, nel cui elenco le citate nazioni non creerebbero alcun tipo di problema.
Gianfranco Spadoni
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Sarebbe ora!!!!!!quella rotonda (Ravegnana-Classicana) è veramente brutta.- bisognerebbe abbellirla.- Ma con cosa ?? succedera’ poi che il turista o altri, guardandola, non si fermi ad ammirarla o anche a fotografarla??? e allora…. un problema !!! come succede a volte nella rotonda delle tartarughe, a Ponte Nuovo.- domenica scorsa ho visto una macchina di tedeschi fermarsi e creare problemi al traffico…
abbiamo cinque rotatorie in meno di 1 km di strada, non si preoccupi di questo passo troveranno posto anche per San Marino e il Vaticano e tutti gli stati della terra.
Ci sono rotonde con entrate ed uscite di 4-5 strade e c’è solo un piccolo cartello toponomastico posizionato così dove capita capita ed e’ leggibile (poco) solo dalle auto che entrano da quella parte….le altre dovrebbero fare un giro completo per leggerlo. Si potrebbero abbellire con maggiori cartelli ed anche con i colori delle rispettive bandiere . Mb
La rotonda “San Marino” è a Borgo Montone alla intersezione fra le Vie Fiume Montone Abbandonato, Polentesa e Einstein.