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Giuseppe Roccafiorita: tre cose da fare nei primi cento giorni della prossima amministrazione per sostenere lavoratori e imprenditori

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Abbiamo passato giorni difficili. In Italia quasi due comuni su dieci sono a rischio di default finanziario. E, nonostante tutto, Ravenna ha un bilancio solido – frutto del rispetto dei ravennati e di buone amministrazioni, in particolare quella uscente –, un fondo cassa consistente e un avanzo più che confortante. Ed è l’unico comune d’Italia che vanta tutte le proprie ‘partecipate’ in attivo di bilancio. La prossima amministrazione dovrà “mettere mano al portafoglio” per aiutare, proteggere e sviluppare le realtà produttive del nostro territorio colpite dalla pandemia.

In questa campagna elettorale voglio alzare l’asticella, nonostante il periodo complesso, proprio perché la grandezza di Ravenna lo ‘impone’: tre proposte da fare nei primi cento giorni della prossima amministrazione rivolte a lavoratori e imprenditori per superare il contraccolpo della ripartenza.

Implementazione delle garanzie per le imprese nel territorio comunale – In un anno e mezzo di Covid-19 le imprese hanno visto calare drasticamente i propri fatturati, con pochissime eccezioni. Chi ha lottato per conservare i posti di lavoro ha dovuto far fronte all’emergenza con mezzi propri o con prestiti bancari. Nonostante l’alta qualità aziendale, molte imprese hanno visto crollare il proprio merito creditizio, rendendo difficile per il futuro accedere a nuovi crediti, rischiando ancora di più una chiusura delle attività immeritata. Se vogliamo che “la ripartenza” sia effettiva, il Comune di Ravenna non deve abbandonare le aziende meritevoli: sono a rischio posti di lavoro, produzioni e know how. Quel know how che ci fa costruire rimorchiatori che poi evitano crisi petrolifere nel canale di Suez.
Creiamo a livello di Amministrazione un meccanismo per fornire garanzie bancarie a queste imprese, direttamente o attraverso i confidi, al fine di permettere un più agevole accesso al credito nei prossimi mesi. Qualcosa di simile al bando emergenziale fatto dallo stesso Comune durante il primo lockdown, ma con una consistenza patrimoniale di almeno 5 milioni di euro.

Fondo comunale per le Partite Iva – Parlo per esperienza personale e non ci penso nemmeno per un istante a nascondermi: professionisti e piccole Partite Iva sono tra quanti hanno subito gli effetti più devastanti dell’emergenza Covid-19. Servirebbe un approccio diverso a livello nazionale, senza dubbio, ma il Comune può fare la sua parte, con la creazione di un fondo comunale utilizzabile alternativamente come contributo per coprire affitti di uffici, o bonus tecnologico per il rinnovo degli strumenti di lavoro o per l’inizio di nuove attività rivolto ai neolaureati e nuovi lavoratori, sulla base di comprovate esigenze.

Ravennalab – Creare un incubatore e acceleratore di imprese innovative e startup sul modello di H-Farm o di Cesenalab, con partecipazione del Comune di Ravenna in collaborazione con gli stakeholder cittadini e l’Alma Mater Studiorum Università degli studi di Bologna. Guardando al campus ravennate penso a startup nel campo dell’ingegneria dei materiali e della sostenibilità, ma non solo. Dall’idea di oggi, all’impresa di domani, in un percorso dove sia anche il Comune ad investire per creare valore e community avvicinandosi ai più giovani e a tutti quelli hanno un’idea ma ancora non sanno come metterla in pratica o non ne hanno i mezzi.

Il PNRR potrebbe cambiare completamente il passo al nostro Paese. E la nostra città non può perdere la grande occasione di essere la vera locomotiva della Romagna. Possiamo permetterci di investire nel futuro, nei più giovani, nei più deboli e nel lavoro più di altri. Facciamolo. Mi candido per questo. Ecco la mia sfida.

Giuseppe Roccafiorita – Avvocato – Candidato nella Lista de Pascale

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Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Avvocato, che ne dice di costituire un fondo per aiutare gli automobilisti spennati dall’autovelox?