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“Agnes”: presentato il progetto preliminare dell’hub energetico innovativo al largo della costa di Ravenna

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E’ stato presentato oggi il Progetto Preliminare dell’hub energetico innovativo “Agnes” al largo della costa di Ravenna.

Il progetto AGNES, spiegano i creatori, consiste in un distretto marino integrato nell’ambito delle energie rinnovabili al largo delle coste di Ravenna. L’obbiettivo è riconvertire il settore dell’Oil & Gas e creare vantaggiose sinergie tra varie fonti di energia naturali come il sole, il vento e l’idrogeno; “si tratta di uno dei progetti di eolico offshore del Mar Mediterraneo in fase di sviluppo, ed il primo in cui idrogeno e fotovoltaico in mare saranno realizzati su scala commerciale. AGNES può costituire un eccezionale catalizzatore di investimenti, talenti, occupazione e innovazione, a livello nazionale e non solo”.

AGNES, società innovativa creata nel 2019 a Ravenna per sviluppare impianti energetici innovativi nel mare Adriatico, nasce dall’esperienza ventennale di QINT’X nelle settore delle energie rinnovabili. Come primo obiettivo si prefigge il compito di trasformare un mare utilizzato prevalentemente per lo sfruttamento del gas naturale in un mare da cui ricavare energia da fonti sostenibili e da gas non inquinanti come l’idrogeno. Il partner tecnologico per lo sviluppo e realizzazione del progetto Agnes è SAIPEM, fornitore di soluzioni nel settore energia e infrastrutture.

LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI RAVENNA MICHELE DE PASCALE

“Come Amministrazione comunale di Ravenna – commenta il sindaco Michele de Pascale – ci siamo immediatamente schierati a favore del progetto Agnes. Mi verrebbe da dire, senza se e senza ma.
Ravenna è un punto di riferimento internazionale nell’ambito delle energie sostenibili, per tecnologie e know-how. Siamo “la città dell’energia”, grazie agli oltre 60 anni d’esperienza abbiamo saputo far convivere cultura, ambiente, industria e turismo.
È evidente come la green economy passi attraverso le aziende strutturate che con competenze, risorse ed eccellenze tecnologiche e ingegneristiche intervengono fattivamente nel processo di decarbonizzazione.
Qui trovano concretezza progetti di innovazione come quelli presentati oggi, frutto delle esperienze e delle eccellenze di Qint’x e Saipem interlocutori affidabili. Naturalmente i progetti definitivi dovranno essere sottoposti a valutazione di impatto ambientale e andranno ovviamente valutati e rispettati al massimo tutti gli aspetti inerenti alla tutela del paesaggio o all’interferenza con turismo, pesca e traffici marittimi. Nel contempo però l’obiettivo delle istituzioni deve anche essere anche quello di concretizzare questi investimenti, senza demotivare gli investitori con iter burocratici eccessivamente severi”

LA DICHIARAZIONE DI FRANCESCO BALESTRINO E MATTEO ANZALONE DI SAIPEM

Francesco Balestrino, Renewable and Green Technologies Product Manager, e Matteo Anzalone, Renewable Engineer, entrambi della Divisione XSIGHT di Saipem, hanno commentato: “Il progetto nell’offshore di Ravenna è il primo hub energetico al mondo in cui idrogeno e fotovoltaico sono realizzati su scala commerciale, oltre ad essere uno dei progetti di eolico offshore più grandi nel Mediterraneo. Attraverso la nostra divisione XSIGHT, stiamo studiando analoghi progetti anche in Sicilia e in Sardegna che prevedono l’utilizzo della nostra tecnologia basata su fondazioni galleggianti per le turbine eoliche, oggetto anche di un recente accordo di collaborazione tra Saipem e il CNR. Saipem ha da tempo avviato un percorso per consolidare il proprio ruolo sempre più protagonista nel settore delle energie rinnovabili, attraverso un modello di business orientato al processo di evoluzione energetica globale. La partnership con Qint’x per la realizzazione del progetto AGNES costituisce un ulteriore importante passo in questa direzione, con cui
l’azienda vuole offrire il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nazionali ed
europei, mettendo a sistema anche le valide competenze della filiera italiana”.

