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Altro che “Potere alle donne”: i manifesti di Pro Vita, affissi anche a Ravenna, attaccano il diritto all’autodeterminazione femminile

E’ arrivata anche a Ravenna la campagna di affissioni promossa da Pro Vita & Famiglia in occasione dell’8 marzo “Potere alle donne? Facciamole nascere”.

I manifesti delle associazioni antiabortiste attaccano in modo subdolo il diritto delle donne alla libera scelta rispetto all’interruzione di gravidanza. E’ un messaggio di grande violenza, lesivo del rispetto all’autodeterminazione delle donne nelle scelte fondamentali della vita, che ha come obiettivo la criminalizzazione del diritto all’interruzione di gravidanza.

Le donne fanno nascere i loro figli e le loro figlie quando vogliono e con chi vogliono e chiunque essi e esse siano.

Il Comune di Roma è prontamente intervenuto facendo rimuovere i manifesti per violazione dell’articolo 12 bis del Regolamento per le affissioni che vieta esposizioni pubblicitarie il cui contenuto contenga stereotipi e disparità di genere, veicoli messaggi sessisti, violenti e rappresenti la mercificazione del corpo femminile e il cui contenuto sia lesivo del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civli e politici.

Il Regolamento per le affissioni del Comune di Ravenna non ha alcun articolo che consenta di rimuovere messaggi come quelli vincolati dalla campagna “Potere alle donne? Facciamole nascere”.

Chiediamo quindi che il Comune di Ravenna modifichi quanto prima possibile il Regolamento per le affissioni affinché possa continuare a dirsi una città aperta, libera, democratica, accogliente e rispettosa.

Associazione Libere Donne – Casa delle Donne di Ravenna, Linea Rosa Ravenna, Donne in Nero Ravenna, Udi Ravenna