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Charles Tchameni Tchienga: “Non ci sono vittime del terrorismo di serie A o di serie B”

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Ancora un attacco terroristico in Europa, questa volta nel cuore dell’Europa a Bruxelles, la capitale dell’Unione Europea. Si parla di una trentina di morti ed un centinaio di feriti “numeri destinati a salire”. L’altro ieri era la Costa d’Avorio a Gran-Bassam luogo di maggior affluenza turistica del paese, ieri in Mali nella capitale Bamako in un albergo frequentato maggiormente dagli occidentali.

Tutti i giorni nel golfo della Guinea fra Camerun, Ciad, Nigeria e Niger accadono frequentemente questi attacchi orchestrati dal gruppo terroristico denominato “Boko-Haram” ed in Siria dal gruppo terroristico “Isis”. Come lo ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella sua scorsa visita in Camerun: “Non c’è più un paese sicuro, il terrorismo internazionale va combattuto insieme ‘Ensemble’“.

Ancora quanti morti, quante vittime del terrorismo internazionale dovranno far capire al mondo che per combatterlo bisogna avere un coordinamento internazionale dell’intelligence per contrastarlo. Un coordinamento dell’intelligence solo dell’Unione Europea, dell’America, dell’Asia e dell’Africa sarà sempre limitato nelle sue azioni. Un coordinamento internazionale dell’intelligence potrebbe anche far venire allo scoperto ed isolare quei paesi che nella lotta al terrorismo internazionale purtroppo fanno il doppio gioco sostenendo con le armi le cellule terroristiche stesse.

Non ci sono vittime del terrorismo di serie A né di serie B come non ci sono cellule terroristiche di serie A e di serie B; la strategia migliore per marginalizzarli e dare conforto ai famigliari delle vittime sarebbe incondizionatamente l’unione di tutte le forze internazionali. Fino ad oggi tutte le strategie dei singoli paesi non sono mai state sufficientemente efficaci per sconfiggere il terrorismo internazionale e proteggere le popolazioni. Serve urgentemente una rivoluzione globale per rendere sicuro il mondo intero.

Porgo le miei condoglianze a tutti i famigliari delle vittime.

Charles Tchameni Tchienga – presidente fondatore Ass. Il Terzo Mondo

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