Dis-ORDINE lancia il Manifesto per la valorizzazione dell’insegnamento del mosaico a Ravenna

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L’Associazione Dis-ORDINE ha deciso di rendere pubbliche le riflessioni emerse in seguito a incontri tenuti intorno alla Biennale di Mosaico Contemporaneo 2019 e ai relativi incontri con la Pubblica Amministrazione di Ravenna attraverso un Manifesto che riassume secondo Dis-ORDINE “le criticità più evidenti in merito alla condizione di Ravenna Capitale del Mosaico”.

L’Associazione puntualizza che “le azioni svolte, in vari ambiti fin dal 2010, sulla questione in oggetto hanno raccolto contributi eminenti quali le riflessioni di Luigi Berlinguer, Antonio Patuelli, Cristina Mazzavillani Muti e molti altri con echi sulla stampa nazionale e pareri di critici d’arte come Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio interpellati in merito all’opportunità di salvaguardia e tutela del patrimonio materiale e immateriale della città legato al mosaico.”

Molte le proposte che prevedevano anche accordi con la Regione e/o con il sostegno di Fondi Europei: un modo per alimentare il rifiorire in città di attività legate al mosaico con interventi mirati e coordinati.

Biblioteca Classense Sala del Mosaico

IL TESTO INTEGRALE DEL MANIFESTO

A tutte le forze politiche e a tutti i candidati alle elezioni regionali della Provincia di Ravenna

La nostra Associazione, che riunisce insegnanti ed ex-allievi delle Scuole d’Arte di Ravenna, decide di rendere pubbliche le riflessioni emerse in seguito alla Biennale di Mosaico Contemporaneo 2019 e agli ultimi incontri con la Pubblica Amministrazione di Ravenna sul tema dell’Insegnamento del Mosaico. Ravenna soltanto pochi decenni fa poteva affermarsi come Capitale del Mosaico non solo perché custode dei mosaici più importanti dell’arte cristiana delle origini, ma soprattutto perché era in grado di offrire al mondo in esclusiva la possibilità di imparare quest’antica arte, attraverso diverse ed articolate strutture formative negli ultimi 20 anni praticamente scomparse o compromesse da generiche trasformazioni, come già sottolineato in vari ambiti fin dal 2010. Ora, affinché il titolo di Capitale possa riprendere a riflettersi positivamente sullo sviluppo del tessuto culturale, turistico e produttivo della città, chiediamo di essere ascoltati sulle seguenti criticità:

VALORIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DEL MOSAICO A RAVENNA

PREMESSA

1. Cosa significa insegnare l’arte del mosaico ravennate? Garantire qualità, autonomia e indipendenza di questo codice espressivo rispetto agli altri e in particolare rispetto alla pittura: dal livello dell’Arte Applicata e Decorativa a quello delle Belle Arti.

2. Perché è importante distinguere il linguaggio musivo ravennate? Riconoscere alle maestranze ravennati un primato nell’espressione artistica del fare mosaico e nel modo di tramandare il suo sapere attraverso adeguate strutture formative.

3. Quali sono gli sbocchi professionali per i futuri mosaicisti? PRODUZIONE MOSAICI CONTEMPORANEI per l’arredo urbano, decorazione edifici pubblici, ecc; RICERCA ARTISTICA direttamente e/o in collaborazione con operatori di altri codici espressivi: pittori, scultori, architetti; RESTAURO/COPIE: restauro dei mosaici antichi delle varie epoche sull’area mediterranea, loro conservazione, valorizzazione, produzione di copie; INSEGNAMENTO: per garantire qualità, continuità, ricerca e trasmissione del mestiere nelle scuole d’arte del mondo.

MANIFESTO

Quale articolazione dell’OFFERTA FORMATIVA per l’insegnamento del mosaico ai tempi della globalizzazione ci sembra più adeguata e possibile per formare figure professionali eccellenti con profili in uscita unici riconosciuti in tutto il mondo?

SCUOLA DELL’OBBLIGO – Progetti orientativi con incontri mensili per esperienze dimostrative di progettazione e di autentico laboratorio di mosaico.

