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Fratelli d’Italia: il Sindaco e l’opposizione in consiglio comunale tornino sulla terra e si occupino di Ravenna

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Ho letto con molta attenzione l’intervista che il Sindaco ha rilasciato durate la Festa dell’Unità di qualche giorno fa e devo riconoscere che, purtroppo, tolti gli slogan di concreto c’è ben poco. La città sta soffrendo di una crisi congiunturale derivata sia da anni di stagnazione sia dall’epidemia, a causa della quale, nel primo trimestre dell’anno, le richieste di cassa integrazione nella nostra provincia sono aumentate del 152%. Io domando e lo chiedo a chi oltre ad essere il Sindaco della nostra città è anche un esponente del partito che governa la nostra nazione, se la cassa integrazione sarà riconfermata, qualora ce ne fosse bisogno o se, dopo i primi mesi, ci si dovrà affidare alla buona sorte. Dalle colonne dei giornali vedo che si parla anche di importanti opere infrastrutturali che, tuttavia, sono in agenda da anni. Purtroppo, come spesso avviene, si parla molto, ma poco si fa.

Lo scavo del porto ne è un esempio. Già dai tempi del sindaco Angelini, poi diventato sottosegretario alle infrastrutture se ne parla, ravennate, con interessi in città, risultato, niente. Che dire della E55, se ne parla da decenni, ma il risultato è sempre lo stesso. Da ultimo e, guarda caso, al contrario, chi dovrebbe non ne parla mai, il comparto oil&gas. Questo settore, a Ravenna, fra lavoratori diretti ed indotto riguarda o riguardava circa 10.000 persone. La scellerata propaganda del movimento 5 stelle, divenuta poi legge, ha portato un comparto di eccellenza quasi alla morte. L’Eni ha ventilato l’idea di fare di Ravenna il centro di stoccaggio della CO2, utilizzando i pozzi dismessi, tuttavia una trasformazione del genere, per quanto auspicata, necessiterebbe di una transizione di qualche anno e, nel frattempo, lo sfruttamento dei pozzi ancora produttivi, consentirebbe al comparto di mantenere gli attuali posti di lavoro. Di questo il Sindaco non parla mai. Forse per il fatto che a Roma il suo partito governa con chi ha decretato la chiusura del comparto in oggetto?

Da ultimo e, su questo, sono totalmente d’accordo col primo cittadino, nell’intervista afferma che il primo anno di amministrazione non era preparato a diventare Sindaco ed ha dovuto studiare, forse ha bisogno di qualche altra ripetizione se, come pare, vuole replicare a Ravenna quanto avviene già a Roma, vale a dire l’alleanza col partito che ha decretato la chiusura dell’oil&gas con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Ravenna merita decisamente di meglio, per questo invito sia il Sindaco che l’opposizione in consiglio comunale a tornare sulla terra e ad occuparsi di Ravenna e dei suoi problemi.

Alberto Ferrero – portavoce provinciale di Fratelli d’Italia

 

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Commenti

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  1. Scritto da Castruccio

    Condivido totalmente. Finalmente qualcuno che parla di Ravenna.

  2. Scritto da Lucio

    Parlerà anche di Ravenna ma fino ad ora dov’era che non si é mai sentito e sopratutto parlare di un argomento senza avanzare proposte a cosa serve

  3. Scritto da Vittorio

    Basta con questo Oil&Gas di Ravenna, come se fosseero i guacimenti del mare del nord, si informi meglio i giacimenti di gas sono esauriti, l’Eni tiene aperte le piattaforme solo per la normale gestione di sicurezza, 10000 posti di lavoro, dove ha preso questi numeri! per favore……..

  4. Scritto da bi

    in effetti sembra dalla cospicua presenza di extracomunitari accolti la nostra città una meravigliosa isola felice dove le opportunità di lavoro sono ovunque-
    centri commerciali che crescono insieme al cemento e a discapito del verde – una lungimirante politica che mai ci da notizie concrete sulle condizioni reali