Venerdì alla sala D’Attore di Ponte Marino a Ravenna arriva il film “Mani sulla sanità: la rivolta”

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Un’inchiesta durata due anni (da febbraio 2015 a settembre 2016) e l’impegno di 21 operatori video: “Mani sulla sanità: la rivolta” è il secondo documentario sul tema della sanità realizzato da Giuliano Bugani e prodotto dal collettivo IndyGround Film, di cui è il fondatore. La proiezione del documentario, a ingresso libero e in anteprima sul territorio ravennate, avrà luogo venerdì 3 marzo alle ore 20.30 presso la sala D’Attore di via Ponte Marino 2.

 

Il primo episodio di Mani sulla sanità nasce nel 2013 quando un comitato del quartiere Reno di Bologna informa la troupe di Giuliano della chiusura della ASL. In una successiva assemblea, a cui partecipano anche i sindacati, viene alla luce il ruolo del pioniere dei futuri tagli: Vasco Errani, ex presidente della regione Emilia Romagna, il cui scopo pare sia quello di “chiudere” la sanità.

 

L’inchiesta odierna, condotta da Bugani, attraversa tre regioni italiane (Toscana, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia) all’avanguardia a livello mondiale nel settore sanitario e nelle quali è in corso uno smantellamento progressivo – come nelle altre regioni italiane guidate dal Partito Democratico – di uno dei capisaldi della società moderna del dopoguerra: la sanità pubblica, che si vede costretta a cedere il posto al privato. Ma l’assistenza sanitaria non dovrebbe essere un diritto immediato, anche economicamente parlando, di ogni cittadino? Alcune politiche regionali invece non ritengono prioritaria la salute di una fascia di persone.

 

Anche a Ravenna, dove gli effetti del recente Riordino Ospedaliero hanno portato alla perdita di 70 posti letto, i sindacati sono intervenuti per denunciare i gravi problemi nell’assistenza sanitaria locale, precisamente con il comunicato stampa del 14 febbraio 2017 a firma Fp Cgil in cui si lancia l’allarme per la preoccupante mancanza di medici, infermieri, operatori socio sanitari e personale tecnico che non è più in grado di coprire le necessità sanitarie dell’Azienda Unica Romagna.

 

“La rivolta” in effetti non è solo il sequel, ma una conseguenza naturale della situazione che si sta venendo a creare. Nello svolgimento di questo secondo documentario il presidente in carica della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, pare abbia portato a termine ciò che il suo predecessore aveva teorizzato.

 

Realizzata da Ravenna in Comune in collaborazione con il meetup Ravennacinquestelle, sarà presentata da Pippo Tadolini di Ravenna in Comune. Il dibattito, che seguirà immediatamente dopo il film, vedrà la partecipazione di Michela Montevecchi (senatrice del movimento5stelle) e Alessandra Govoni (medico AUSL ).

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