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Faenza Ecologica: strade scolastiche fantasma a Faenza. Il PUMS è carta straccia

Sta per finire la scuola, dopo un anno scolastico durante il quale le (poche) strade scolastiche esistenti (zone pedonali davanti alle scuole negli orari di entrata uscita) non hanno mai funzionato.
In via Castellani (scuola Gulli) e in via Donatini (scuola Panda) ci sono solo formalmente divieti di transito su cartelli verticali ma di fatto nessuno li rispetta.
Il Comune tollera quotidiane violazioni da parte degli automobilisti, anche a velocità sostenuta, e i vigili non si fanno vedere. Il Comune non manda nessun operatore a vigilare, cosa che succedeva negli anni passati.
Via Castellani si trova a duecento metri dal comando dei vigili, non dovrebbe essere difficile venire qualche volta a controllare. È una vergogna che ogni giorno si ripete sotto gli occhi dei bambini, il perenne disprezzo delle norme stradali e di civiltà, parcheggi selvaggi e automobilisti con manovre pericolose che sfiorano i pedoni.
Davanti alla rampa del Panda, sulla strada scolastica di via Donatini, incivili motorizzati hanno abbattuto una sbarra fissa a terra per parcheggiare davanti l’ingresso dell’asilo, bloccando ogni via di fuga anche ai mezzi di emergenza.
La scuola chiede invano interventi ma nessuno ascolta.È una questione di fondi o manca la volontà politica?

Il sindaco, l’assessore ai vigili e alla sicurezza Massimo Bosi e l’assessore Luca Ortolani alla mobilità sostenibile, possono occuparsi di questo problema?
Il Comune ha scritto e adottato il Pums, già nel 2021 spendendo soldi in consulenze. Un piano che è carta straccia. Nessun cronoprogramma rispettato, nemmeno le case avanzate al semaforo sono state fatte (e bastava un po’ di vernice). Nessun collegamento tra le ciclabili. I corsi principali ancora sommersi dalle auto, quando dovevano diventare ZTL e senza parcheggi.
Il Pums per rispettare i piani regionali (Pair) doveva dimostrare che le azioni messe in campo avrebbero raggiunto le percentuali previste di pedonalizzazione (20% centro storico) e Ztl (100% centro storico) entro il 2030 con tappa 2025. Percentuali che secondo il Pums erano difficili da raggiungere dentro al centro storico e si potevano raggiungere solo pedonalizzando aree davanti alle scuole, anche fuori dal centro storico.
Per questo le strade scolastiche sulla carta sono servite, ai fini dei calcoli, per far passare il Pums, per ottenere fondi (poi spesi non si sa come). Peccato che poi le strade scolastiche esistenti sono state abbandonate e nessuna nuova si è aggiunta. Tanto chi controlla?
La cosa che più dispiace è che queste due strade scolastiche, davanti al Gulli e al Panda, sono state conquistate a fatica, con raccolte di firme e mobilitazione dal basso, a fronte di inquinanti e rischi a cui erano sottoposti i bambini. I genitori si erano abituati e iniziavano a capire il loro valore e rispettarle.
Ora vediamo invece un reflusso di civiltà e una ondata di prepotenza, a spazzare via ogni centimetro pedonalizzato conquistato a fatica.
Vedere che sono proprio le istituzioni le prime che si disinteressano e favoriscono questo reflusso, è doppiamente amaro. Eppure noi insistiamo.
Il comune ci dia risposte, vogliamo sapere perché non manda vigili o operatori Auser (o altri per loro) a controllare le strade scolastiche.
La Regione stanzia fondi per le strade scolastiche.
Nel 2021-2023 sono stati emanati ben 3 bandi che includono finanziamenti anche per strade scolastiche ma il nostro comune non ha presentato nessun progetto per finanziare le aree pedonali davanti alle scuole, rimborsare i volontari e così via.
Il comune di Faenza quindi partecipi ai prossimi bandi con un progetto per ripristinare le strade scolastiche esistenti e aumentarle di numero. Rispetti le promesse del PUMS.

Faenza Ecologica

Commenti

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  1. Scritto da Vilma

    Mi dispiace sentire dei problemi della viabilità vicino all’ingresso delle scuole elementari di Faenza, della materna Panda e delle elementari Gulli; riguardo al plesso Gulli vorrei ricordare che una ventina di anni fa l’ingresso e l’uscita della scuola era presidiata dai vigili urbani, poi tolti credo perché anche loro erano rimasti in pochi, e utilizzati in altri servizi. Però erano stati sostituiti dai “vigili ausiliari” o nonni vigili, volontari ( fra i quali ricordo il vigile” Mario”), che controllavano il traffico, in quella strada veramente caotico nell’orario della scuola, all’inizio e al termine delle attività scolastiche.
    Ora non lo so come sia gestita la situazione davanti alle scuole, ma penso che i vigili potrebbero occuparsi nuovamente di questo servizio.
    Vilma Chiarini Faenza