I RAGAZZI DI UPPUNTO / Giovani e riaperture: il bello di vivere il ritorno alla normalità… ovvero meglio le relazioni umane delle lezioni in pigiama

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Ospitiamo volentieri sul nostro quotidiano online – ogni lunedì – l’iniziativa patrocinata all’Associazione Amici di Enzo e portata avanti da un gruppo di studenti del Liceo Classico e del Liceo Scientifico di Ravenna, di Istituti Tecnici di Ravenna. LA REDAZIONE

Giovani e riaperture: vivere il ritorno alla normalità

Dopo un lockdown e un ulteriore anno di quasi totale didattica a distanza, da quest’estate stiamo assistendo ad un progressivo, e meritato, allentamento delle restrizioni. Il cambiamento più significativo per noi giovani è stato sicuramente la riapertura delle scuole e delle università in presenza. Per quanto fosse infatti bello potersi svegliare dieci minuti prima della lezione e stare in pigiama per tutta la mattina, è stato impagabile poter tornare a vivere concretamente l’istruzione, fatta, sì, di verifiche e interrogazioni, ma soprattutto di relazioni umane, quelle a cui per più di un anno siamo stati costretti a sottrarci.

Dal ‘Buongiorno!’ alla collaboratrice scolastica, che ci accoglie sorridendo alle otto, alla compagnia e al sostegno dei compagni a cui chiedere aiuto nei momenti di difficoltà, con cui chiacchierare e ridere negli intervalli, e con cui condividere quella terribile ansia che precede ogni test o interrogazione, quegli stessi compagni con i quali, a volte, basta uno sguardo complice per capirsi. Incrocio di sguardi che si ritrova anche con i propri insegnanti e grazie al quale, oltre alle parole, si trasmettono emozioni, interessi ed eventuali implicite richieste di aiuto legate a momenti di incertezza o confusione, impossibili da interpretare attraverso degli schermi.

La maggior parte delle università, come le scuole, ha riaperto i propri spazi agli studenti. Le matricole lo scoprono per la prima volta, mentre gli studenti degli anni successivi riscoprono lo stare insieme e il condividere un’esperienza cruciale per la vita, riscoprono il commentare le lezioni in pausa pranzo oppure uscire la sera per mangiare e divertirsi. Tornare a vivere l’università a 360° in presenza è un’occasione per farsi provocare dalle innumerevoli sfide, per mettersi in gioco e creare qualcosa di entusiasmante per il futuro.

università

La scuola e l’università sono state solo però un piccolo tassello rispetto alle esperienze che di nuovo possiamo vivere sulla nostra pelle nella nostra quotidianità. Come raccontavamo la scorsa volta, alcuni di noi frequentano il conservatorio, altro ambiente culturale che ha potuto ricominciare la sua attività a pieno, sia per quanto riguarda le lezioni individuali, che le lezioni d’orchestra e coro. Durante il periodo del lockdown, infatti, era stato molto difficile poter svolgere delle lezioni di strumento a causa dei collegamenti online ed il ritorno in presenza è stato sicuramente un sollievo perché studente ed insegnante possono tornare ad avere un rapporto diretto e più semplice.

Anche ricominciare a fare sport, per noi ragazzi, è stato significativo poiché è un qualcosa che fa star bene e aiuta a svuotare la mente e, come per il resto, ciò che ci è mancato di più dello sport è stata la relazione con i compagni di squadra, compagni di momenti unici, di attese e di speranze.

Ed infine hanno riaperto anche le discoteche. Apertura chiacchierata e discussa da molti, perché per alcuni sono considerate ambienti superficiali, ma che per noi ragazzi sono importanti. Grazie alle riaperture al chiuso abbiamo l’occasione di ballare senza freni, ridendo e cantando a squarciagola, dando sfogo alle nostre energie in maniera collettiva e scatenandoci facendo tantissime amicizie. Poter tornare a far festa immersi da altri coetanei è stato un po’ come vedere una luce in fondo al tunnel dopo mesi e mesi di stop. Quello che sembrava solo un ricordo è tornato ad essere il luogo simbolo dell’adolescenza, adolescenza che sembrava esserci stata portata via dal Covid.

Certo, molti preferiscono serate tranquille più che immersi nella folla della discoteca, ma rimane comunque una necessità per tanti altri – oltre che ovviamente per gli stessi imprenditori del settore – avere a disposizione un luogo che offra l’opportunità di immergersi nella maniera più completa nella dimensione musicale. La nostra generazione è circondata da produzioni di ogni tipo, dal cantautorato indie-pop dei Pinguini Tattici Nucleari, alla voce più trap di Madame, e chiunque apprezza un certo stile e si emoziona su particolari brani. La musica è probabilmente la forma d’arte più reale, la più penetrante, quella che, per l’appunto, lega di più le persone tra i suoi testi e le sue melodie. Avere spazi in cui poterla vivere concretamente e avere modo di riprodurla abbracciato agli amici e alle nuove conoscenze, è un grande privilegio che speriamo, in maniera definitiva, di poter nuovamente sfruttare.

Siamo però consapevoli che tutto ciò non sia affatto un punto di arrivo, la collaborazione e il rispetto per gli altri saranno elementi fondamentali per migliorare passo dopo passo la realtà ancora sovrastata dalla pandemia. Siamo arrivati a questo punto insieme e solo insieme potremo continuare ad assaporare questa libertà.

Uppunto

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