Ravenna. Ripartenza scolastica, DS Metrangolo (I.P. Olivetti-Callegari): “Obiettivo principale lezioni in presenza per alunni”

La didattica 'mista' sarà una delle nuove possibili sfide da affrontare. Potenziata la rete internet interna nell'istituto, il cablaggio aule e introdotti nuovi computer

Messi alle spalle gli esami di maturità, L’I.P. Olivetti-Callegari di Ravenna è al lavoro per la ripartenza fissata al 14 di settembre, per le lezioni ordinarie e già al primo del mese, per il recupero insufficienze. Seguendo scrupolosamente le direttive del Comitato Tecnico Scientifico, l’I.P. Olivetti-Callegari sta organizzando la ripresa delle attività in presenza, forte di un lavoro collettivo che vede protagonista il personale docente e ATA. La didattica ‘mista’ sarà una delle nuove possibili sfide da affrontare, così come la gestione degli ingressi da parte degli alunni che, almeno per il momento, non saranno scaglionati. Il Dirigente Scolastico dell’I.P. Olivetti-Callegari, Salvatore Metrangolo, ci fornisce una panoramica dell’attuale situazione prospettando i possibili scenari.

L’INTERVISTA

Ripartenza scolastica fissata al 14 settembre, ma i recuperi del debito inizieranno regolarmente prima di tale data?

“Sì, occorre precisare che le attività didattiche inerenti il recupero delle insufficienze inizieranno l’1 settembre seguendo l’Ordinanza Ministeriale stilata dalla Ministra Azzolina in merito alla valutazione finale degli alunni. Stiamo lavorando alla ripartenza cercando di privilegiare il più possibile la didattica in presenza garantendo il rispetto delle misure di distanziamento dettate dal Comitato Tecnico Scientifico. Tutte le scuole, tra cui anche l’istituto Olivetti Callegari, in questi mesi e settimane stanno organizzando la ripresa delle attività in presenza seguendo le direttive del CTS per quanto concerne il distanziamento sociale e conseguente monitoraggio interno per capire quanti studenti le classi avrebbero potuto effettivamente ospitare. Tutto ciò comporta un notevole lavoro di squadra e, per questo, ringrazio i miei due docenti collaboratori e tutto il personale docente e ATA che si è reso disponibile”.

Didattica in presenza per gli studenti tra i principali obiettivi nell’anno scolastico 2020-2021. Com’è la situazione all’Istituto Olivetti-Callegari?

“Per quanto riguarda il nostro istituto, è opportuno precisare che le aule non sono molto grandi e quindi possono ospitare una capienza media di 20 alunni. Contando, ovviamente, la presenza di altro personale il numero tende a calare. Ad esempio, l’anno prossimo sappiamo che avremo 84 alunni diversamente abili e questo comporterà una loro distribuzione di 3-4 unità per classe, avendo necessità di garantire la presenza di insegnanti di sostegno, di educatori e di tutor. Pertanto, dopo aver effettuato un monitoraggio interno, siamo a conoscenza che una trentina di studenti non troveranno posto all’interno delle proprie aule. Questo comporterà la realizzazione di classi aperte che potranno ospitare, a rotazione, studenti provenienti da altre classi. L’obiettivo principale resta far seguire le lezioni agli studenti il più possibile all’interno della scuola.
Grazie alla Didattica Digitale Integrata, i ragazzi dovrebbero seguire a rotazione le attività didattiche in ambienti differenti, collegandosi alle proprie classi attraverso la piattaforma in uso presso l’Istituto. Il Ministero ci ha chiesto di cosa avessimo bisogno per organizzare al meglio la ripartenza e noi abbiamo risposto individuando risorse umane aggiuntive tra docenti e ATA e prevedendo l’inserimento di banchi nei nuovi ambienti che si prevede di utilizzare”.

La vigilanza negli ingressi è un tema molto dibattuto. Le responsabilità saranno divise tra scuola e famiglie?

