Tchienga (Terzo Mondo Onlus) sul razzismo nei confronti dei bambini neri: “Non sono episodi isolati”

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“Guardate com’è brutto quel bimbo nero” così avrebbe detto un maestro delle elementari di una scuola di Foligno alla classe dopo aver mandato il fanciullo all’angolo, mettendolo in punzione. “È un fatto altrettanto gravissimo come tutti i precedenti casi di discriminazione e di puro razzismo accaduti in Italia ai danni dei migranti prevalentemente neri” dichiara il presidente dell’associazione Terzo Mondo Onlus Charles Tchameni Tchienga, precisando: “da quando il Decreto-legge Immigrazione – Sicurezza è entrato in vigore”.

Tchienga ha proseguito la sua analisi in merito: “Il Ministro degli interni e questo governo, attraverso il Decreto Salvini, hanno deliberatamente legittimato, giustificato e indicato all’Italiano come “preda” l’immigrato nero, sulla quale scaricare la propria rabbia, le proprie frustrazioni e le carenze personali. Purtroppo, al giorno d’oggi, tutti i sondaggi confermano che la maggioranza degli elettori Italiani, compresa buona parte di chi per quarant’anni faceva altre scelte, aderisce orgogliosamente alla linea guida fortemente discussa e contestata del governo per quanto concerne l’immigrazione”.

“È un dato di fatto inedito ed attualmente indiscutibile” -sottolinea Tchienga- “In tutto questo mare Magnum che tende solo a fomentare l’odio fra l’Italiano e lo straniero e fra l’Italiano e l’Italiano, la cosa che fa più male è quando il livello di discriminazione razziale dovuta alle scelte del governo, è talmente alto da portare una persona adulta, in questo caso un maestro/educatore di scuola a scaricare le sue frustrazioni sui bimbi”.

Tchienga ha ricordato l’episodio accaduto a Lodi: “Qualche giorno fa, nel comune di Lodi, i bimbi extracomunitari venivano messi in un tugurio a mangiare, mentre i loro compagni di classe e di scuola erano ben seduti comodi in mensa. Oggi sono due bambini neri, fratelli che in una scuola del comune di Foligno sono umiliati in classe davanti ai loro compagni. [] Non c’è nessuno bambino al mondo che decide il luogo dove nascere e dove crescere. È inaccettabile e inconcepibile continuare a considerare questi casi razziali nei confronti dei bambini migranti come episodi isolati. Per fortuna a Ravenna, per ora, nonostante le contrapposizioni politiche, la tutela di tutti i bambini indipendentemente dalla loro provenienza culturale è indiscutibile”.

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