All’Istituto Alberghiero di Riolo Terme si è tenuto il terzo Premio Scuola Digitale

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Giovedì 22 aprile si è tenuto presso l’Istituto Alberghiero di Riolo Terme il terzo Premio Scuola Digitale, dedicato alla sezione provinciale. Anche quest’anno l’evento ha riscosso notevole successo, avendo come partecipanti ben nove scuole del primo grado e tre del secondo grado di istruzione, che si sono sfidate a colpi di progetti digitali. L’ I.C. CORSO MATTEOTTI di ALFONSINE , ha presentato un lavoro dal titolo “Letture al tempo del Covid”, un progetto dedicato allo sviluppo della solidarietà, resilienza e creatività. L’I.C. “DON STEFANO CASADIO”  di Cotignola, con il suo “Outdoor Education”, aveva l’intento di realizzare attività all’aperto e calare la propria realtà educativa e didattica nel giardino della scuola.

L’I.C. “F. BARACCA” di  LUGO1, dedicato alla BIOREGIONE ROMAGNA, è partito delle indicazioni dell’Agenda 2030 e dalla necessità pandemica di razionalizzare e reinventare gli spazi, interagendo e orientandosi tra ambiente reale ambiente virtuale, con esperienze attive e dinamiche, con metodologie diverse ed alternative, per reinventare esperienze HANDS ON bloccate dall’emergenza. L’ I.C. “CARCHIDIO-STROCCHI”  di Faenza, ha lavorato sul raggiungimento delle autonomie e sulle competenze digitali dei ragazzi di quinta elementare, nell’ottica di costruire i prerequisiti per l’ingresso nella scuola media; L’I.C.”M.VALGIMIGLI” di MEZZANO, ha voluto educare alunni e famiglie a considerare i device come parte integrante del corredo scolastico e ad impiegarli creativamente e con senso critico per poter padroneggiare i linguaggi multimediali; innalzare le competenze digitali e di problem solving.

L’I.C.D. MATTEUCCI di FAENZA CENTRO , ha voluto promuovere un’alimentazione sana e un acquisto sostenibile e consapevole dell’ortofrutta, sottolineando l’importanza del consumo quotidiano di frutta e verdura come prevenzione di malattie croniche quali il cancro, il diabete e l’obesità; sviluppare e mettere in pratica le abilità digitali per creare materiale da condividere con gli studenti della scuola primaria, come le presentazioni PowerPoint, video di esperienze pratiche e fumetti animati.

L’I.C. SAN ROCCO di Faenza, ha curato la realizzazione di un giornalino di classe in formato digitale settimanale; Il progetto dell’I.C. CERVIA 2 di Cervia, è partito dall’esigenza di integrare nuovi codici comunicativi nella didattica e una nuova organizzazione del sapere basato sull’uso collaborativo delle nuove tecnologie. L’I.C. CERVIA 3  di Cervia, ha voluto favorire lo sviluppo di una scuola volta all’integrazione e alla collaborazione, per poter lavorare sulla relazione educativa e motivazionale.

L’I.T.I.P. L.BUCCI di Faenza , con APPlichiamoci 3.0”, è ormai alla 3° edizione di un percorso partecipato per la costruzione di un applicativo per smartphone, promossa dall’Informagiovani dell’Unione della Romagna Faentina. L’Istituto DANTE ALIGHIERI di Ravenna, ha presentato la creazione di un sito web con Google Sites in inglese, tedesco, francese e spagnolo che ha visto la realizzazione di una mappa pensata per studenti della secondaria di secondo grado provenienti da altri Paesi in visita alla città.  L’I.T.C. “A. ORIANI” di Faenza, ha lavorato per  stimolare l’imprenditorialità nell’ambito della cooperazione, sviluppando competenze digitali e lavoro di gruppo attraverso una didattica attiva e innovativa, con lo scopo di creare una società cooperativa scolastica, che offra servizi all’interno dell’Istituto, utilizzando strumenti tecnologici la cui conoscenza sia spendibile nel mondo del lavoro.

Questi i progetti partecipanti sottoposti ad una prestigiosa giuria, composta dalla dott.ssa Martinez, appresentante dell’Amministrazione Locale con incarico all’Istruzione e all’Edilizia scolastica; Silvia Prini Casadei e  Luca Farinelli del Servizio Marconi; Andrea Calderaro, Professore in Relazioni Internazionali a Cardiff University; MariaRosa Bordini, in rappresentanza di CNA.

Molto complessa quest’anno è stata l’organizzazione, che ha visto in presenza solamente una piccola parte della giuria, mentre tutte le scuole e gli altri giurati si trovavano in collegamento digitale. La parte tecnica è stata curata dalla prof.ssa Sabina Urgias e dal prof. Giacomo Errante, mentre la conduzione dell’evento è stata diretta dalla prof.ssa Monica Camporesi, nel ruolo di presentatrice, e dalla prof.ssa Angela Pelliconi, in quanto organizzatrice dell’accoglienza. Un ruolo importante dal punto di vista organizzativo è stato svolto anche dalla prof.ssa Maria Elena Emiliani, già coinvolta lo scorso anno nell’organizzazione del PSD, e dal prof. Carlo Liverani, capofila, per l’Istituto Alberghiero di Riolo, in quanto curatore di tutta la fase iniziale di partecipazione ai concorsi per l’innovazione digitale in ambito educativo. Ospite d’eccezione all’evento è stato il regista Domenico Ciolfi, autore del nuovo video di presentazione dell’Istituto Alberghiero. Il saluto introduttivo è stato curato dalla Preside, dott.ssa Iole Matassoni, la quale ha esposto l’importante ruolo dell’innovazione tecnologica nel campo della didattica, soprattutto in questo periodo di pandemia.

Al termine della manifestazione, la giuria ha assegnato il primo premio di 1000 euro all’ IC Don Stefano Casadio Cotignola, mentre al secondo e al terzo classificato, rispettivamente IC Faenza San Rocco e IC Valgimigli Mezzano, è andata una stampante 3D. Per la scuola secondaria, è risultato vincitore l’ITC Oriani, mentre l’ITIP Bucci si è aggiudicato il secondo posto e il Liceo Dante Alighieri Ravenna, il terzo posto.

Con i loro progetti, spiega la prof Giovanna Ziliani, “i ragazzi e gli insegnanti hanno dimostrato una grande capacità reattiva e hanno mostrato come, ciò che a prima vista poteva sembrare un grosso limite alla didattica, si sia in realtà trasformato in una grande risorsa e in un trampolino di lancio verso l’innovazione tecnologica. L’esigenza non solo di trasmettere i contenuti, ma anche di coinvolgere gli alunni, ha permesso di sfruttare in modo creativo le risorse digitali e la realtà virtuale, permettendo di creare esperienze ed occasioni di apprendimento, che potranno essere certamente utilizzate anche con il ritorno alla normalità”.

 

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