Quando i ragazzi di UPpunto “Riuscirono a vedere le stelle”

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Ospitiamo volentieri sul nostro quotidiano online – ogni lunedì – l’iniziativa patrocinata all’Associazione Amici di Enzo e portata avanti da un gruppo di studenti del Liceo Classico e del Liceo Scientifico di Ravenna, di Istituti Tecnici di Ravenna, di diversi ragazzi dell’Istituto Politecnico di Grumello del Monte della Fondazione IKAROS e della Scuola di Apprendistato Upprendo di Bergamo della Fondazione Et Labora. LA REDAZIONE

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“Abbiamo scoperto una libertà anche quando la libertà sembrava non esserci”

“Abbiamo scoperto una libertà anche quando la libertà sembrava non esserci.” Così dice Marta, studentessa del liceo Artistico di Ravenna alla serata di presentazione del lavoro che unisce due differenti botteghe di eccellenza del progetto Scuola Bottega. Durante la quarantena, infatti, è nata l’idea di creare un cortometraggio che potesse dare speranza, e così, dopo settimane di progettazione e dedizione, è nato un breve video che racconta tutte le emozioni che hanno pervaso gli studenti coinvolti nei mesi trascorsi in casa. “Riuscimmo a vedere le stelle”, questo il titolo del cortometraggio, che, come spiega Julia, studentessa del Liceo Artistico: “È una riformulazione di Dante. Riuscire ha due significati. Uscire di nuovo (dalla quarantena) ed essere in grado ‘di veder le stelle’ (nonostante la quarantena).” Infatti, grazie alle risorse digitali, la quarantena non ha potuto interrompere l’esperienza della Scuola Bottega e i ragazzi hanno potuto lavorare insieme e con i tutor per dar vita a questo meraviglioso progetto.

Ecco alcune delle parole di Francesca Vitali, tutor del progetto: “In seguito all’emergenza sanitaria è stato rimodulato il progetto secondo le modalità di Dad. Il video nasce dall’unione di due botteghe di eccellenza a cui partecipano ragazzi che non hanno problemi dal punto di vista scolastico. Tutti siamo comunque sfidati ad imparare a stare di fronte a ciò che accade usando tutta l’energia affettiva, di conoscenza acquisita e ancora da acquisire, di utilizzo della propria intelligenza a favore di sé stessi e a servizio del bisogno del mondo. Insieme a Francesco Mescolini ed Empresa creativa abbiamo dato vita ad un percorso intrapreso con i ragazzi all’inizio della quarantena. Ci siamo trovati tutti per la prima volta in una situazione che ci allontanava dalle persone care e che apparentemente limitava la nostra libertà di movimento e di azione. Durante i collegamenti insieme ai ragazzi ci siamo accorti che non solo il desiderio e il bene per chi amiamo cresceva ma che il luogo dove eravamo chiamati a stare ci offriva la possibilità di vivere questo nuovo quotidiano con una prospettiva positiva. Ci siamo scoperti capaci di essere liberi a partire dalle cose che il contesto familiare ci offriva, e quindi una chiamata all’amico o la lettura di una poesia ci hanno offerto la possibilità di crescere nella consapevolezza di noi stessi.”

Vi proponiamo il video prodotto dagli studenti.

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