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Ok dagli stakeholders alla Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna: contribuirà a rilanciare il porto di Ravenna

“Un grande progetto strategico che coinvolge 9 nodi intermodali, 12 aree produttive e 8 province finalizzato ad attrarre investimenti e dare un importante impulso al tessuto economico regionale”. Così il relatore di maggioranza, Gianni Bessi (Pd), nel presentare l’odierna tornata di udienze conoscitive svolta dalla Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro, sul piano strategico relativo all’istituzione della Zona logistica semplificata (Zls) dell’Emilia-Romagna.

Eguale apprezzamento per il documento presentato dalla Giunta anche da parte del relatore di minoranza, Fabio Rainieri (Lega), ma, contestualmente, la forte e pressante richiesta affinché la Regione “non si chiuda all’interno di un progetto con la sola Ravenna, come porto di riferimento, ma si apra anche ad altri scali, quali, ad esempio, quelli della Liguria, con cui l’intera zona nordoccidentale dell’Emilia-Romagna coltiva da tempo importanti relazioni commerciali”.

Legacoop ha sottolineato come la Zona logistica semplificata sia uno strumento ventennale che ha fatto la fortuna dei grandi porti del Nord Europa e sia una “grande occasione per un lavoro comune e condiviso per uno storico rilancio dell’economia regionale attraverso un patto di sistema che ottimizzi il traffico delle merci”. Per i rappresentanti della cooperazione, la Zls contribuirà a rilanciare il porto di Ravenna in ottica nazionale ed europea, “non solo per l’aumentata importanza acquisita dal corridoio adriatico, ma anche per la capacità del retro-porto e per gli snodi a esso collegati”.

L’Autorità del porto di Ravenna, ha sottolineato come il lavoro svolto fino ad ora sia più che valido, ma, in futuro, occorrerà impegnarsi con ancora maggiore attenzione per far sì che i vari meccanismi di incentivazione possano agire con prontezza ed efficacia. “Di grande importanza -sottolinea l’autorità portuale- è poi la sburocratizzazione che la zona logistica semplificata porta con sé e che dovrà accompagnarsi con una puntuale definizione delle zone franche intercluse doganali”.

Anche Confcooperative ha puntato l’attenzione sugli sviluppi del lavoro svolto fino ad ora, “con una puntuale azione di supporto alla fase di ricerca, sviluppo e innovazione dei servizi che gravitano intorno al mondo tradizionale della logistica”.

Integrazione tra Zls emiliano-romagnola e ligure è invece la chiara richiesta che proviene dall’Unione parmense degli industriali, che ha auspicato “un adeguato approfondimento della ‘messa a terra’ di questo strumento, così come è di fondamentale importanza il coordinamento tra Emilia-Romagna e Liguria per la creazione di un corridoio per le merci dall’Africa al Nord Europa”.

Anche Confindustria ha richiamato “un puntuale coordinamento tra le varie zone portuali che fanno parte e circondano la nostra Regione, al fine di utilizzare al meglio il corridoio Nord Ovest-Sud Europa” ed ha confermato come “il pacchetto di fondamentali semplificazioni amministrative sia probabilmente il miglior strumento promesso dalla Zona logistica semplificata”.

Chiusura della sessione di audizioni affidata all’Assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio Andrea Corsini, il quale ha mostrato soddisfazione per un lavoro iniziato due anni fa con una serie capillare di confronti con parti sociali e portatori di interessi. “Ricordo a tutti -ha proseguito Corsini- che siamo chiamati a muoverci all’interno di un dettato normativo che attualmente ci impone una Zls strettamente correlata con il porto regionale di Ravenna”. Ricordando la storica collaborazione tra Emilia-Romagna e Liguria, l’assessore ha quindi sottolineato la lettera congiunta scritta dalle due Regioni alla volta del Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale “per la gestione delle aree di retro-porto dislocate in aree extra-regionali, così come attendiamo il termine del processo di costituzione della Zls del porto di La Spezia per dare seguito e nuovo impulso alla collaborazione già in essere”.