I ragazzi di UPpunto a colloquio con Alberto Bernabini che parla del Progetto Agnes, il parco energetico al largo di Ravenna

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Ospitiamo volentieri sul nostro quotidiano online – ogni lunedì – l’iniziativa patrocinata all’Associazione Amici di Enzo e portata avanti da un gruppo di studenti del Liceo Classico e del Liceo Scientifico di Ravenna, di Istituti Tecnici di Ravenna, di diversi ragazzi dell’Istituto Politecnico di Grumello del Monte della Fondazione IKAROS e della Scuola di Apprendistato Upprendo di Bergamo della Fondazione Et Labora. LA REDAZIONE

Progetto Agnes: il più innovativo parco energetico d’Europa al largo di Ravenna

Questa settimana abbiamo deciso di intervistare Alberto Bernabini, proprietario dell’azienda ravennate Qint’x, da cui è nato Agnes, un progetto innovativo creato per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia nel mare Adriatico. Questo progetto oltre a produrre l’energia elettrica necessaria alle famiglie di tutta la Romagna, significherebbe un grandissimo passo avanti nel campo delle energie rinnovabili in Italia, campo che come ci spiega l’ingegner Bernabini, fatica a decollare.

Ingegner Bernabini, di che cosa si occupa nel suo lavoro?

“Io ho un’azienda che all’inizio si occupava di elettrotecnica, poi dal 2008 siamo passati alle energie rinnovabili. Quando ho aperto l’attività ero professore alle superiori, ma dopo dieci anni ho deciso di smettere, perché l’insegnamento mi aveva un po’ annoiato, era diventato ripetitivo. Così ho deciso di proseguire solo con l’azienda. Ci occupiamo principalmente di energie rinnovabili in Italia. Abbiamo provato anche ad uscire, andando in California nel 2019, ma attualmente il progetto è fermo causa Covid. Abbiamo, comunque, uffici o rappresentanti anche in Cina, Austria e Olanda.”

Da dove nasce il nome dell’azienda Qint’x?

“Inizialmente la ditta si chiamava Athlet’x, poiché produceva dell’elettronica per le attrezzature da palestra poi, espandendosi anche su altri settori, è stato necessario darle un nome con un significato più ampio. Era un periodo in cui ‘andava di moda’ dare nomi con formule matematiche, come il caso di Google. Il nome Qint’x deriva appunto dal linguaggio della matematica quantistica.”

Da dove nasce la passione per le energie rinnovabili?

“Nel tempo si è capito che era possibile autoprodurre energia o darla ad altri, dal vento o dall’acqua, e così abbiamo deciso di investire in questo settore molto interessante. Abbiamo uffici fino a Reggio Calabria e impianti un po’ in tutta Italia.”

Qual è la ragione per cui l’Italia è ancora un paese molto indietro rispetto ad altri sulle rinnovabili?

“L’Italia è un paese che si dà regole molto bizzarre, che cambiano continuamente. Cambiano continuamente i governi e cambiano continuamente anche le regole. Ogni governo ha opinioni diverse, ma senza la stabilità, non si costruisce niente. Il nostro progetto è piaciuto a molti, abbiamo cercato di rispettare tutti, dai pescatori alle esigenze del turismo. È chiaro che qualcuno si scontenta sempre, ma se si accontenta anche il 95% del totale, si può considerare un buon risultato.”

Da dove nasce e di cosa tratta il progetto per la costruzione del parco eolico a Ravenna?

“Il progetto AGNES nasce dal fatto che l’Italia è un paese ricco di coste e di mare, in cui però non ci sono impianti per produrre energia rinnovabile. Nel 2017/2018 ho deciso di provare a realizzare un progetto che fosse positivo per la mia città e soprattutto per l’Italia. Abbiamo deciso di investirci, anche se il progetto è nato senza regole. Lo abbiamo creato nonostante non ci fossero le condizioni per farlo, perché abbiamo ritenuto fosse la cosa migliore, cominciare a capire come usare il mare per produrre energia rinnovabile.”

Da dove nasce il nome Agnes?

“È l’acronimo di ‘Adriatic green network of energy sources’. Abbiamo generato questo nome in riferimento allo scopo e al luogo del lavoro, anche se ci sono già richieste del progetto addirittura dal Giappone, quindi ben fuori dall’Adriatico.”

Questo progetto porterà cambiamenti alla nostra città?

“Se riusciamo a completarlo, porterà energia non solo a Ravenna ma a tutta la Romagna. Ciò vuol dire che per ora, se utilizzi un’auto elettrica, fino all’80% dell’energia che usi deriva comunque da fonti inquinanti, mentre portando tanta energia verde possiamo ridurre l’inquinamento e riducendo l’inquinamento, si riducono anche le malattie e i malati. I benefici sono moltissimi. Tuttavia, ci sono sempre dei contrari alla transizione verso un’energia pulita. É vero che costruire impianti nei campi, seppure occupino relativamente pochissimo spazio, comporta comunque il dover sottrarre terreno, per esempio all’agricoltura. Il mare è più comodo poiché è libero e offre la possibilità di costruire grandi impianti che non sarebbe possibile realizzare su terra.”

Cosa l’ha spinta ad investire sul suo territorio, quello di Ravenna?

“Ravenna è in una posizione perfetta, perché la tecnologia dell’eolico offshore e del solare galleggiante richiede un fondale basso, a bassa onda e non troppo salato, quindi non corrosivo. Inoltre, Ravenna ha un grande porto in cui si possono costruire turbine ed è perfetto per ottimizzare i costi di trasporto. Il nostro porto inoltre è in crisi da anni a causa della riduzione delle perforazioni del metano e diverse aziende si sono dovute ridimensionare, perciò c’è tanta disponibilità per lavori di questo tipo. Ravenna è la base perfetta per Agnes, che punta ad espandersi anche in altre località dell’alto Adriatico.”

Qual è l’aspetto che la appassiona di più del suo lavoro?

“A me piace costruire, realizzare cose che possano servire a me e agli altri. La cosa che più mi appassiona e gratifica è che il mio lavoro ha un effetto positivo sulla comunità. Come ditta produciamo energia pulita attraverso impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici e piantiamo alberi che aiutino a regolare le emissioni di anidride carbonica. Lo scopo di Qint’x è quello di fare business migliorando l’ambiente e di conseguenza la vita delle persone.”

Se questa pandemia ha penalizzato il suo lavoro, ci sono stati momenti di sconforto?

“È difficile fare l’imprenditore, ci sono così tante e continue preoccupazioni che se non ami il tuo lavoro smetti. I momenti di sconforto sono sempre tanti, però se c’è la passione si riescono a superare. Per fare l’imprenditore devi essere preparato a far fronte a tantissime evenienze.”

Parco eolico
Uppunto

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