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Porto di Ravenna. Nel 2019 lieve calo del traffico merci con -1,6%

Sono stati pubblicati sul sito dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna del Mare Adriatico centro settentrionale i dati relativi al trasporto merci del Porto di Ravenna relativi all’anno 2019, messi a confronto con l’anno 2018.

Da una prima iniziale estrapolazione dei dati, si evidenzia come il totale delle merci del traffico portuale sia pari a 26.256.248 tonnellate da gennaio a dicembre 2019 ( 22.412.881 import, 3.843.367 export) rispetto a 26.684.341 tonnellate da gennaio a dicembre 2018 (con un import pari a 22.823.021 e un export  di 3.861.320). Si registra quindi, rispetto al 2018, un lieve calo del -1,6%.
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 22.412.881 (-1,8%) e 3.843.367 (+0,5%) tonnellate.

I container movimentati, nell’anno 2019, sono stati in tutto 218.138 (110.545 import, 105.775 export) rispetto ai 216.320 del 2018 (con un import pari a 111.477 e un export pari a 106.661), si regista quindi un +0,8% (1.818 container in più rispetto al 2018).

Per quanto riguarda invece, nel dettaglio, il totale delle merce trasportato:

  • prodotti petroliferi, abbiamo un totale di 2.582.348 nel 2019 rispetto al 2.608.590 del 2018. Si registra quindi un calo di -1,0%.
  • Sorte diversa invece per il trasporto di rifuse liquide non petrolifere, dove si può notare un +2,3% (45.610 merci in più) rispetto al 2018. Infatti abbiamo nel 2018 2.015.404 tonnellate trasportate rispetto a 2.061.014 del 2019.
  • Rifuse solide, nel 2018 si regista un trasporto pari a 11.30.203 tonnellate (con un import pari a 10.654.107 e un export che si staglia a 647.096) rispetto ad un 11.167.726 del 2019 (import 10.535.003 ed export 632.693). Si registra quindi un -1,2% rispetto al 2018.
  • Merci in container, le tonnellate trasportate nel 2018 sono state 2.383.200 (import 1.188.418, export 1.194.782), invece nel 2019 2.388.268 (import 1.153.303, export 1.234.965), registrando un +0,2% rispetto al 2019.
  • Merci varie, si assiste ad un calo del -4,3% rispetto al 2019 nel trasporto pari a 6.713.933 di tonnellate trasportate nel 2018 a fronte di un 6.426.155 nel 2019.
  • Infine per quanto concerne le merci su trailer/rotabili, nel 2019 il dato si ferma a 1.630.737 tonnellate rispetto a 1.662.011 nel 2018, registrando quindi un calo del -1,9% (-31.274 rispetto al 2018).

“La movimentazione mensile è stata in crescita fino a metà anno, poi i mesi estivi, in particolare luglio, sono stati piuttosto negativi, mentre i restanti mesi hanno avuto un andamento altalenante – spiegano da AP -.  Per quanto riguarda i prodotti metallurgici, pari a 6.378.451 tonnellate e che rappresentano il 24,3% del traffico totale, si è registrata una diminuzione di 185 mila tonnellate, ovvero del 2,8%”.

“Il porto ha registrato un forte calo nei mesi estivi (-450.000 tonnellate a luglio e agosto rispetto agli stessi mesi del 2018) probabilmente determinato dalla brusca frenata della produzione italiana di acciaio iniziata a luglio 2019 (-8,0% a luglio). A giustificare il netto calo produttivo è il brusco stop dei “piani”, dovuto con tutta probabilità ai problemi che sta affrontando il sito di Taranto (avvio dello spegnimento di un altoforno, nonché crollo di una gru di banchina causato dal maltempo). La crisi del settore dell’acciaio e la situazione dello stabilimento Ilva di Taranto potrebbero avere inciso sull’approvvigionamento di tali prodotti” – proseguono dall’Autorità Portuale -.In diminuzione anche i materiali da costruzione (-4,5%), pari a oltre 5 milioni di tonnellate, ovvero il 19,1% del totale movimentato. In particolare il dato delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo è in linea con l’import dello scorso anno; sono, invece, calate le materie prime per l’edilizia”.

Secondo i dati riportati da AP, il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 5.486.565 tonnellate di merce, è in linea con il dato dello scorso anno. In particolare, risultano in calo i cereali (-8,6%), le farine (-15,2%) e gli oli vegetali (-2,8%); in crescita, invece, i semi oleosi (+40,7%) importati perlopiù dal Brasile, dall’Ucraina e dagli USA.
Il calo delle farine e l’aumento dei semi oleosi è dovuto al funzionamento a pieno regime di uno stabilimento che ha sede nel porto e che produce olio e farine dalla lavorazione dei semi oleosi. Conseguentemente è aumentato l’import di semi oleosi ed è diminuita la quantità di farina importata via mare.
La movimentazione di cereali risulta in linea con quella dello scorso anno per tutte le tipologie di prodotti (frumento, granoturco, sorgo). In calo il grano tenero in arrivo via mare in quanto è risultato molto competitivo l’import via treno dall’Ungheria.

Si è chiuso in positivo il dato traffico contenitori che sono stati pari a 218.138 TEUs (137.809 pezzi), in aumento di 1.818 TEUs (0,8%); in particolare i pieni sono stati 169.534 TEUs (108.525 pezzi) 5.571 TEUs in più (+3,4%).
Il numero dei trailer è stato pari a 66.853 unità, in calo rispetto allo scorso anno (-3,6%); di questi 62.264 pezzi sono stati movimentati sulla linea Brindisi-Catania e 4.589 sulla linea da/per l’Albania.

Per il settore automotive, nel corso dell’anno sono stati sbarcati 10.223  (-16,0%).

Per quanto riguarda il traffico ferroviario del 2019, con 3.566.129 tonnellate, è stato registrato il record storico con un lieve incremento pari allo 0,1% rispetto al 2018 rappresentando il 13,6% del totale movimentato al porto. Sono aumentati in modo significativo i cereali e gli sfarinati pari a 235.108 tonnellate, quadruplicate rispetto allo scorso anno, e diretti a Parma, allo stabilimento della Barilla e ad Acquanegra Cremonese e Fossano. In aumento anche i chimici liquidi, pari a 240.657 (+18,7%), i metallurgici, pari a oltre 2 milioni di tonnellate (+0,8%) e la merce in container (+8,8%).

In calo le partenze di materie prime per le ceramiche, pari a 862.967 (-20,6%)e diretti perlopiù a Dinazzano.
I TEUs trasportati su ferrovia sono stati pari a 16.531, il 7,6% del traffico portuale di contenitori al netto del transhipment.

Commenti

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  1. Scritto da leo

    lieve calo che eufemismo