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Ravenna. Campagna di mobilitazione per la regolarizzazione dei migranti irregolari

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Cittadini e associazioni di Ravenna si sono mobilitati per la regolarizzazione universale dei migranti presenti sul territorio nazionale in condizione di non volontaria irregolarità. Numerose proposte concrete sono state avanzate a livello nazionale: da Asgi a Meltingpot, dai sindacati a studiosi ed intellettuali.

A chi scrive preme che il tema entri nel dibattito pubblico locale e che i consigli comunali di tutte le città, luoghi della rappresentanza istituzionale e della partecipazione dei cittadini alla vita della comunità,  possano discutere e votare sulla urgenza di adottare una misura universale ispirata a giustizia, umanità, legalità, sicurezza.

Non sfugge a nessuno che la decisione potrà essere presa solo dal Parlamento ma è fondamentale che i cittadini, anche attraverso gli organi della rappresentanza locale, condividano e sostengano questa iniziativa dal basso (o dall’alto, a seconda della prospettiva e dell’idea di politica come servizio per il bene comune).

Non è più tollerabile che ci siano oltre 600.000 persone prive di permesso di soggiorno alle quali siano negati i diritti fondamentali: dalla casa, al lavoro, alla tutela sanitaria, cominciando dalla dignità di essere umano di tutte e di tutti.

L’attuale situazione favorisce gli interessi delle mafie, dei caporali e degli imprenditori disonesti, favorisce l’evasione fiscale e contributiva, alimenta l’insicurezza, crea una diffusa illegalità.

Anche sotto il profilo sanitario e della salute individuale e collettiva non è accettabile che vi siano oltre 600.000 persone a rischio di contagio, attivo e passivo.

Sarebbe certamente necessario approfondire le cause profonde e strutturali di questi numeri così rilevanti: una legislazione fortemente inadeguata (è ancora in vigore la Bossi-Fini, con i suoi meccanismi infernali e impraticabili), diseguale distribuzione della ricchezza, un modello economico che sacrifica alla divinità pagana del profitto la dignità, i diritti, la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.

Ma ora si tratta di rispondere ad una vera e propria emergenza sociale che chiama in causa la responsabilità di tutti, perché la Costituzione impone alla Repubblica e quindi alle istituzioni e ai cittadini, il dovere  inderogabile di solidarietà economica, politica e sociale.

Chiediamo ai cittadini e alle associazioni di aderire a questa campagna e di promuoverla attivamente.

Chiediamo con forza alle istituzioni locali di discutere e prendere posizione.

Chiediamo al Parlamento e al Governo di assumere l’iniziativa legislativa per la regolarizzazione universale di tutti i migranti irregolari presenti sul territorio nazionale, in nome di umanità, giustizia, sicurezza e legalità.

Andrea Maestri, Pippo Tadolini, Raffaella Sutter, Massimo Manzoli, Rosa Taschin, Francesco Bernabini, Raffaele Vicidomini (segretario generale FLAI Cgil Ravenna), Fatou Boro Lo (Jappo, Associazione Donne), Marisa Iannucci (Life), Marina Mannucci (Femminile Maschile Plurale), Emanuela Casadio (Rompere il Silenzio), Michele Muscillo (Avvocato di Strada Ravenna), Maurizio Masotti (Tracce Migranti), Eleonora Bonetti (Alma Rebelde)

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Commenti

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  1. Scritto da Luca

    Ma cosa state dicendo ? Forse non vi state rendendo conto la realtà che stiamo vivendo…con quali soldi volete fare ciò? Con i nostri? Fate pure perché non ne trovate più…