“Sì. Riguardo alla vigilanza, le linee guida governative e ministeriali sono molto chiare. Deve esserci sempre una corresponsabilità tra scuola e famiglia. Nel nuovo patto educativo è ben indicato che, la famiglia, non deve mandare a scuola i propri figli in caso di sintomi sospetti o febbre alta. Sarebbe impossibile risalire a una possibile fonte di contagio in tempi celeri purtroppo. L’ingresso principale dell’Istituto Olivetti-Callegari rimane quello in via Umago (l’unico grande ingresso) e, dal prossimo anno scolastico, sarà possibile utilizzare diverse porte di sicurezza che garantiranno più accessi separati all’interno dell’edificio (il quale prevede almeno 4 ingressi).
Grazie alla presenza di ulteriori docenti sarà possibile svolgere una funzione di vigilanza e tutoraggio nei confronti di alunni e studenti che andranno poi a ruotare e impegnare spazi dove potranno seguire le attività a distanza. Abbiamo ricevuto un questionario ministeriale riguardo a determinate esigenze per i banchi. Siamo in una fase di monitoraggio”.

Sono previsti ingressi scaglionati per gli studenti?

“Al momento non sono previsti. Si è svolto un incontro con l’ente locale nel quale sono stati convocati i dirigenti del secondo ciclo degli istituti secondari alla presenza dei rappresentanti delle diverse società di trasporto. Un incontro che si tiene da sempre annualmente, ma in queste circostanze ha assunto un significato differente naturalmente. Al momento le scuole non chiederanno ingressi scaglionati e quindi cambierà poco: saranno infatti mantenuti gli stessi orari di ingresso e d’uscita, con unità orarie di lezione definite. L’”Olivetti-Callegari” non ha particolari esigenze, sicuramente entreranno tutti allo stesso orario”.

Per quanto riguarda i cantieri aperti presso IS Olivetti-Callegari cosa può dirci?

“La consegna dei lavori è prevista per il prossimo anno scolastico, ovviamente il Covid ha rallentato determinate lavorazioni di cantiere, essendo stato imposto un fermo di oltre un mese. Molti ambienti sono già stati restituiti alla scuola, mentre altri saranno assegnati a differenti attività didattiche. La scuola mantiene la disponibilità di tutti gli ambienti e di tutte le aule. Continuano i lavori di costruzione del nuovo fabbricato che collegherà due parti dell’edificio. Lo slittamento dei lavori va oltre settembre, con consegna prevista indicativamente ad ottobre. Mi preme sottolineare che i ritmi di lavorazione del cantiere sono stati impressionanti, non credo si potesse fare di meglio. Questo è stato possibile grazie all’ottima collaborazione tra Scuola, Provincia e ditte costruttrici. Non abbiamo riscontrato difficoltà nei lavori previsti negli interni della scuola”.

La didattica “mista” prenderà il posto della Didattica a Distanza?

“Difficile fornire una risposta categorica. Si è parlato tantissimo di didattica mista ultimamente, questo anche perché la Didattica A Distanza non può sostituire la didattica in presenza, ma è altrettanto vero che per quanto riguarda le scuole superiori le maggiori criticità si sono riscontrate solo nella fase di avvio. Dopodiché tutto ha funzionato piuttosto bene. Gli esami di maturità si sono svolti sulla base di buona parte del programma, prevalentemente a distanza. Sicuramente per il primo ciclo i problemi sono stati differenti, con una criticità maggiore nei confronti degli studenti che ricadono in una fascia d’età molto giovane. Come I.P. “Olivetti-Callegari” privilegeremo sempre la didattica in presenza, ma qualora dovesse esserci un nuovo lockdown (speriamo vivamente di no) potremo basarci sull’esperienza precedente. Dal canto nostro abbiamo effettuato un potenziamento della rete internet interna, il cablaggio aule e sono stati sostituiti computer all’interno delle aule dove necessario”.

Gli esami di maturità si sono svolti tutto sommato bene, forse oltre le aspettative. Com’è stato possibile raggiungere questo traguardo?

“Effettivamente gli esami di maturità sono andati bene grazie all’impegno notevole e alla collaborazione tra docenti e personale ATA. Certo, non è stato affatto semplice trovare ambienti, informare il personale, condividere il protocollo sulla sicurezza con le RSU e i sindacati. È un’esperienza che servirà senz’altro in chiave riapertura a settembre. Siamo dinanzi a numeri completamente diversi e ad un nuovo modo di mettersi alla prova”.