Ripartenza scuola in sicurezza. Incontro con Regione, la parola ai sindacati: “Risposte positive dal Tavolo Permanente”

Monica Ottaviani (FLC CGIL), Monica Barbolini (CISL Scuola FSUR), Serafino Veltri (UIL Scuola RUA),  Gianfranco Samorì  (SNALS Confsal), Rosarita Cherubino (GILDA FGU Unams) sono intervenuto in merito all’incontro tra Regione Emilia Romagna e sindacati in merito alla ripresa della scuola in sicurezza. I sindacati riferiscono di diverse risposte positive dopo l’incontro con Regione. Tavolo permanente sui temi caldi della ripartenza: aspetti sanitari,  trasporti, ruolo enti locali, edilizia scolastica, organici. Il Presidente Bonaccini, sollecitato dai sindacati ha scritto alla Ministra dell’istruzione del Governo Conte Lucia Azzolina.

Le scriventi OO.SS. regionali della scuola hanno incontrato il 21 agosto il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’Assessore all’Istruzione Paola Salomoni, dopo che nei giorni scorsi avevano sollevato importanti criticità sulla ripartenza in presenza ed in sicurezza della scuola a partire dal prossimo 1 settembre.

Di seguito l’analisi dei sindacati:

Dopo una approfondita analisi delle difficoltà a cui da tempo è sottoposta la nostra scuola e della scarsità delle risorse assegnate, non commisurate all’aumento della popolazione scolastica che in Emilia Romagna da molti anni aumenta, le OOSS si sono soffermate sulle questioni che ritengono prioritarie per una riapertura in sicurezza e in presenza della scuola, ormai prossima:

1. Organici: a fronte di un numero crescente di alunni e nonostante l’Emilia Romagna risulti fra le regioni più colpite dall’emergenza Covid, la distribuzione dei fondi finalizzati all’organico aggiuntivo risulta insufficiente per far fronte a tale emergenza, anche in ragione dell’aumento esponenziale della curva epidemiologica di questi ultimi giorni. Tenuto conto che il decreto “Agosto” del 14 agosto stanzia 1 miliardo di euro a favore del sistema d’istruzione, al fine di mettere in sicurezza le strutture scolastiche e per la ripresa delle attività didattiche, abbiamo sottolineato la necessità non eludibile di richiedere ulteriori risorse per permettere alla scuola dell’Emilia Romagna di garantire l’avvio della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, garantendo il tempo scuola, non comprimendo l’attività ordinaria e  confermando il modello di qualità dell’istruzione emiliano-romagnola e garantendo la sicurezza con un adeguato numero di personale ausiliario tecnico e amministrativo. Su questo punto il Presidente ha garantito l’invio immediato di una richiesta all’amministrazione Scolastica regionale e al Ministro.

2. Trasporti: poiché sono pervenute alle scriventi segnalazioni di forti criticità in tutti i territori della regione che in diversi casi si traducono nell’impossibilità di aumentare il numero delle corse per mancanza di mezzi e autisti, abbiamo sollecitato la definizione di un tavolo con il coinvolgimento anche delle categorie dei trasporti interessate. Servono significative risorse per incrementare il trasporto pubblico che in questa fase è uno snodo per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi dal momento in cui escono di casa per raggiungere la scuola. Ci sono ancora troppe incertezze su questo aspetto e su come garantire gli scaglionamenti  degli ingressi. Questo ha un grosso impatto sulla organizzazione della didattica. Siamo in forte ritardo e le risorse del fondo nazionale non sono ancora state distribuite mentre la scuola sta per ripartire. Il Presidente ha accolto la nostra richiesta.

3. Edilizia scolastica: abbiamo chiesto un monitoraggio puntuale sulle criticità ma anche una mappatura dello stato dell’edilizia scolastica nelle scuole della regione oltre che delle risorse finora pervenute e giacenti nelle casse degli enti locali. Tutte le risorse dovranno essere spese e vanno riattivati i cantieri dell’edilizia pubblica. Abbiamo chiesto una più stretta  collaborazione tra scuola ed enti locali e interventi puntuali di questi ultimi per rispondere alle esigenze di reperimento degli spazi per garantire la didattica in presenza.

4. Testo sierologici: la regione auspica un’adesione importante dei lavoratori della scuola e sta lavorando per mettere a punto un piano che coinvolga i medici di base e l’ASL  del territorio.

Aspettavamo con apprensione questo incontro e l’attenzione posta dalla regione ai problemi sollevati dalle OOSS indica che i temi sollevati centrano l’obiettivo. Il grido di allarme è stato colto e lavoriamo ora tutti insieme non solo per riaprire le scuole ma per continuare a tenerle aperte. Bene quindi la costituzione di un tavolo permanente che sarà convocato già la prossima settimana.  Lavoriamo insieme per garantire il diritto allo studio ai nostri studenti.