“Luce su luce. I mosaici come non li avete mai ascoltati” di Gianni Morelli

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“Luce su luce. I mosaici come non li avete mai ascoltati” di Gianni Morelli (ed. Danilo Montanari) è un volume imponente non solo perché le pagine sono più di 330 ma perché contiene una vera e propria galleria di immagini che spaziano da quelli contenuti nella sinagoga di Dura Europos (Siria) a San Vitale al Vangelo Purpureo di Rossano; perché l’autore ci conduce ad osservare il confronto tra arte cristiana e arte della Roma imperiale.

La sua grande capacità di raccontare rende tutto più facile da capire, per lui i mosaici non nascondono misteri perché fanno parte, ormai, potremmo dire, del suo dna. Spazia attraverso i luoghi e attraverso i secoli scoprendo e interpretando per il lettore i più reconditi segreti analizzando i particolari, con frequenti raffronti proprio nell’intento di dimostrare che dalle origini ad oggi l’arte, partendo dai disegni più semplici trovati nelle caverne fino a quelli complessi di oggi, è un discorso continuo, una necessità dell’uomo che non si è mai interrotta. “L’arte è darsi la mano sempre” ci dice Morelli.

Quello che lascia un po’ perplessi riguarda il titolo un po’ curioso e chiediamo all’autore di spiegarci il significato dal momento che i mosaici li abbiamo sempre e solo guardati, osservati, studiati, ammirati. E non ‘ascoltati’.

“Solitamente il nostro primo impatto con l’arte è guardarli, in maniera più o meno attenta. – dice Morelli – Dobbiamo considerare che in ogni opera compare sempre l’artista; se non conosciamo l’artista non possiamo capire fino in fondo cosa intendeva dire, come ha lavorato, come si è formato. Inoltre bisogna ‘essere svegli’ come suggeriva il filosofo Plotino: ‘Davanti all’arte siate svegli perché quando la si scopre l’arte provoca in  noi un turbamento che può produrre grande piacere o grande dolore’: pensate 1500 anni prima di Stendhal”.

Basterebbe scorrere l’elenco dei capitoli per capire l’importanza e la ricchezza del volume:Cercare la bellezza tra Oriente e Occidente; Memorie d’Eterno; Arte e sogno, Gloria e Fede; I tre volti di Gesù; solo per citarne alcuni. Potrebbe sembrare uno dei bellissimi libri sui mosaici, solitamente ravennati, che il turista interessato si porta via ma non è così, questo volume allarga e valica gli orizzonti e il dialogare tra secoli e luoghi diventa un viaggio affascinante.

“L’opera d’arte va prima ascoltata e poi guardata, in essa compaiono insieme l’arte e l’artefice, ed è lui che suggerisce al nostro sguardo come ammirarli”.

Anna de Lutiis

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