Ospedale di Ravenna. Direzione Ausl risponde alle critiche di Tardi e Ancarani

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La Direzione dell’Ausl Romagna risponde con una nota ufficiale dell’Ufficio Stampa alla presa di posizione fortemente di critica di ieri dei consiglieri comunali Samantha Tardi (CambieRà) e Alberto Ancarani (Forza Italia) sulla situazione all’Ospedale di Ravenna. “In riferimento agli interventi comparsi su alcuni siti, in merito alle criticità della Medicina dell’Ospedale di Ravenna, alcune precisazioni appaiono doverose per ristabilire la realtà dei fatti. – si legge nella nota della Direzione Ausl – L’apertura del reparto polmone è stata possibile mediante l’utilizzo di un’ala dell’ospedale all’epoca vuota e la profonda ristrutturazione dei vecchi locali ha permesso l’implementazione di un nuovo ed ulteriore reparto con personale infermieristico e di supporto dedicati.” 

“Riguardo il presunto “danneggiamento” degli interventi chirurgici programmati, preme informare che l’attuale riduzione settimanale delle sedute operatorie è stata fisiologica alla doverosa fruizione, durante il periodo natalizio, delle ferie da parte del personale medico e infermieristico. – prosegue la nota Ausl – Tale riduzione, in ragione dell’incremento di ricoveri per il periodo influenzale, potrà essere protratta per un breve periodo ma coinvolgerà i soli interventi a basso livello di gravità e la situazione precedente sarà ripristinata appena possibile. Riguardo la contaminazione con germi antibiotico-resistenti, si anticipa che l’importante impegno garantito da tutto il personale sta producendo trend in costante riduzione del numero di pazienti positivi a batteri produttori, di circa un -50%, rispetto al medesimo periodo dell’anno appena trascorso. In ogni caso tutti i pazienti con queste problematiche vengono prontamente isolati secondo procedure.”

“Relativamente alla presunta impreparazione dei medici di Pronto Soccorso neo-assunti, premesso che la giovane età non è affatto sinonimo di impreparazione, – precisa il comunicato – si informa che a fronte dell’ingresso di tali medici, solitamente preparati e motivati, si affianca l’assunzione di medici più esperti e che hanno scelto con grande determinazione proprio il Pronto Soccorso di Ravenna, per poter accrescere e valorizzare la propria esperienza di gestione dell’urgenza a 360 gradi. Infine, l’effettuazione di consulenze in Pronto soccorso da parte di medici internisti è prassi che non si è mai strutturata all’interno del nosocomio ravennate, se non nell’alveo di una collaborazione scontata e sana tra professionisti determinati a garantire la miglior gestione clinico-assistenziale dei pazienti. Più in generale il problema dell’affollamento dei reparti internistici durante i mesi invernali a causa dell’elevato numero di pazienti che accedono ai pronto soccorso è fenomeno che non riguarda certamente solo l’ospedale di Ravenna, ma è pressoché ubiquitario.”

“Detto questo non si è mai negato che ci sono state e in parte ci sono tutt’ora difficoltà nei reclutamenti di medici internisti che, nonostante i numerosi e ripetuti bandi di concorso espletati, non hanno ancora consentito non solo di reintegrare ma soprattutto di aumentare, come già da tempo previsto, l’organico di quel reparto. – insiste la nota Ausl – A questo si sta facendo fronte con una serie di azioni tese a fronteggiare questo delicato periodo, le più significative delle quali si riassumono di seguito: nomina del nuovo Direttore, individuato all’interno dell’accordo con l’università di Bologna, che prenderà servizio entro gennaio; reclutamento, da altre graduatorie di concorso, di un gastroenterologo che prenderà servizio i primi di febbraio; presenza di 2 medici in servizio nelle ore serali, dalle 20 fino all’una di notte; potenziamento del supporto garantito dai medici di continuità assistenziale, che è pari ad oltre 120 ore settimanali, equivalenti ad oltre 3 medici; supporto nella gestione della turnistica del reparto da parte di altre medicine aziendali, pur nei limiti consentiti dalla criticità del periodo invernale. Si aggiungono poi l’ulteriore emissione, tutt’ora in atto, di nuovi bandi per reclutare altri medici internisti e una serie di azioni concordate di revisione delle procedure dei ricoveri urgenti da Pronto Soccorso.”

“Infine, ai vari detrattori di turno, che altro non sanno fare che alimentare un clima di ostilità e di sfiducia nei confronti di questa Istituzione Sanitaria, – conclude il comunicato Ausl – è appena il caso di rammentare che stiamo trattando di problematiche che certo non nascono ieri e rispetto alle quali anziché assumere atteggiamenti divisivi e strumentali sarebbe opportuno avere maggiore consapevolezza della loro reale portata e dell’impegno che si sta assicurando per cercare di risolverle.”

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