Partecipazione Sociale: a quando l’avvio dei lavori per il completamento delle Casse di espansione sul Senio?
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A seguito della pericolosa piena del Senio del 1992 e degli allagamenti provocati dall’esondazione dei canali di scolo, che nell’ottobre 1996 interessarono gran parte del territorio di pianura della Provincia di Ravenna, la Provincia di Ravenna avviò, di concerto con la Regione Emilia Romagna e i Consorzi di Bonifica della Romagna Occidentale e della Romagna Centrale, un imponente programma di messa in sicurezza idraulica del territorio.
In quel contesto prese avvio il progetto di realizzazione di un sistema di 3 casse di laminazione delle acque di piena del torrente Senio. Due di questi invasi venivano progettati in funzione di sicurezza idraulica, il terzo veniva destinato all’accumulo di acque da rilasciare nelle stagioni di magra, ai fini irrigui e di mantenimento del minimo decorso d’acqua nel letto del torrente.
Da allora sono passati 23 anni durante i quali sono sorte nuove criticità relativamente alla tenuta degli argini (sia per scarsa manutenzione e vigilanza, sia per l’azione di selvatici come tassi, istrici, nutrie) e alla frequenza di fenomeni meteorici estremi: le bombe d’acqua portate dai grandi cambiamenti climatici intervenuti.
Soltanto la provvidenza benigna ha scongiurato il rischio che gli eventi di piena succedutesi dopo il 1992 non si siano tramutati in tragedia. È da sottolineare che il torrente, nel suo percorso di pianura ha un carattere pensile e le sommità arginali si elevano a 11 mt sul piano di campagna: un’esondazione a questa altezza provocherebbe una rottura e se questo avvenisse in prossimità degli abitati di Cotignola, Lugo, San Potito, Fusignano-Masiera, Alfonsine, si determinerebbe una inondazione.
Alleghiamo alla presente alcune immagini delle piene verificatesi nel gennaio e nel marzo del 2014, poi a maggio 2019.
Il progetto citato di attuazione delle casse di laminazione è rimasto in stand by per molti anni. Nel marzo del 2015 il cartellone all’ingresso del cantiere di lavorazione delle casse indicava il marzo 2015 come scadenza per il completamento dei lavori.
Poi, a dicembre 2015, la scadenza venne prorogata per ulteriori 24 mesi. Infine, l’intesa del dicembre 2017 tra Regione ER e Ministero dell’Ambiente fissò ad ulteriori 24 mesi il termine di completamento dei lavori di progettazione e indizione della gara d’appalto.
Siamo così giunti al 18 marzo dell’anno corrente per constatare l’assegnazione di 8,5 mln di € da parte della Regione, destinati a finanziare il completamento della progettazione e l’assegnazione dell’appalto, entro settembre scorso.
A tutt’oggi, mentre si avvicina la stagione dell’anno di maggiore piovosità e rischi, non abbiamo notizie sulla fattibilità degli impegni annunciati.
Con la presente il Gruppo Civico Partecipazione Sociale rivolge alle Istituzioni regionali competenti un appello a porre fine alla sequenza di rinvii che si trascina da 23 anni ad oggi, per un’opera di assoluta urgenza per la sicurezza del territorio e dei residenti.
Riteniamo indispensabile una puntuale e tempestiva rendicontazione dello stato di avanzamento del progetto, e pertanto chiediamo alle Istituzioni di ambito regionale competenti, l’immediata indizione di una iniziativa pubblica aperta alla popolazione tutta.
Gruppo Civico Partecipazione Sociale
Nella foto, 31 gennaio 2014, piena del Senio al ponte di Cotignola