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FIAB Ravenna: il progetto di un percorso ciclabile diretto, tra Bologna e Ravenna… un dono inaspettato

In questo Natale atipico, ridotto alla sua essenzialità, tra restrizioni e vincoli legati alla necessità di contenere i disastri di una pandemia che mai avremmo immaginato potesse colpirci, arriva per FIAB Ravenna un dono inaspettato: si parla di un percorso ciclabile diretto, tra Bologna e Ravenna.

La notizia scala in un lampo i livelli di attenzione. Parte dal nostro Presidente della Provincia e Sindaco Michele De Pascale che ne parla in conferenza stampa con l’Assessore Lepore del Comune di Bologna e viene rilanciata sulla pagina Facebook del Presidente della Regione Bonaccini, che afferma che la Regione Emilia-Romagna è pronta a fare la sua parte affinché il progetto si concretizzi.

Noi di FIAB Ravenna, pur nella consapevolezza che esistono sul nostro territorio anche altre priorità su cui stiamo lavorando, non possiamo che essere favorevoli a questa proposta, peraltro già condivisa, fino al confine provinciale presso Massa Lombarda ed inserita nel PRIT 2025.  Pur tuttavia ci auspichiamo un collegamento più diretto da Medicina verso Bologna più vicino alla via San Vitale, collegamento storico col capoluogo.

Sappiamo e sosteniamo da sempre, come pure FIAB Nazionale, che le grandi vie ciclabili significano tante cose: turismo sostenibile, rivalutazione dei piccoli e medi borghi storici che anche in questa parte dell’EMILIA-Romagna non mancano, stimolo ad una attività motoria salutare e a emissioni zero da parte dei cittadini, recupero di archeologia industriale, come dimostra il grande tema di questi giorni sul recupero delle linee ferroviarie dismesse, nuove possibilità di integrazione con il sistema ferroviario.

Questo “corridoio verde” tra Bologna e Ravenna, come viene definito nelle parole di Bonaccini, fa sperare e dà corpo ad un progetto che da anni è nelle corde delle FIAB locali. FIAB è un’organizzazione matura, protagonista di tante battaglie per l’ambiente e la mobilità sostenibile, portate avanti e concluse con successo, cresciuta nella consapevolezza della difficoltà che comporta raggiungere un risultato, per superare i limiti spesso, banalmente, solo amministrativi in cui resta imbrigliata la pianificazione delle reti ciclabili.

Ma FIAB è anche un’organizzazione visionaria e questa è la parte più tenace, perché senza la visione non si vola e non si cambia. Ora questa bellissima proposta dovrà fare i conti con questa dimensione della FIAB: ora noi ci crediamo e c’è già chi pensa al nome, “BO-RA”, come “VEN-TO”, il progetto di ciclabile che già unisce Venezia con Torino snodandosi lungo gli argini del fiume PO, una “Bora” che spazzi con l’immaginazione la nebbia della Pianura Padana.

Non vogliamo restare delusi e per questo offriamo il nostro contributo e le nostre competenze tecniche e culturali, per favorire una progettazione ottimale in termini di costi/qualità e una tempestiva attuazione, come sempre in questi anni per una fruttuosa collaborazione.

FIAB Ravenna

Commenti

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  1. Scritto da Silvia una mamma

    I veri ambientalisti diovrebbero fare l’analisi della realtà del nostro territorio: decine di paesini e località scollegate tra di loro; genitori e bimbi devono utilizzare forzatamente l’auto per andare a scuola, anziani che non possono più usare la bici per la percolosità dei centri degli stessi paesini. Perchè non proponete un piano per collegare tutti i piccoli paesi fra loro e quelli più vicini a Ravenna? Quanto inquinamento elimineremo e quanti incidenti eviteremo per abbassamento dell’uso delle auto. Ma soprattutto quanta maggiore vivibilità e benessere creeremo nei piccoli paesi. Basta con i progetti sovietici a soli fini elettorali.

  2. Scritto da fabio

    Certo che il candidato sindaco di Bologna è stato furbo a chiedere una pista vistosa al debole sindaco di Ravenna … se l’avesse chiesta al sindaco di Forlì gli avrebbe risposto correttamente …. immaginate la risposta!!

  3. Scritto da Matteo

    Quanto entusiasmo ostentato per un progetto teorico e chiaramente poco realizzabile ma soprattutto inutile. Ricordate tanto il congresso degli ex sovietici con una platea piena di grigi uomini che applaudono meccanicamente.

  4. Scritto da cromwell

    Chi ha molto tempo libero e va in bici può anche rivendicare nuove piste ciclabili. Gli amministratori, invece di rincorrere i voti e fare promesse, dovrebbero stabilire delle priorità, fra le quali non mi sembra figuri il modello di mobilità cinese degli anni ’50. A meno di non volere anche quel tipo di economia.

  5. Scritto da Giovanni lo scettico

    State tranquilli, la ciclabile RA-BO non si farà mai. De Pascale aveva anche promesso una nuova circonvallazione durante la campagna elettorale, qualcuno l’ha vista?

  6. Scritto da Enrico

    Ma figurati se la fanno .. una decina di anni fa vennero a Ragone a presentare un bel progetto di pista ciclabile che collegava Russi con Marina di Ravenna .. dopo 2 ore di paroloni chiusero la serata dicendo ” ….. però non ci sono soldi disponibili ” .. ecco finito.. Non ci fanno neanche il passaggio pedonale/ ciclabile tra San Pancrazio e Ragone .. figurati.. e naturalmente ci hanno fatto neanche il tanto promesso nuovo ponte a Ragone che chiediamo da oltre vent anni .. . (Ponte adesso classificato come uno dei 7 principali ponti da sostituire perche ormai viene giù da solo … )

  7. Scritto da Daniele Ballardini

    Non è forse più urgente e utile sistemare le già scassate piste ciclabili intorno a Ravenna che sono un disastro, provate a percorrerle e ve ne accorgerete.