SCUOLE MEDIE SUPERIORI – Indirizzo Mosaico al Liceo Artistico Nervi-Severini di Ravenna con prova d’Esame di Stato e discipline progettuali dedicate al mosaico. Ripristinare concorsi e graduatorie per arruolare insegnanti con titoli specifici. Percorso propedeutico alla formazione post-diploma.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI RAVENNA – Livello universitario ed internazionale dell’insegnamento del mosaico artistico in un dialogo di ricerca e sperimentazione continui con le altre Belle Arti attraverso percorsi interdisciplinari che ruotano attorno al mosaico. L’Accademia deve assolutamente ritornare in centro città, alla Loggetta di nuovo assieme alla Pinacoteca con la possibilità di ampliarsi occupando di fianco la scuola elementare di Quaroni.

UNIVERSITÀ – CORSO BENI CULTURALI CAMPUS DI RAVENNA – CAMPUS DI RAVENNA – Istituzione corsi di Iconografia e Iconologia cristiana applicata ai cicli musivi conservati a Ravenna.

UNIVERSITÀ – LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO – CAMPUS DI RAVENNA – Percorso MATERIALI LAPIDEI E DERIVATI-SUPERFICI DECORATE DELL’ARCHITETTURA con attività formative sul restauro del mosaico. Titolo in uscita: Restauratore di beni culturali musivi.

CORSI PROFESSIONALI – Corsi annuali di 8oo ore, verso giovani europei con due tipologie di corsi, uno per il Restauro, e l’altro per l’Arredo Urbano, con esperienze di Scuola Bottega verso committenze pubbliche. Materie: laboratorio, disegno di cartoni, fotografia, computer graphic.

SUMMER SCHOOL – CORSI ESTIVI SETTIMANALI E QUINDICINALI – riprendere attività come quella del CISIM a Lido Adriano in collaborazione con strutture ricettive, alberghi e campeggi, proloco ecc. rivolti a studenti e cittadini di tutti i paesi del mondo, desiderosi di incontrare il mezzo espressivo del mosaico ravennate. Previsti almeno due livelli di corsi: propedeutico: storia del mosaico, visita ai cicli musivi ravennati; teoria e pratica dei materiali in uso, il disegno del cartone, fino alla la produzione di copie dall’antico sia romane che bizantine; specialistico: restauro, oppure progettazione come traduzione e interpretazione di opere in mosaico nel design, arredo, nella ricerca artistica. Maestri mosaicisti docenti di lingua inglese. Pacchetti completi e diversificati per l’iscrizione ai corsi e il soggiorno a Ravenna.

A completamento della nostra proposta suggeriamo infine:

MOSTRA DEI CARTONI – Riunire tutti cartoni in un unico spazio espositivo anche come testimonianza e opportunità di studio per studenti e ricercatori.

MOSTRE DELLE COPIE DEI MOSAICI ANTICHI – Riattivare l’iniziativa che, a partire dal 1951, con la prima mostra promozionale a Parigi ha sancito il brand di Ravenna Capitale del Mosaico oltre che incentivato un fiorente mercato di copie, ora scomparso. Riprendere, ai tempi della globalizzazione, i contatti con Istituti di Cultura italiana nel mondo allargando le mostre anche verso i mosaici medievali di San Giovanni Evangelista e alle opere contemporanee come il mosaico di Balthus realizzato su supporto leggero per essere facilmente trasportata di luogo in luogo come promozione del mosaico ravennate e in particolare dell’offerta formativa che abbiamo in esclusiva nel mondo. Le mostre dovrebbero essere corredate da laboratori dimostrativi per tornare ad essere stimolo per commissioni di opere in mosaico ravennate.

NECESSITÀ ASSOLUTA DI COORDINAMENTO di tutti questi settori tramite un Ufficio o Assessorato dedicato al mosaico, anche in funzione della sinergia tra gli Uffici e Associazioni di settore coinvolti: cultura, istruzione, turismo, produttività (artigianato e commercio).

Ravenna, 1 dicembre 2019

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