Aumenta il numero di cani recuperati che sfuggono momentaneamente, non sono abbandoni

Le precisazioni arrivate dal Comune

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Scrive il Comune di Ravenna in un comunicato: “In riferimento ad articoli usciti di recente che riportano dati dell’associazione Aidaa su presunti cani abbandonati si precisa che l’Associazione Aidaa non ha alcuna funzione nel Comune di Ravenna. Non appare chiara la metodologia di raccolta dei dati e di definizione di ‘cane abbandonato’, né se ci si riferisca solo al comune o all’intera provincia. Le chiamate per le segnalazioni di cani vaganti nel nostro comune sono gestite dalla Polizia Municipale e dal servizio di recupero cani vaganti del Canile di Ravenna, che viene effettuato dall’Associazione Amici degli animali”.

“I cani vaganti nel Comune di Ravenna sono nella stragrande maggioranza dei casi cani di proprietà che sfuggono momentaneamente al controllo del proprietario e che vengono riportati a casa subito se il proprietario è reperibile o accolti al canile dove il proprietario può recuperarli nei giorni successivi, cosa che avviene regolarmente.
In estate si registra un aumento numerico degli interventi effettuati, causato anche dall’arrivo dei turisti con i cani, e dal maggior movimento delle persone”.

I dati dei recuperi dell’estate 2014:

mese di giugno: cani vaganti recuperati n. 27, di cui 24 restituiti al proprietario;
mese di luglio cani vaganti recuperati n. 41 di cui 37 restituiti al proprietario;
mese di agosto: cani vaganti recuperati n. 31 di cui 25 restituiti al proprietario”.

“È purtroppo invece in aumento il traffico dei cani da altre regioni, come precisato in una comunicazione di pochi giorni fa da parte del canile comunale e del tavolo di coordinamento del canile.
Come dettagliatamente descritto in tale comunicazione, questo traffico è gestito da privati o associazioni che organizzano adozioni tramite internet; spesso le adozioni sono mal gestite e vengono affidati cani inadeguati e di difficile gestione, male informando il nuovo proprietario sulle caratteristiche degli stessi che, se scappano, sono anche difficili da catturare.
Frequentemente poi, quando l’adozione non avviene, i cani privi di microchip vengono liberati nelle campagne o vicino ai canili. Nel canile di Ravenna sono ormai diversi i casi di questo tipo”.

“A questo e non all’abbandono di cani da parte dei ravennati si deve eventualmente l’aumento del numero dei recuperi” – si legge a conclusione del comunicato.

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