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Carlo Sama (UIL Ravenna): non c’è una transizione energetica credibile senza il gas ravennate

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La presentazione dello studio di Nomisma sullo stato dell’arte nel settore energetico conferma ancora una volta la centralità del gas naturale come fonte di copertura della domanda di energia in Italia. Su 71 miliardi di metri cubi utilizzati solo 4 sono di produzione nazionale e la metà di questi proviene dal Distretto di Ravenna e siamo quindi costretti a massicce e costose importazioni dall’estero. Questi dati ci dovrebbero far riflettere sul fatto che l’OIL&GAS è ancora un settore strategico per una transizione energetica ed ecologica che tutti auspichiamo ma che non può essere un salto del buio.

Senza una pianificazione strategica di soluzioni alternative che non possono essere solo ipotizzate ma anche progettate e cantierate e in grado di sostituire nel medio e lungo periodo l’energia elettrica prodotta con gli idrocarburi (pari al 63% del totale), noi rischiamo una Caporetto industriale ed occupazionale che l’Italia e il nostro territorio in particolare, non possono assolutamente permettersi. Ben vengano quindi i progetti di fotovoltaico, eolico, solare offshore e produzione di idrogeno, ma nel frattempo non fermiamo l’estrazione del GAS e nemmeno rinunciamo al progetto ENI di captazione, stoccaggio e riutilizzo della CO2.

Dobbiamo essere realisti: se lo studio di Nomisma è corretto i tempi della transizione ecologica non saranno immediati dall’oggi al domani e quindi perché rinunciare ad abbattere, fin da subito e significativamente, le emissioni della CO2, evitando la inevitabile dispersione nell’aria e quindi un peggioramento ambientale, per esempio nel perimetro del petrochimico di Ravenna o in altri settori come quello siderurgico?

Ovviamente vanno garantite la stabilità strutturale dei depositi individuati e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie di cattura/stoccaggio. Riteniamo che il nostro territorio abbia le capacità, le competenze e il know-how necessario a costruire il futuro green dell’approvvigionamento energetico che tutti auspichiamo e come UIL di Ravenna sosterremo tutte le iniziative imprenditoriali che potranno garantire importanti investimenti nel nostro territorio e che svilupperanno, da un lato occupazione stabile e di qualità, e, dall’altro, una equilibrata transizione ecologica.

Carlo Sama – Segretario Generale UIL Ravenna

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Commenti

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  1. Scritto da leo

    finalmente un po’ di buon senso