LA DICHIARAZIONE DI ALBERTO BERNABINI E GIAN LUCA VAGLIO DI AGNES

Alberto Bernabini (CEO & Founder di Qint’x e Agnes) e Gian Luca Vaglio (Head of Commercial, Strategic and Legal Development di Agnes), hanno così dichiarato: “La presentazione in data odierna di AGNES avviene in un momento molto importante per il nostro progetto: a fine gennaio abbiamo accettato il preventivo di connessione di Terna,
impegnando la potenza necessaria sulla rete di trasmissione nazionale e presentato le istanze di autorizzazione unica e di concessione demaniale, sancendo così l’inizio ufficiale dell’iter di autorizzazione.
Questa è una tappa fondamentale di un percorso iniziato circa 3 anni fa con lo studio di fattibilità di un progetto molto complesso, ma anche molto importante per il rilancio di Ravenna come capitale italiana dell’energia. Negli ultimi 60 anni infatti Ravenna è stata leader per l’energia da fonti fossili e oggi ha la possibilità di avviare un nuovo periodo di leadership nel settore delle energie rinnovabili, sfruttando sempre le risorse presenti nel mare davanti alle sue coste ma ora anche per combattere il cambiamento climatico. L’importante partnership con Saipem rafforza notevolmente le nostre capacità di analisi e progettazione per le prossime fasi di permitting e di sviluppo, con la missione di creare un nuovo hub sostenibile in cui eolico, solare ed idrogeno saranno integrati su scala commerciale”.

AGNES: I NUMERI CHIAVE

620 MW
capacità installata a regime tra eolico e fotovoltaico galleggiante
65 turbine da 8 MW, 1 parco solare flottante da 100 MW

4.000 TONNELLATE
idrogeno prodotto annualmente da elettrolizzatori off-shore/on-shore
sufficiente per alimentare più di 2000 bus ad idrogeno

100 MWH
capacità installata di batterie agli ioni di litio
storage energetico per contrastare l’intermittenza delle rinnovabili

1.5 TWH
elettricità prodotta annualmente da eolico e solare
sufficiente per il fabbisogno di più di 500.000 famiglie

 

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Commenti

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  1. Scritto da Ba

    Ben vengano queste iniziative,abbassano l inquinamento e creano posti di lavoro. A chi dice che sono antiestetiche rispondo semplicemente che il mondo va avanti, il paesaggio di 300 anni fa corrisponde forse a quello di adesso?No semplicemente NO pensate ai tralicci elettrici ai ponti alle nuove autostrade, che facciamo distruggiamo tutto e ritorniamo al passato?Il progresso va avanti e con esso speriamo anche la qualità della vita.

  2. Scritto da T.

    Nel 2023 prevedono di vendere il tutto:ma a chi? Ai cinesi dato che sono loro a fare le pale? Hanno idea dell’impegno previsto a livello di manutenzione e asset integrity delle strutture? Mezzi navali da gestire, Pannelli FV sull’acqua tanta manutenzione, minimo 1 anno per capire come funzionano le pale, cavi elettrici tranciati dai pescherecci….. Non so.. Bella idea ma di difficile realizzazione.in bocca al lupo!

  3. Scritto da NB

    Rinnovabili si, ma tutt’altro che a impatto zero.
    Sul pianeta terra l’idrogeno libero nell’atmosfera è praticamente inesistente e quindi va prodotto per scissione di composti come l’acqua o il metano, dunque l’idrogeno “verde” non esiste, produrre idrogeno implica un consumo di energia elevatissimo.
    Poi spero che verrà installato a terra, da qualche parte (non casa mia) un MEGA-PACCO-BATTERIE che permetta di accumulare i 680MW prodotti dai frullatori installati in mare, altrimenti saremo di fronte all’ennesima cc@zz@ta all’italiana.
    Per ultimo aggiungo, soprattutto per verdi ed ambientalisti vari, il fatto che le turbine eoliche fanno strage di volatili, e piazzate in mare, magari proprio lungo una delle rotte migratorie di volatili, causeranno un danno enorme all’ambiente. Ricordatevi anche che le pale eoliche sono rumorose, vanno lavate con detergenti che finiscono in acqua… etc etc.
    Siamo nel 2021 ma l’ignoranza, la mediocrità e la cecità si sono diffuse peggio del covid.

  4. Scritto da Vittorio

    Quando c’era il governo Conte, esponenti politici di Lega ,Italia Viva ecc.. criticavano tutto sulla green economy a favore del Oil&GAS, adesso che c’è Draghi, tutti muti……..hahaha……

  5. Scritto da C.

    Dopo i loro commenti chiedo ai sigg. T. e NB.: cosa propongono in alternativa?

  6. Scritto da paolo

    Conferma che Ravenna è la pattumiera d’Italia , tutto quello che altrove non vogliono viene passato a Ravenna es. GNL, Impianto CO2 e adesso i pali difronte alla più riviera d’Italia.