Inaugurato il Laboratorio Industria 4.0 al Polo Tecnico Professionale di Lugo

È stato inaugurato sabato 5 ottobre nella sezione tecnica del Polo Tecnico Professionale di Lugo il Laboratorio Industria 4.0, una nuova aula laboratorio allestita con macchinari di ultima generazione, concepita per l’avvio del progetto “Integrazione Industria Scuola 4.0”. Il progetto recepisce le innovazioni previste nel Piano Nazionale Impresa 4.0 ed è finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa del Polo Tecnico lughese, nell’ambito di una più stretta sinergia fra scuola e mondo imprenditoriale.

All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Lugo e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Davide Ranalli, il sindaco referente per le Politiche educative dell’Unione Enea Emiliani, il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari, il sindaco di Bagnara di Romagna Riccardo Francone, la dirigente scolastica del Polo tecnico professionale di Lugo Milla Lacchini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo Raffaele Clò e il presidente di Unitec S.p.A Angelo Benedetti oltre ai rappresentanti della tante aziende locali che hanno dato il contribuito.

“Il nuovo Laboratorio Industria 4.0, è uno straordinario esempio di come la stretta sinergia di enti pubblici mondo imprenditoriale e scuola produca risultati importanti per il futuro dei nostri ragazzi e del nostro territorio.- ha dichiarato nel suo intervento il presidente dell’UCBR Davide Ranalli – Uno dei valori più importanti della Bassa Romagna è la forte sinergia tra i diversi attori del territorio e i risultati che arricchiscono la nostra offerta formativa rendono più ricco è attraente e più competitivo tutti i nostri comuni.

Il taglio del nastro è stato preceduto dalla lectio magistralis “Industria 4.0: dall’approccio metodologico ai casi applicativi” di Augusto Bianchini del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo a questa organizzazione e un ringraziamento particolare alla forza e alla determinazione di Milla Lacchini dirigente del Polo. – ha dichiarato Maria Luisa Martinez, Consigliere alla Pubblica Istruzione della Provincia di Ravenna – Un Polo che oggi è un fiore all’occhiello di tutta la provincia; una scuola produce cittadini competenti e flessibili. Una nuova sfida sarà quella delle pari opportunità degli istituti tecnici”.

La tecnologia utilizzata per l’allestimento del laboratorio è la più moderna attualmente presente sul mercato. Il laboratorio è strutturato in due ambienti: un reparto “produzione”, comprendente in particolare un braccio robotico e una unità di lavoro Cnc; un reparto “progettazione”, con 30 postazioni pc per l’utilizzo di software Cad-Cam e altri applicativi per la programmazione e la gestione.

Gli obiettivi del progetto verranno perseguiti attuando una didattica più completa e innovativa, orientata alla cultura del “saper fare” e al lavoro, con l’alternanza di lezioni teoriche in aula, esercitazioni e lavori di gruppo in laboratorio oltre a visite e project work in azienda. Tutto questo porterà all’acquisizione di competenze teorico-pratiche fondamentali per le nuove necessità produttive e quindi alla formazione di figure sempre più adeguate alle attese delle imprese presenti nel territorio.

L’avvio dell’aula laboratorio si inserisce in un più ampio e pluriennale percorso di innovazione tecnologica dell’Istituto, che nel tempo ha visto anche l’allestimento di un laboratorio di robotica con il contributo dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, e concorre all’attuazione degli obiettivi condivisi nel Piano strategico per lo sviluppo economico e sociale. La realizzazione del progetto permetterà al Polo tecnico di rappresentare, per la Bassa Romagna, un’offerta formativa di livello molto elevato e assolutamente competitivo.

La Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, con la collaborazione e il sostegno di Crédit Agricole Italia, ha coordinato la costituzione di un fondo specifico destinato alla realizzazione del progetto, coinvolgendo un buon gruppo di aziende locali: sono infatti una ventina gli imprenditori che, riconoscendo la valenza di questa proposta, hanno deciso di partecipare alla realizzazione del progetto e svolgere così un ruolo attivo nel consolidamento dei rapporti fra il mondo della scuola e quello del lavoro.