“Regole: mettiamole in gioco”, domani un convegno al centro giovani Quake

L'esempio della Summerhill School e di altre esperienze educative: dalla pedagogia del dominio alla pedagogia della libertà

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Domani giovedì 11 settembre presso il centro giovani Quake di via Eraclea si terrà il convegno “Regole: mettiamole in gioco” (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30). Con il convegno – ed i laboratori annessi – si vorranno consegnare strumenti di lavoro – anche a partire dall’uso del semplice cerchio di discussione – ed una visione pedagogica su di un tema, quale quello delle regole, trasversale alle diverse concezioni di educazione, e che appartiene alle diverse agenzie educative.

Ma anche mettere in evidenza delle proposte di cambiamento, esempi alternativi di scuole che alimentano una visione in cui gli studenti hanno più alti livelli di partecipazione alle decisioni che li riguardano, orientate a riconoscere i diritti dei bambini/e.

Dopo i saluti delle rappresentanze del Comune di Ravenna, con le assessore Ouidad Bakali e Valentina Morigi, la mattinata vedrà la presenza di tre rappresentanti della Summerhill school, l’insegnante, la studentessa all’ultimo anno, e l’ex studente. Michael Newman, Isabel Fleischer e Christopher Pring offriranno la loro narrazione di come si costruiscono e vivono le regole alla Summerhill school – la scuola cosmopolita più alternativa e contrastata la mondo, di più lunga data per quanto riguarda la democrazia partecipata dei bambini/e e ragazzi/e che tende alla quasi totale auto gestione della scuola e della loro vita. Al pomeriggio vi sarà occasione di sperimentare come funziona il meeting della scuola, cuore pulsante della comunità.

Tra i relatori anche Lucio Fontana, un coraggioso esempio di architetto che “piega le regole” alle esigenze dell’infanzia, progettando alla grande: come dice Malaguti “lo spazio è il terzo educatore”. Con la sua presenza si attiverà anche un laboratorio pomeridiano in cui si cercherà di dare avvio con i presenti alla progettazione del “Museo interculturale più piccolo del mondo”. Una progettazione che potrà condurre alla realizzazione di uno strumento educativo itinerante nelle scuole.

Tra gli altri temi affrontati si troveranno:

  • Regole per chi?: se lo chiede Raffaella Cataldo, mamma, formatrice e homeschooler. Sotto la sua guida si esplorano prospettive e modalità di pedagogia non direttiva e l’affascinante rapporto tra educazione e libertà.  E poi ancora, qualificando l’educazione come relazione umana, vuole dare risposta alla domanda: quali regole nella relazione fra adulto e bambino? Regole a casa e in famiglia: ma a chi servono le regole? Proporrà un minuscolo viaggio dalla pedagogia del dominio alla pedagogia della libertà.
  • La “Scuola senza zaino”, una proposta locale di “vita di classe senza la cattedra”, che riesce a riconoscere la naturale predisposizione dei bambini/e ad imparare, gradualmente costruendo l’ambiente delle relazioni, muovendosi verso superiori forme di responsabilità verso se gli altri e l’apprendimento.
  • La scuola libertaria e democratica Saltafossi di Bologna, ispirata da un progetto educativo basato sui principi dell’educazione non autoritaria, volto alla sensibilizzazione delle persone grandi e piccole all’arte, all’ecologia e alla relazione. Al momento il progetto è attivo per i bambini dai 3 ai 14 anni e si rivolge a famiglie interessate a condividere questa esperienza.
  • La scuola parentale Iqbal Malala, una famiglia che ha deciso di fare della propria condizione una scuola-laboratorio permanente, costruita sulle decisioni condivise in cui superiore è l’interesse del minore di età, che pone come principale finalità educativa quella di offrire ai ragazzi la preziosa consapevolezza che non esiste mai un unico modo per vivere, un unico luogo per apprendere e un’unica strada da percorrere.

Durante la giornata sarà raccolta anche l’opinione di bambini/e e ragazzi/e sul tema del convegno, su come le vivono e che cosa ne pensano delle regole, attraverso laboratori a loro dedicati, per ottemperare ad un dovere educativo inerente la concezione moderna dell’infanzia, per vedere il problema dal punto di vista del bambino/a e dei suoi diritti.

Come si anticipava prima, tutte queste diverse realtà di “scuole altre”, troveranno al convegno del mattino e nei laboratori pomeridiani, la possibilità sia di definire la propria differenza e sia di esporre una visione e pratica educativa rispetto al tema delle regole.

Per informazioni e iscrizioni al pranzo-buffet telefonare a Veronika: 3285327270

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