Il convegno sull’ebraismo magico approda a Ravenna: il programma di mercoledì 2 settembre

Il Dipartimento di Beni Culturali di Unibo (vicolo degli Ariani) ospita gli esperti internazionali, dopo la prima giornata di lavori a Ferrara

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Un po’ più in discesa e lastricato di magia. Si presenta così, ora, il percorso del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah verso la meta. Se, infatti, la nuova tranche di sette milioni di euro deliberata dal Ministero dei Beni Culturali consentirà di accelerare i lavori e di realizzare il corpo con l’ingresso definitivo (inaugurazione 2018), il convegno internazionale promosso dalla Fondazione MEIS su “L’eredità di Salomone. La magia ebraica in Italia e nel Mediterraneo” (31 agosto e 1 settembre a Ferrara, 2 settembre a Ravenna) è uno dei motivi per i quali il Ministero ha riconosciuto “l’eccezionale significato storico e culturale” del progetto e lo ha inserito tra dodici, selezionatissime opere da finanziare.

E così, mentre prosegue regolarmente il cantiere che, la prossima primavera-estate, porterà al taglio del nastro del museo (anche se non ancora nella veste definitiva), l’attività scientifica del MEIS riprende dal pensiero magico, tema al centro del convegno organizzato in collaborazione con l’Università di Bologna (Dipartimento di Beni Culturali) e AISG (Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo).

Da secoli, nonostante i divieti e i silenzi della Torah, la credenza in un complesso microcosmo di entità ultraterrene e demoni dai poteri eccezionali (il più celebre dei quali è il Golem), in un articolato sistema di rituali e amuleti, è parte integrante della cultura ebraica, che li piega a obiettivi molto quotidiani e umani: proteggersi dalle forze soprannaturali o aizzarle contro il nemico, cambiare il corso degli eventi, manipolare il prossimo, ottenere la guarigione.
Attraverso i contributi di alcuni tra i maggiori esperti internazionali in materia, l’appuntamento curato dai docenti dell’Alma Mater Mauro Perani e Saverio Campanini, insieme a Emma Abate dell’École Pratique des Hautes Études di Parigi, punta ad approfondire la distinzione tra ebraismo e pratica magica, a precisare la liceità della stregoneria – considerata l’ambiguità, al riguardo, della Torah e della letteratura rabbinica, che associa i sortilegi (ma non indica esattamente quali) ai peccati punibili con la pena di morte –, a sondare quanto l’attuale rinascita di interesse per l’esoterismo discenda dalla crisi delle religioni tradizionali.

Dopo la relazione di apertura del 31 agosto, a Ferrara (Sala dell’Arengo, Residenza Municipale), affidata a Moshe Idel (Università Ebraica di Gerusalemme e Shalom Hartman Institute) sul tema “The Italian Center of Kabbalah”, le due giornate successive si svolgono rispettivamente alla Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara (martedì 1 settembre) e a Ravenna, nella sale conferenze al 3° piano del Dipartimento di Beni Culturali di Unibo (mercoledì 2 settembre), in vicolo degli Ariani 1.

Questo il programma della giornata ravennate (il programma completo del congresso è disponibile sul sito www.meisweb.it, a questo link http://www.meisweb.it/wp-content/uploads/2015/08/07_08_15-Programma-Congresso-MEIS-AISG-2015-OK.pdf ):

IV sessione, mattino
Chair: Mauro Perani
11.15-11.40 Giuseppe Veltri (Università di Amburgo), Scetticismo e magia nel periodo rabbinico: il principio della probabilità empirica
11.40-12.05 Mauro Zonta (Università “La Sapienza” di Roma), Maimonide: la sua idea e quella dei suoi interpreti a proposito della magia
12.05-12.30 Marina Caffiero (Università “La Sapienza” di Roma), Le inquietudini di un rabbino. Tranquillo Vita Corcos tra magia e qabbalah
12.30-13.00 Dibattito e pausa pranzo

V sessione, pomeriggio
Chair: Pier Cesare Ioly Zorattini
15.00-15.25 Roni Weinstein (Università ebraica di Gerusalemme), Magic in Jewish Italian Communities: Some longue-durée perspectives
15.25-15.50 Bill Rebiger (Università di Amburgo), The editio princeps of Sefer Shimmush Tehillim, Sabbioneta 1551
15.50-16.15 Saverio Campanini (Università di Bologna), “Consulto, forsitan, atque prudenter”. La magia ebraica nella lettera di Jacques Gaffarel a Leone Modena
16.15-16.35 Dibattito
16.35-17.00 Moshe Idel: Considerazioni conclusive.
Fine dei lavori.

 

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