Faenza. A Scuola in bottega, il progetto che fa scoprire la passione per il “saper fare”

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Quest’oggi, 18 gennaio, nella sala Bigari della Residenza Comune di Faenza, è stato presentato il progetto “A SCUOLA IN BOTTEGA”, alla presenza dell’assessore del Comune di Faenza con delega all’istruzione Martina Laghi e, in rappresentanza della Regione che ha finanziato il progetto, la consigliera Manuela Rontini.
Alla conferenza erano presenti, tra gli altri, Christian, Alex e Krill, studenti delle medie Strocchi, tre dei quattro ragazzi che hanno partecipato al progetto. Con loro Maria Grazia Giulianini, presidente della Cooperativa sociale Sacra Famiglia, le dirigenti scolastiche Raffaella Valgimigli e Maria Saragoni, rispettivamente degli istituti comprensivi Europa e Carchidio-Strocchi.

Il progetto è dedicato a ragazzi della secondaria di primo grado (le “scuole medie”), che rischiano di abbandonare la scuola prima del termine dell’obbligo formativo“ o che hanno la necessità di scoprire una passione per il “saper fare” che li aiuti a recuperare la motivazione per lo studio. A scuola in bottega” offre infatti ai ragazzi  un percorso in bottega (questo l’aspetto più originale ed innovativo), dedicato all’incontro con maestri artigiani che si rendono disponibili ad introdurre i ragazzi al “saper fare”.

“Il progetto vuole valorizzare le abilità dei ragazzi attraverso il coinvolgimento di artigiani e maestri di bottega. Gli alunni già in orario scolastico, possono cominciare a scoprire e a mettere a frutto i propri “talenti”, prendendo coscienza del fatto che vale la pena terminare il percorso scolastico (e magari continuare il percorso formativo proprio partendo da quanto sperimentato attraverso la compagnia dei maestri) – spiegano dalla Cooperativa Sacra Famiglia, promotrice dell’iniziativa.

Il progetto “A scuola in Bottega” ha avuto in questo anno 2020 uno svolgimento alquanto originale, a causa della pandemia di COVID: ad inizio 2020 sono stati avviati 5 percorsi che hanno visto coinvolti 5 ragazzi, 3 Istituti comprensivi del Territorio (Carchidio-Strocchi, Matteucci, Europa e Fondazione Marri S.Umiltà – Le Scuole) e 5 realtà imprenditoriali di eccellenza  per il nostro territorio (Cenni con il suo laboratorio di Pasticceria; Totem e Tabù, con il laboratorio di falegnameria; la bottega storica Molino Morini; Fanti Elettrodomestici e l’azienda agricola Leone Conti).

“A fine febbraio, con l’arrivo del COVID e la chiusura delle scuole, tutto si è interrotto ma non ci siamo arresi: a settembre, con la riapertura degli istituti scolastici, ci siamo adoperati perché i ragazzi non dovessero rinunciare, tra le tante cose, alla possibilità educativa della Scuola in Bottega – proseguono dalla cooperativa – Abbiamo così cercato ambiti di lavoro all’aperto, che mettessero minori ed educatori nelle condizioni di rispettare le regole COVID del distanziamento ma che, al contempo, permettessero di tener vivo il tanto prezioso rapporto con il maestro d’arti e mestieri. Ebbene, 4 ragazzi sono stati accolti in due meravigliose realtà imprenditoriali faentine che non si sono lasciate spaventare dalla complessità e criticità della situazione e si sono lanciate in questa straordinaria opportunità educativa e formativa:  la società agricola BANDINI con il suo splendido vivaio di piante, fiori e ortaggi e l’azienda agricola LEONE CONTI che, quest’anno, per la prima volta, ha coinvolto 3 ragazzi  nella raccolta delle olive e nella produzione artigianale dell’olio”.

Il progetto A scuola in bottega oggi entra a pieno titolo nell’offerta formativa degli istituti del  territorio e rappresenta un punto di riferimento importante per il lavoro educativo delle scuole faentine. La Scuola in Bottega è uno strumento efficace per l’incontro tra Scuola e  Impresa: per questo, nei prossimi giorni, daremo avvio al nuovo progetto che vedrà coinvolti i ragazzi faentini con le modalità sperimentate in questo fine anno 2020. Sempre attraverso attività da svolgere all’esterno e, naturalmente, sempre a contatto con grandi maestri.

I numeri del progetto 2020
Nel 2020, i laboratori avviati sono stati 7 ed hanno visto 9 ragazzi coinvolti appartenenti a 4 Istituti Scolastici.
Le ore in Bottega sono state 50, nella prima parte del progetto, e 37 nella seconda parte (tra ottobre e dicembre 2020).

“Un progetto importante non solo per i ragazzi ma anche per le famiglie e la stessa scuola -ha sottolineato l’assessore Martina Laghi– e una occasione dove i ragazzi sperimentano le proprie capacità al di là di quello che chiede la scuola aumentandone l’autostima e che mette in rete scuola e quello che può offrire il territorio con esperienze molto concrete; una iniziativa resasi possibile anche grazie alla Regione che lo ha finanziato, nel quale tutti possono spendersi per impegnare studenti in aziende del territorio, che ringraziamo di cuore per quello che fanno per le generazioni future”.

“La Regione –ha invece sottolineato la consigliera Manuela Rontini– crede molto in questo progetto finanziato grazie alla legge 14, che rende possibili iniziative formative dedicate ai ragazzi, stimolando l’operatività degli studenti e il saper fare, uno degli elementi che ha reso grande l’Emilia-Romagna anche in un momento non semplice. I prossimi impegni proprio per quanto riguarda la legge regionale 14 saranno di dedicarci ancor di più ai ragazzi anche per quelli in fase adolescenziale”.

A margine della conferenza, Barbara Rivola, della Cooperativa Sacra Famiglia, organizzatrice del progetto ‘A scuola in bottega’, ha lanciato un appello alle aziende faentine per mettersi a disposizione, anche in questi periodi di grande difficoltà, a sposare l’iniziativa e per ospitare studenti per l’edizione 2021-2022 dell’iniziativa.

 

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